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Under 19 femminile

Più di 5000 voti per lei nel contest MVP della settimana, la domenica dopo debutta da titolare in prima squadra... e segna!

Un infortunio al ginocchio l'ha resa più forte, Elisa Cappellano è presente e futuro del colosso calcistico bresciano

Under 19 femminile Erbusco •

Elisa Cappellano, caposaldo dell'Erbusco under 19, ma sempre più incisiva anche nell'Eccellenza rossoblù

Determinazione, nel calcio come nella vita: così si può definire Elisa Cappellano, l'attaccante dell'Erbusco che con il suo gol da subentrata ha stappato il match di Cremona contro la Cremonese, contribuendo così allo 0-3 con cui le bresciane hanno ottenuto i tre punti. Un'altra vittoria di un percorso incredibile: dopo venti giornate le rossoblù sono ancora a punteggio pieno. Venti vittorie, ovviamente, ma anche dati eclatanti, che danno l'idea del cammino fatto dalla formazione di Via Maria Grazia Deledda: 167 gol fatti e soli sei subiti. Numeri clamorosi, ma non solo in quei numeri si racconta il talento di Elisa.

CONSISTENZA

Quando si parla di Cappellano in casa Erbusco, non si può che parlare della sua storia: la storia di una giocatrice che, come succede spesso, ha subito un grosso infortunio. Ma, a differenza di quanto capita ed è capitato altrove, quel ginocchio non l'ha costretta a lasciare i campi da calcio, ma le ha permesso, nella malasorte degli sportivi, di trovare dentro di sé quella forza che l'ha riportata a calpestare il rettangolo verde e a incidere con la casacca rossoblù. Elisa è il simbolo della determinazione, come determinato è il suo modo di giocare a calcio: attaccante potente fisicamente, che fa della difesa del pallone la sua caratteristica fondamentale. È forse il prototipo del nueve che ogni difensore vorrebbe evitare: nasconde palla e con costanza cerca di andare a riprendersela, facendo del pressing un'altra sua dote. E le compagne, membri di un gruppo squadra unito, che si conosce ormai da molto tempo, si affidano a lei, dentro e fuori dal campo. Affidabile: così l'ha definita la sua allenatrice, Elizabeth Macchi, che l'allena fin dai tempi del Cortefranca. E cos'è un'altra cosa su cui le bresciane possono fare affidamento? I suoi gol, come quello che ha indirizzato lo scontro diretto con la Cremonese. In campo da pochi minuti, l'ex Cortefranca ha anticipato il difensore avversario e, con un bel collo pieno a incrociare, ha sbloccato una sfida fino a quel momento bloccata sullo 0-0

Ma Elisa non è solo una protagonista della Juniores, ma è, più in generale, una figura di riferimento per tutta la società. Come spesso accade nella Polisportiva bresciana, Cappellano ha costantemente l'occasione di salire nella prima squadra. Lo ha fatto con costanza nel corso dell'anno - ritorna, ancora una volta, questa sua qualità - ma nel weekend appena trascorso ha fatto un passo, anzi due, in più: l'attaccante è partita titolare nel match contro la Riozzese e ha ripagato la fiducia data da Andrea Scarpellini, regalandosi, con un bel destro sul palo lontano, la gioia del gol in Eccellenza. Una gioia dimostrata dalle sue parole nel post-gara ai canali Erbusco: "È stata una bella partita, la mia prima da titolare in prima squadra. Sono molto felice: abbiamo giocato bene e sono contenta. Allenarsi con la prima squadra è veramente bello: si nota tanto la differenza di livello e d'intensità e credo siano aspetti che facciano crescere tanto". È questo uno scambio che sicuramente arricchisce l'attaccante, a cui però interessa, semplicemente, giocare: "è difficile che non sia contenta di giocare" commenta il tecnico della juniores.

UNO SGUARDO AL FUTURO 

Crescita, sottolinea Cappellano nel post partita. Ma è questo un aspetto su cui in Via Deledda lavorano tanto: i dirigenti dell'Erbusco sono da sempre attenti alle prospettive future delle ragazze e questo si traduce in un ambiente che cerca di dare alle giocatrici quante più possibilità. Un esempio? Proprio lo scambio costante fra prima squadra e Juniores. Stando alle parole della ex vice dell'under 17 di Cortefranca, "la società ci tiene molto alla crescita delle giovani e non ha paura di utilizzarle in prima squadra: dà fiducia, dà modo di fare minuti. Per le ragazze che alleno io è un terreno fertile, perché non ci sono muri, ma c’è la volontà di attingere dalla juniores". Ma è questo un aspetto che, in realtà, contribuisce alla crescita della società nel suo complesso: le giocatrici più esperte hanno modo di sfruttare la vitalità delle under 19, mentre le più giovani non possono che imparare da chi nella prima squadra ci sta da tempo e conosce le dinamiche di un mondo a cui le giocatrici di Mecchi non possono che aspirare; un'aspirazione che l'allenatrice vuole intercettare: il risultato del girone è l'espressione statistica di un lavoro che sta pagando, non solo per i risultati sportivi, ma più in generale per un percorso che mira a preparare le sue ragazze al futuro. In breve, un progetto che funziona e per le rossoblù come Elisa Cappellano, non può che esserne una soddisfazione farne parte. 

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