Andrea Soncin, commissario tecnico della Nazionale femminile italiana, non ha dubbi: "Non è calcio femminile, è calcio". Con questa affermazione, Soncin incita a ridefinire il modo in cui il calcio femminile viene percepito in Italia e oltre. Ma si riuscirà ad attuare davvero questa "rivoluzione" linguistica e culturale?
LA VISIONE DI ANDREA SONCIN: UN CALCIO SENZA ETICHETTE Quando Soncin ha pronunciato la frase dopo la vittoria dell'Italia contro la Svizzera nella UEFA Women's Nations League a Parma, stava gettando le basi per una nuova era del calcio femminile, che si concentra sull'essenza del gioco piuttosto che sul genere. "Mi ritengo l’allenatore della Nazionale femminile di calcio, non della Nazionale di calcio femminile: cambia tanto", ha dichiarato Soncin durante l'evento di chiusura del calciomercato dell'A.Di.Se. a Milano. Questa distinzione semantica è un invito a riconoscere le specificità e le qualità uniche del calcio femminile, pur mantenendo il focus sulla passione, la tecnica e la tattica che definiscono il gioco in sé.
UN APPROCCIO UMANO: METTERE LA PERSONA AL CENTRO Soncin ha portato un approccio non solo tecnico ma anche umano. "Conoscere a fondo le ragazze significa scoprirne i desideri, le ambizioni, le paure", ha spiegato il Ct. Questo approccio centrato sulla persona ha permesso di creare un ambiente in cui le giocatrici si sentono libere di esprimersi e di crescere. L'attenzione alla gestione dell'errore, trasformandolo in un'opportunità di apprendimento piuttosto che in una fonte di colpevolizzazione, è un altro tassello fondamentale della filosofia di Soncin.
IL SOGNO AZZURRO: UN GRUPPO APERTO A TUTTE Il sogno di vestire la maglia azzurra non è riservato a poche. Soncin ha aperto le porte a un gruppo allargato, osservando anche le giocatrici delle serie minori come la Serie B e la Serie C. "Il sogno si conquista sul campo", afferma Soncin, sottolineando l'importanza di dare a tutte le atlete la possibilità di dimostrare il proprio valore.
SINERGIA E CRESCITA: L'IMPORTANZA DEI CLUB La crescita del calcio femminile non può prescindere dalla sinergia con i club. "Dipendiamo totalmente dal lavoro quotidiano dei club", ha sottolineato Soncin, evidenziando come la collaborazione e lo scambio di informazioni tra la Nazionale e le società siano fondamentali per elevare il livello delle giocatrici. Questa "crescita mano nella mano" è essenziale per costruire un futuro solido e competitivo per il calcio femminile italiano.
VERSO LA NATIONS LEAGUE: SFIDE E OPPORTUNITÀ Con la Nations League alle porte, le Azzurre si preparano ad affrontare il Galles a Monza e la Danimarca a La Spezia il 21 e il 25 febbraio. "Perché venire allo stadio? Perché ci si diverte, si vede passione, si vede uno scambio di emozioni uniche", ha dichiarato Soncin, invitando il pubblico a sostenere la squadra. Le partite non sono solo un'opportunità per dimostrare il valore tecnico delle giocatrici, ma anche per consolidare il legame emotivo tra la squadra e i tifosi.
UN FUTURO RADIOSO: LA PROMESSA DI SONCIN Andrea Soncin si sente "al settimo cielo" sulla panchina azzurra, e il suo entusiasmo è contagioso. Ha trovato nelle ragazze delle professioniste di altissimo livello, pronte a dare il massimo per la maglia azzurra. Con il suo approccio innovativo e la sua visione inclusiva, Soncin sta tracciando un percorso che promette di portare il calcio femminile italiano verso nuove vette.
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