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Under 17 femminile

È un Milan straripante: domina il derby e si regala la vittoria con una manita da sogno

Al gol di Corti rispondono nel primo tempo Montaperto, Di Falco e Cortinovis; Strauss e Galluzzi chiudono la pratica nella ripresa

Under 17 femminile Milan ·

UNDER 17_ Di Falco, Strauss, Cortinovis, Galluzzi e Montaperto, game changers del derby di oggi

Dominio, una semplice parola, che però descrive perfettamente quanto andato in scena in via Sbarbaro: un match decisivo? Troppo presto per dirlo. Partita fondamentale? Certamente, soprattutto se aggiungiamo che parliamo di un derby, anzi del derby di Milano. "Prima dentro, gas a martello", citando il buon Guido Meda: il Milan parte così e quell'acceleratore non lo parzializza nemmeno per un secondo. E così, in un rettangolo verde che si fa teatro di una goleada pesante, su un campo importante, un altro derby della Madonnina va in archivio: risultato importante e sorpasso riuscito sono i verdetti del pomeriggio del Konami Center, ma forse la gloria di una stracittadina vinta è ciò che conta di più.

DIAVOLO INDIAVOLATO

Il derby della Madonnina è una partita dal risultato mai scontato, si sa: in ogni categoria, Inter - Milan è un match a sé stante, che prescinde dalla situazione di classifica delle milanesi. È forse la partita dell’anno, una sfida che, in alcuni frangenti, ha persino riscattato una stagione. Ma questa coltre di ignoto che accompagna sempre la stracittadina del capoluogo lombardo, almeno oggi, si infittisce: nerazzurre e rossonere hanno, finora, seguito un percorso identico e si ritrovano ora a tredici punti, alle spalle della capolista Juventus. Gloria e sorpasso, obiettivi diverso, uno stesso filo conduttore: la vittoria del big match, a cui bastano poco più di sessanta secondi per animarsi. Fuga sulla sinistra di Petrillo che cerca al centro Corti. L’11, pur colto in controtempo dall’invito della compagna, riesce a concludere verso la porta di Lopez, trovando una clamorosa traversa. Per l’attaccante di Marelli, però, la gioia del gol è solo rimandata di qualche minuto. Al 5’ l’attaccante nerazzurro legge benissimo un’indecisione del portiere avversario e, dopo aver recuperato palla, a porta sguarnita insacca il vantaggio delle padrone di casa.

L’1-0 però, non cambia l’inerzia di una partita che, fin dai primi minuti, aveva visto un sostanziale dominio ospite: il 3-4-1-2 mandato in campo da Treccani mette in difficoltà fin dalle prime battute della sfida gli schemi tattici di Casiraghi e compagne, apparse spaccate in campo. E, a gol di rapina, risponde gol di rapina: confusione nell’area di rigore di casa ed è Montaperto che sbuca fra le maglie nerazzurre e, rapace, insacca il pareggio, un pareggio che sembra fin da subito non bastare al diavolo, che dopo l’1-1, si ributta immediatamente in avanti alla ricerca del secondo centro, che sfiora Galluzzi al 18’. Grande volata sulla sinistra con cui si ritaglia uno spazio per la conclusione, su cui però vola Ferraro.

Ma proprio nel momento di difficoltà, quando l’1-2 sembra più una certezza che una possibilità, riecco l’Inter, riecco le nerazzurre, guidate da Petrillo. “Sta facendo il 60% della partita” dice un tifoso del club di Viale della Liberazione, e, forse il supporter ha ragione: al 28’ Viola s’invola sull’out di sinistra e, sfociata nell’area rossonera, premia il rimorchio di Crippa. Ottima risposta di Lopez, che nega la controrisposta al Biscione. Ma, ormai abbiamo imparato, le svolte improvvise quando parliamo di derby sono sempre dietro l’angolo: al 34’ Di Falco attacca, anzi azzanna, la profondità e con un perfetto diagonale supera l’estremo difensore avversario. Ora si, le padrone di casa vanno in difficoltà: è ciò che succede nei match importanti, quando il risultato non sorride e il cuore prende il sopravvento. E, così, Rabbolini e compagne iniziano la fuga: un paio di minuti dopo il 2-1, ecco il terzo centro del diavolo. Rimorchio perfetto di Cortinovis che, dal dischetto del rigore, si regala la seconda gioia di questa fase interregionale. E così, al duplice fischio, il risultato dice 3-1 e il campo sembra dar ragione del parziale: ma mancano ancora quarantacinque minuti.

DOMINIO

Pressione, quella che mette fin da subito l’Inter, non appena il direttore di gara fischia l’inizio delle ripresa: sotto di due gol, le nerazzurre vogliono e devono tentare il tutto di tutto nel tentativo di pareggiare la sfida. Alle ragazze di Marelli bastano tre minuti per bussare alla porta rossonera: bel dialogo fra Corti e Ciurleo ed è proprio la diez a tentare la conclusione con rasoterra potente ma centrale, su cui Lopez risponde presente.

Ma il Milan, di soluzioni, oggi ne ha tantissime. Tutte queste, però, passano dal piede e dalla corsa di Di Falco, che viene costantemente cercata nei primi minuti del secondo tempo, ed è proprio dal suo sinistro che passa il 4-1. Cross della undici per Strauss, che con un imperioso stacco di testa sembra indirizzare anche il secondo derby di stagione verso le rossonere. Il centro della danese sembra infatti indirizzare anche mentalmente una sfida che le padrone di casa, nonostante il passivo già pesante dopo quarantacinque minuti, avevano saputo tener in piedi con la grinta giusta. Nonostante i numerosi cambi tentati da Marelli, infatti, l’Inter sembra, proprio come nel primo tempo, aver perso la direzione: la fretta prende il sopravvento e ciò che ne consegue è una squadra che si spacca e che sbaglia nei fondamentali. Ed è proprio così che il Milan trova la manita: recupero alto di Galluzzi che dal limite, apre il piatto e insacca il pallone alle spalle di Santambrogio.

Sembra che siamo noi a perdere 5-1” dice fra se e se un tifoso del diavolo, e in effetti sembra esattamente così. Nei minuti finali sono ancora le ragazze di Treccani a dominare una partita che, dopo il clamoroso gol di Corti, le ospiti hanno in realtà preso in mano e condotto, proprio come è accaduto l’estate scorsa, verso Milanello. E così, al triplice fischio, a cantare “Milano siamo noi”, ora come allora, in under 17 femminile, sono le rossonere.

IL TABELLINO

Inter - Milan 1-5
RETI (1-0, 1-3, 1-5): 5’ Corti (I), 10’ Montaperto (M), 34’ Di Falco (M), 36’ Cortinovis (M), 15’ st Strauss (M), 34’ st Galluzzi (M).
INTER (4-2-3-1): Ferraro 6.5 (16’ st Santambrogio 6), Matteoni 6 (16’ st Clericetti 6.5), Di Summa 6.5 (33’ st Tatti sv), Farroni 6.5, Casiraghi 7, Brevi 6 (16’ st Artesani 6), Petrillo 7.5 (16’ st Cerutti 6), Crippa 6.5, Bersani 6 (23’ st Palmeri 6.5), Ciurleo 6, Corti 8. A disp. Bruno, Defendi, Citterio. All. Marelli. Dir. Ferraiuolo.
MILAN (3-1-4-2): Lopez 6.5, Rabbolini 7 (19’ st Parolo 6.5), Rai R. 7.5, Peres 7, Pomati 8, Cortinovis 7.5 (27’ st Duina sv), Montaperto 8.5, Zecchina 6.5 (11’ st Elshamy 7), Strauss 8 (40’ st Reccagni sv), Galluzzi 8, Di Falco 8.5 (27’ st Atamo sv). A disp. Kryukova, L'Abbruzzi, Spagliardi. All. Treccani 8.5. Dir. Ferrara.
ARBITRO: Mauri di Lecco 6.
AMMONITA: Ciurleo (I).

LE PAGELLE

INTER

Ferraro 6.5 A inizio secondo tempo, le milaniste tentano di sorprenderla da fuori con una serie di conclusioni velenose: buone risposte per la numero uno, che nel primo tempo non ha colpe sui gol presi dalle padrone di casa.
16’ st Santambrogio 6 Fredda, addirittura artica: le milaniste nei minuti finali cercano di pressarla nel tentativo di scipparle il pallone, ma lui non si spaventa e, imperterrita, continua a dialogare con le compagne. Ottima la lettura su Strauss a metà ripresa: Clericetti pulisce, ma lei aveva già creato un bell'ostacolo alla danese.
Matteoni 6 Difficile oggi sostenere l’esplosività di Di Falco, dominante fin dai primi minuti di gara cerca comunque di disinnescare la 11 avversaria sfruttando soprattutto il fisico: l’impegno non le manca, l’avversario era davvero ingiocabile.
16’ st Clericetti 6.5 Il pressing delle avversarie è asfissiante e la costringe a usare un po' di arguzia quando perde palla. Rischia, ma salva anche tanto: quella chiusura su Strauss in spaccata è da inserire nel manuale com'essere un buon difensore.
Di Summa 6.5 Spezzoni di gara passati inaspettatamente in alto per il terzino di casa, che cerca sempre di dare una soluzione in più a Petrillo in attacco. In difesa, nonostante sul suo lato di competenza vi sia un raddoppio continuo degli avversarie, riesce in più di un'occasione a non farsi mettere in mezzo dal fraseggio delle rossonere (33’ st Tatti sv).
Farroni 6.5 Anticipi, forse potremmo dire anche anticiponi, quelli che compie nella seconda metà del primo tempo quando l’Inter ritrova metri interessanti di campo. Energica, la sua grinta è davvero un esempio da mostrare a tutte le giocatrici.
Casiraghi 7 Leader, una sola parola per definire la giocatrice che è. Carisma, una sola parola per definire le sue prestazioni: quel "calma" a inizio ripresa è l’esempio di quanto il capitano sia fondamentale per il gruppo. Rimane ad aiutare le compagne, nonostante un'evidente fasciatura al dito e un dolore al flessore che l'accompagna da inizio ripresa. 
Brevi 6 Compito complicato il suo, quello di fare qualche modo da collante di una squadra apparsa spaccata fin dalle prime battute di gara. Proprio questo la porta ad abbassarsi con costanza per cercare qualche pallone da poter gestire.
16’ st Artesani 6 Lotta, scalpita, sgomita, in tutte le aree centrali del campo: con un gioco rossonero assolutamente perfetto, però, giocare in quell'area del rettangolo verde sarebbe stato complicato per chiunque.
Petrillo 7.5 Interessante percentuale il 60% ma, tutto sommato, si può essere anche d’accordo: nel primo tempo è indemoniata sull’out di sinistra, dove ogni volta che riceve il pallone attacca e scalpita sulla fascia. Nonostante i dolori che accusa inizio ripresa, sarebbe voluta rimanere in campo ad aiutare le sue nerazzurre, come dimostra la rabbia che l’accompagna all’uscita dal campo.
16’ st Cerutti 6 Palloni? Pochi, forse pochissimi. Corsa? Tanta, tantissima. Seppur infatti di palle giocabili ce ne siano pochi, si mette all'inseguimento della sfera ogni volta che capita nella sua zona di competenza, per cercare di mettere in difficoltà i portatori palla avversari.
Crippa 6.5 La difesa ha bisogno di lei, il centrocampo ha bisogno di lei: insomma, tutti la cercano e lei cerca di farsi trovare da tutti. Si occupa della prima gestione palla, rientra in difesa per rallentare la manovra rossonera. Compito complicato anche il suo, ma coraggiosa nel tentare di occuparsene in ogni momento della gara, anche in quelli peggiori.
Bersani 6 Palloni oggi ne arrivano pochissimi, si contano pressoché sulle dita di una mano. Ma per lei questo non è scoraggiante, seppur sia costretta ad abbassarsi costantemente persino alle spalle di Corti: la si vede molto spesso sulla linea della trequartista ad aiutare la manovra nerazzurra.
23’ st Palmeri 6.5 Entra e un minuto dopo sfrutta il fisico per andarsi a recuperare un pallone poco sopra la linea della sua difesa: questo è il sunto di una prestazione di carattere, con la C maiuscola. La cattiveria, la garra, è quella giusta, quella che si confà a un'attaccante di razza. 
Ciurleo 6 Seguita come un’ombra dal braccetto difensivo del Milan, viene sostanzialmente obbligata a giocare costantemente spalle alla porta e così la sua partita scorre con pochi palloni e pochi spazi. Bello però il dialogo con Corti a inizio ripresa con cui si libera il tiro e sfiora un 3-2 che avrebbe forse riaperti i giochi al Konami Center. 
Corti 8 Fame e famelica: gol di rapina nel vero senso della parola quello che sblocca il match e illude le nerazzurre. Anche sul 5-1 è la giocatrice di casa più cercata e più pericolosa e fino al triplice fischio cerca la doppietta e un gol della bandiera che avrebbe quantomeno ridato morale a una squadra che con oggi arriva 10 gol subiti in due gare.
All. Marelli 6  Sofferenza, così si può definire il match odierno: sofferenza tattica, dimostrata fin dal fischio d'inizio e sofferenza anche di testa, venuta fuori già nel primo tempo e confermata, ce lo si poteva aspettare, dopo il 4-1. C'è da pensare a delle soluzioni, visto l'andamento delle ultime partite che rischia di condizionare il cammino verso le fasi finali.

MILAN

Lopez 6.5 Quell’indecisione che regala il gol a Corti è certo un errore a cui però reagisce bene e subito: il calo d’attenzione non c’è e non si nota alcun segno di demoralizzazione per una partita che scorre senza grandi sussulti, ma che la vede sempre concentrata quando le nerazzurre la chiamano in causa.
Rabbolini 7 Nel primo spezzone di gara soffre l’esplosività di Petrillo che più volte riesce a scappare, grazie soprattutto alla sua velocità. Col passare dei minuti, il capitano prende le misure all’esterno avversario e fra le due si ingaggia un duello avvincente che dura fino all’uscita di entrambe le giocatrici dal campo. 
19’ st Parolo 6.5 Parola d'ordine, continuità: il lavoro fatto dalla compagna va ripetuto ed è così che avviene. Caratteristiche simili per i due difensori, risultato identico: la difesa rossonera è al sicuro. 
Rai R. 7.5 Ovunque: l’out di sinistra è suo e da lì nessuno passa. Lavora molto bene sul centro sinistra ma, proprio come si chiede ai braccetti difensivi di razza, legge benissimo i tempi e, giusta e precisa, esce sull’esterno offensivo avversario quando è necessario. 
Peres 7 Equilibrio: parole d’ordine della sua prestazione una partita in cui il lavoro sottotraccia che fa è tanto, tantissimo: posizionata davanti alla difesa cerca di non spaccare sbilanciare mai il suo Milan facendo da collante ai reparti e permettendo così alla sua squadra di rimanere sempre ordinata e precisa nelle giocate. 
Pomati 8 Difensore dai piedi buoni si era detto? E lei è un esempio perfetto. Difende come insegnano i grandi stopper - il salvataggio su Corti è incredibile - ma si prende sempre la briga di fare gioco, cercando di non buttare mai il pallone, ma di servire quando può e come può le compagne per mantenere il possesso della sfera. 
Cortinovis 7.5 Inserimento, definizione: il suo gol a metà primo tempo. Si fa trovare esattamente lì dove cade il pallone e con un missile insacca il 3-1. Tanta gamba e tanto pressing per la centrocampista, che esce con costanza sui difensori nerazzurri, ma abilmente rientra nella sua zona di competenza (27’ st Duina sv).
Montaperto 8.5 L'attaccante completo deve avere tre doti: fisico per proteggere palla, velocità per attaccare la profondità, senso del gol. Ecco, così si descriva "Monta": rapace in occasione del gol, velocissima nell'attaccare la profondità, spostandosi spesso e volentieri sulle fasce, statuaria quando le viene chiesto di difendere palla. E, proprio come gli attaccanti migliori, decisiva, con l'1-1 e con una prestazione da incorniciare.
Zecchina 6.5 Agile, scattante, si insinua fra le maglie nerazzurre agendo con costanza dietro le punte di Treccani: l'Inter riesce a tenerla lontana dalla propria area, ma non può limitarla nelle interessanti conclusioni da fuori tentate nel primo tempo.
11’ st Elshamy 7 Sugli spalti qualcuno parla di un baby Pogba e, in effetti, le movenze son proprio quelle del francese. Nonostante l'altezza, mostra doti in termini di velocità e dribbling secco che si rifanno all'ex Juve. Due anni sotto età, è già un jolly per Treccani: parte sull'esterno ma nei minuti finali si sposta al centro. In entrambi i ruoli fa bene, davvero bene. 
Strauss 8 Un gigante: nordica, gran senso del gol, stazza impressionante. Haaland? No, Louise Strauss: poco tempo in questo Milan, ma già sufficiente all'attaccante per incidere e per regalarsi la prima gioia in un derby (40’ st Reccagni sv).
Galluzzi 8 Il campo è tutto, ma davvero tutto, suo. La si vede in difesa, ad aiutare le compagne a contenere Petrillo, un secondo dopo è affianco a Montaperto a guidare l'avanzata offensiva e, nel secondo tempo, si sposta nelle aree più centrali del campo. Il gol è stupendo, ma è soprattutto il premio tangibile per una partita pressoché perfetta. 
Di Falco 8.5 Il gioco del Milan passa, inequivocabilmente e inesorabilmente, dai suoi piedi: gamba, ma anche un'ottima visione di gioco, le permettono di essere sempre decisiva e incisiva sulla sfida. Il 2-1 che la 11 trova a metà primo tempo vale tantissimo: è il gol del sorpasso, ma soprattutto il gol che mette già il match in discesa (27’ st Atamo sv).
All. Treccani 8.5 Vincere il derby? Fatto e rifatto. Battere le campionesse in carica? Fatto e rifatto. Il risultato parla chiaro: Milan devastante dal fischio d'inizio al triplice fischio, con una grinta pazzesca, soprattutto sul 5-1, quando le rossonere, ormai coi tre punti in saccoccia, volevano ancora segnare e ancora disegnare calcio. La sconfitta di Torino è ormai lontana e chissà, un assalto alla corona è sempre possibile. 

ARBITRO

Mauri di Lecco 6 Puntale e preciso nella prima frazione di gara: fischia bene, fischia nel momento giusto. Fiscale, ma non troppo. Nella ripresa, però, ci sono un paio di situazioni molto, troppo al limite: il fischietto di Lecco non sanziona due interventi su Strauss, uno di Clericetti da ultimo uomo e l'altro di Farroni in area, che sembrano però fallosi. 

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