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Dalla Promozione alla Serie A in tre anni: la stellina classe 2004 ha firmato con la Juventus

Esplosa al Città di Varese in Eccellenza, dopo il trionfo al Torneo delle Regioni arrivano Pavia e Chievo in Serie B: a giugno il grande salto

Dalla Promozione alla Serie A in tre anni: la stellina classe 2004 ha firmato con la Juventus

Dall’atletica leggera al calcio; dal mezzofondo dei mille metri piani - specialità in cui si era specializzata toccando picchi importanti a livello regionale - al palcoscenico della Serie A femminile. Cresciuta nel Ceresium Bisustum, giocando con i maschi all’inizio, come hanno fatto tutte, a diciotto anni faceva (tanta) differenza tra le grandi, in Eccellenza; lo stesso anno si laureava Campione d’Italia con la maglia della Rappresentativa della Lombardia al Torneo delle Regioni. Proprio quella Rappresentativa lì, che dominò in Piemonte vincendo lo Scudetto senza subire neppure un gol. Oggi, quando di candeline ne ha spente 20 da poco, Cecilia Cavallin ha appena firmato con la Juventus, ed è pronta per scrivere la pagina più importante della sua storia.
Ce l’ha fatta la “Ceci” a coronare un sogno partito da lontano e costruito un mattoncino alla volta; una partita alla volta; una squadra dopo l’altra. Troppo importante l’annata 2022-2023 giocata in biancorosso (buona per tutta la squadra ma caratterizzata da una fase offensiva di categoria superiore di cui lei è stata grande protagonista) per non vederla decollare verso palcoscenici interregionali.

Si parla anche di Inter per lei tra le diverse big che la cercano, ma il passo successivo per la classe 2004 varesina è già, ed è ancora, nel mondo delle prime squadre. C’è il Pavia Academy neopromosso in Serie B nella stagione scorsa, società pronta a scommettere sui giovani talenti; poi la bussola di Cecilia punta ad est in direzione Verona. Con la maglia del Chievo arrivano in questa prima parte di stagione undici presenze e la bellezza di cinque gol. Con la squadra che chiude il girone d’andata al quinto posto dietro a Parma, Ternana, Genoa e Bologna. La Juve la vede, la Juve ci crede e decide di bloccarla per giugno insieme alla compagna Martina Pizzolato, annunciando nelle ultime ore il trasferimento in via ufficiale. Terzina, quest’ultima, attaccante esterna Cecilia, velocissima, dotata di un gran tiro ma anche di slancio, spunto, dribbling e una grande resistenza rimasta dai tempi dell’atletica leggera.

La racconta così Andrea Bottarelli, tecnico del Città di Varese ancora in forza al club che la seguì due anni fa, e che è sempre rimasto in contatto con lei: «Fin dai primi momenti in cui l’ho allenata, parliamo quindi del 2021, si vedeva che Ceci era una giocatrice straordinaria, nel senso che aveva qualcosa in più delle altre. Oltre che delle doti atletiche e tecniche al di sopra della media, aveva soprattutto una grande mentalità che l’ha sempre guidata verso i suoi obiettivi. Lei ci ha sempre creduto in quello che faceva, arrivare a questi livelli è sempre stato il suo sogno, ma non soltanto a parole. Lei dimostrava di volerlo con i fatti. Ha sempre lavorato un sacco, e ha sempre chiesto dove poteva migliorare, come poteva farlo, quali posizioni tenere in campo. Anche in questo è sempre stata a un livello superiore rispetto alle altre. Lei mi dice che sono stato il suo primo “vero” mister, e di questo ne vado molto fiero. Felice e orgoglioso di averla allenata»

Ce l’ha fatta la Ceci ad arrivare all’obiettivo, lei che non è cresciuta già in un ambiente professionistico, elemento che rende ancora più speciale la sua ascesa. Adesso, però, viene il bello, perché l’obiettivo Juventus non è un traguardo, bensì un nuovo e straordinario punto di partenza. Questione di mentalità, la parola chiave, quella citata dall’ex tecnico fin dai tempi di Varese, questione di fame: quella che non deve mai mancare nemmeno quando sei in Serie A. Quella che non può mancare quando - partita dai dilettanti del tuo paese - a vent’anni arrivi a vestire una delle maglie più prestigiose del mondo.

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