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Rivoluzione nel Calcio Femminile: la nuova era della Women's Champions League

Maggiori opportunità e introiti per i club europei: le novità in arrivo nella stagione 2025/26

Alisha Lehmann

Alisha Lehmann della Juventus

La stagione 2025/26 segna l'inizio di un nuovo capitolo per il calcio femminile europeo, con una trasformazione che promette di cambiare radicalmente il panorama delle competizioni per club. La Women's Champions League, la principale competizione del Vecchio Continente, si prepara a una metamorfosi che non solo aumenterà la visibilità del torneo, ma porterà anche significativi benefici economici per le squadre partecipanti.

UNA NUOVA FORMULA PER LA WOMEN'S CHAMPIONS LEAGUE


La stagione 2025/26 sarà ricordata come l'alba di una nuova era per la Women's Champions League. La competizione si espanderà a 18 squadre, un cambiamento che promette di accendere i riflettori su un numero ancora maggiore di talenti femminili. Ma non è tutto: l'introduzione della UEFA Women's Europa Cup aggiungerà un ulteriore livello di competizione, offrendo alle squadre un palcoscenico internazionale su cui brillare. Questa nuova formula non è solo una questione di numeri, ma rappresenta un'opportunità unica per i club di crescere e prosperare. Con i diritti media e di sponsorizzazione centralizzati, la visibilità della competizione è destinata a crescere esponenzialmente, attirando maggiori entrate e premiando i club non solo per le loro prestazioni sul campo, ma anche per il contributo alla generazione di profitti.

UN MODELLO DI DISTRIBUZIONE RIVOLUZIONARIO


Il nuovo modello di distribuzione finanziaria è il cuore pulsante di questa trasformazione. Con l'obiettivo di garantire una solidarietà coerente nell'ecosistema del calcio femminile, i fondi saranno ripartiti tra quattro gruppi di beneficiari: i club che partecipano dalla fase campionato in poi della UEFA Women's Champions League, i club che hanno partecipato alle qualificazioni, quelli che partecipano alla nuova UEFA Women's Europa Cup e tutti i club non partecipanti delle massime divisioni europee. Per le prime due stagioni (2025/26 e 2026/27), si prevede la distribuzione di 37,7 milioni di euro a stagione, che aumenteranno a 46,7 milioni di euro nelle tre stagioni successive (2027/28, 2028/29 e 2029/30). Questo significa che i club che parteciperanno dalla fase campionato in poi beneficeranno di un totale di 18,2 milioni di euro fino al 2027, con un incremento a 24,1 milioni di euro dal 2027 al 2030.

INCENTIVI BASATI SULLE PRESTAZIONI


Ma come verranno distribuiti questi fondi? La risposta è semplice: attraverso un modello 50-50. Il 50% sarà costituito dalle quote di partenza, divise equamente tra tutti i 18 club della fase campionato, mentre il restante 50% comprenderà bonus basati sulle prestazioni. Questo significa che le squadre non solo riceveranno un compenso per la loro partecipazione, ma saranno anche incentivati a dare il massimo in campo, con bonus per ogni vittoria e pareggio, oltre a un bonus classifica. Nella fase a eliminazione diretta, i bonus saranno scaglionati, il che significa che le future campionesse potrebbero guadagnare fino a 1,995 milioni di euro nelle prime due stagioni e 2,8 milioni di euro dal 2027/28 in poi. Un aumento significativo rispetto al massimo di 1,41 milioni di euro del format attuale, che rappresenta un incremento del 41% e del 99% rispettivamente.

IL FUTURO DEL CALCIO FEMMINILE


Questa rivoluzione non riguarda solo i numeri, ma anche la crescita e lo sviluppo del calcio femminile in Europa. Con maggiori risorse a disposizione, i club avranno l'opportunità di investire in infrastrutture, formazione e sviluppo dei talenti, contribuendo a elevare il livello del gioco e ad attrarre un pubblico sempre più vasto. In definitiva, la stagione 2025/26 non segnerà solo l'inizio di una nuova era per la Women's Champions League, ma rappresenterà anche un passo fondamentale verso il riconoscimento e il rispetto che il calcio femminile merita. Una rivoluzione che promette di cambiare il volto del calcio femminile per sempre, portando con sé nuove opportunità, sfide e, soprattutto, emozioni.

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