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Fa doppietta e risolleva il Milan dopo il derby perso: un rigore e un tiro a giro, la bomber rossonera è una garanzia

Parma regolato con un gol per tempo in una gara dalle diverse letture: finalmente in campo con le gialloblù anche Bea Antoniazzi

Milan Parma

Milan-Parma 2-0. Troppo? Troppo poco? Dipende al punto di osservazione del classico bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto. L'angioletto sulla spalla di Matteo Zago dice: «Se Karen non fosse stata in giornata no, i gol potevano anche essere 5 o 6, dai. E poi che bella partita ha fatto Zanisi? Sembrava Tosello della Juve per come si buttava dentro, attirandosi avversarie per poi scaricare l'assist. E hai visto Artioli che toro? È una 2008. E poi hai Gemmi, Pomati, due pistoni in mezzo al campo come Hu e Greta; Vitale ha aggiunto brio quando è entrata, e vogliamo parlare di Anna? Un rigore, un gran gol. Contava vincere dopo il derby, e lo si è fatto senza discussioni. Siamo a dicembre, sei messo bene in classifica, va bene così».

Però c'è anche il diavoletto, che trattando di Milan è sempre tenuto in grande considerazione: «Ok, si è vinto, ma scendendo con un tridente da scudetto è una partita che è rimasta aperta troppo a lungo. Il Parma a un certo punto ci ha creduto, e ci ha provato, e Lavinia per due volte ha sventato il gol a tu per tu con l'attaccante. Se segnavano? Avrebbero preso sicuramente più coraggio. Si è vinto, sì, ma giocando a tratti un po' sotto ritmo, senza incantare mai per davvero, e Karen si è mangiata l'impossibile. Si è vinto per l'inerzia dei valori assoluti superiori. Si è buttata giù a spallate la partita, non la si è aperta con la chiave giusta. Siamo sicuri che vada bene così?».

CHI BISOGNA ASCOLTARE?

Se noi fossimo Zago daremmo ascolto all'angioletto. Il Milan 2024/2025 è una squadra in fase di ricostruzione che ha bisogno di tranquillità. E la tranquillità la danno in buona misura i risultati e la classifica. Il derby è una ferita aperta, ma ciò che contava contro il Parma era ricominciare vincere per stare sempre lì nelle zone più nobili, in attesa di una maturazione che, comunque, si vede in molte interpreti. Contro un Parma apprezzabile, capace di una buona tenuta difensiva generale (ottima capitan Minuscoli), ma anche di provare il fraseggio in velocità, le rossonere non fanno sfracelli ma non danno mai l'impressione di soffrire realmente. Il problema non è se, ma soltanto quando. E il quando è il rigore procurato da Appiah e trasformato da una letale Anna Longobardi al minuto 16. Stokic stampa sulla traversa il possibile raddoppio un attimo più tardi, poi il momentum gialloblù, con Iardino che prima costringe Tornaghi all'uscita disperata, e poi vede la sua rasoiata sporcata fuori da Artioli. Occasioni che però impallidiscono in confronto a quella che Zanisi ispira verso Appiah, in chiusura di tempo, con Karen che incredibilmente - tutta sola davanti alla porta - passa di fatto il pallone al portiere.

VITALITA'

Il secondo tempo vede l'ingresso di una pimpante Elena Vitale (a proposito di giocatrici cresciute) per Minnei (buone comunque le sue iniziative) col Milan che aumenta un po' l'intensità e arriva svariate volte vicino al gol. Imperdonabili i ripetuti errori sottoporta di Appiah, che "salva" la sufficienza per il rigore procurato e per un potenziale enorme che la porta, anche in una partita un po' indolente, a essere sempre la più pericolosa. Tra la garanzia di Gemmi, sprazzi di una Pomati eccezionale, e sottolineata la solidità in mezzo al campo di De Marco e Hu, si arriva così al 2-0 inventato ancora da Anna Longobardi, che controlla il pallone, alza la testa e col destro la mette dove Tortora non può arrivare. Nel Parma si segnalano i guizzi nello stretto di Manco, l'ottimo ingresso di Milani (traversa clamorosa), e il ritorno in campo di una vecchia conoscenza come Beatrice Antoniazzi. Venticinque minuti di partita per l'ex Real Meda, pochi spazi contro avversarie top class in una partita ormai incanalata, ma una buona confidenza con la categoria che lascia ben sperare per il futuro emiliano della stellina 2007.

IL TABELLINO

Milan-Parma 2-0
RETI: 16' rig. Longobardi (M), 15' st Longobardi (M).
MILAN (4-3-3): Tornaghi 7, Pomati 7, Zanisi 7 (39' st Zapelli sv), De Marco 6.5, Artioli 7, Gemmi 6.5, Minnei 6.5 (1' st Vitale 7), Hu 7, Longobardi 7.5, Stokic 7, Appiah 6. A disp. Belloli, Lorenzi, Bonanomi, Carotenuto, Peres, Abbatangelo, Montaperto. All. Zago 7.
PARMA (3-4-1-2): Tortora 7, Di Salvo 6 (19' st Antoniazzi 6.5), Toraldo 6 (1' st Iavarone 7), Lisi 6.5 (19' st Milani 7), Saraniti 6.5, Minuscoli 7, Manco 7, Gueguen 6, Iardino 6.5, Dal Cortivo 6, Masnaoui 6.5. A disp. Gradolone, Dian, Carlucci, Mari, Ripellino, Zatta. All. Nicoli 6.
ARBITRO: Cavalleri di Treviglio 7.
AMMONITI: Appiah (M), Iavarone (P).

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Anna Longobardi • Milan

68%

Lavinia Tornaghi • Milan

26%

Sofia Pomati • Milan

5%

Gloria Milani • Parma

1%
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