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L'Italia ce l'ha fatta, e sarà un tris storico! Qualificata all'Europeo anche la Nazionale Under 19

Lo 0-0 con la Svezia regala alle ragazze di Matteucci il pass per la Polonia; Azzurre alla fase finale come Under 17 e Nazionale maggiore

Under 19 Femminile Italia ·

Tosello e Cherubini, protagoniste nello 0-0 con la Svezia (foto FIGC)

Non c'è due senza tre, anzi, non c'è due senza te, cara under 19 femminileÈ tutto vero: dopo la prima squadra e l'under 17, anche le juniores strappano il pass per le fasi finali del torneo in Polonia. Dopo un cammino vincente e convincente, le azzurrine si sono giocate il pass per l'europeo nel big match con la Svezia, anche lei reduce da due vittorie con Slovacchia e Bielorussia. Una partita a reti bianche, uno 0-0 non privo di sofferenza per l'Italia, che però alla fine, canta e canterà fino al prossimo giugno: il cammino per la finalissima del 27 giugno è ancora vivo. 

SOFFERENZA E PARITÀ

E così è stato: dopo le due goleade contro Bielorussia e Slovacchia, le Azzurrine si giocano la qualificazione alle fasi finali del torneo contro la Svezia. Le scandinave arrivano a Forlì con la consapevolezza di dover vincere per poter accedere alla fase successiva: nonostante i due successi ottenute nelle prime due sfide di questo gruppo A4, lo score ottenuto dalla formazione di Kristiansson non è bastato a tenere il passo dei tredici gol fatti e dei soli due subiti dell'Italia, che oggi ha due risultati a disposizione su tre per prenotare il biglietto per la Polonia. Non sarà facile: gli zero gol subiti raccontano di una squadra solida, che sarà difficile scardinare.

E sono proprio le combinazioni di risultati a influenzare, prepotentemente, i primi dieci minuti della sfida: le gialloblù attaccano, assaltano le padrone di casa, guidate da Schödrer, leader tecnico della squadra. Ed è proprio la diez a imbucare al 12' per Jensen, che da posizione molto defilata tenta comunque di sorprendere Belli, non riuscendo però a inquadrare la porta difesa dal portiere del Cesena. È il primo squillo di una partita che, dopo l'occasione della giocatrice dell'Hacken sembra sbloccarsi e aprirsi definitivamente: al 17' è l'Italia a rispondere con Zamboni che liberata da un filtrante illuminante di Sciabica, cerca di sorprendere Andersson con un velenoso destro a incrociare, su cui l'1 ospite risponde presente, lasciando così invariato lo 0-0, che viene minacciato dopo pochi secondi da una scatenata Schröder, che dal limite sfiora un gol pazzesco. Il pallone sibila vicino, molto vicino, al palo, ma si spegne sul fondo.

La grande occasione della Juventina sembra in realtà essere l'unica vera fiammata delle ragazze di Matteucci, che soffrono la fisicità delle avversarie e che raramente riescono a gestire il pallone nella metacampo di Stojanovska e compagne, brave nel recuperare sulla minima indecisione azzurra e ribaltare velocemente il fronte di gioco. L'Italia, però, com'è nel DNA della nostra Nazionale, a prescindere dalla categoria, si difende, e si difende bene: seppur infatti manchi la giocata che permette una pulita giocata offensiva, costruisce delle buone, anzi ottime barricate, a cui partecipano anche Sciabica e Zamboni, costantemente sulla linea dei difensori per tenere più lontano possibile le gialloblù. E, quando la Svezia passa, è lì che interviene Belli: è ciò che accade al 35', quando il 12 azzurro blocca a terra la velenosa incornata di Schröder.

In una partita che, fino al duplice fischio, mantiene uno 0-0 privo di clamorose occasioni, il campo sembra però dare un altro verdetto: l'Italia fatica, soprattutto mentalmente. Nonostante i due risultati e disposizione, alle Azzurre sembra mancare lucidità: tanti errori e tanta fretta. La Svezia ha nella prima metà di gara costruito di più: la grinta di chi sa di non aver nulla da perdere? Forse, ma fatto sta che il parziale sorride alle azzurre e il tempo a disposizione per le Tre Kronor è sempre meno. 

INASPETTATO EQUILIBRIO

E qualcosa deve aver detto Matteucci negli spogliatoi, perché dopo l'ennesima occasione di Schröder - l'ennesima di una partita da punta in cui non ha per nulla sfigurato nel sostituire Hultbäck, la vera numero 9 delle svedesi - l'Italia sembra svegliarsi e, soprattutto, sembra ritrovare campo e lucidità, guidata da una Pellegrino Cimò sempre pronta al sacrificio, anche molto lontano dalla porta di Andersson, e dalla tecnica e dalla classe di Sciabica.

"Calma!" è ciò che chiedono dalla panchina e dagli spalti del Morgagni alle Azzurrine, che dopo un inizio di tempo incoraggiante, si vedono riacciuffate da quel fantasma della fretta che tanto aveva condizionato i primi quarantacinque minuti della sfida. Detto, fatto, per le italiane: al 15' funziona bene la combinazione fra Sciabica e Pellegrino Cimò. La giocatrice del Napoli Femminile serve al centro la dieci azzurra. Il tiro dell'attaccante della Sampdoria diventa un assist per Testa, che da ottima posizione non riesce a sorprendere l'estremo difensore della Svezia, bravissima nel bloccare a terra la conclusione della centrocampista del Cesena.

Ma è ora un'Italia che ha finalmente trovato il pallino del gioco, grazie anche al sacrificio dei terminali offensivi, bravi nel venire costantemente a giocare bassi, molto bassi, per aiutare un centrocampo più volte ingabbiato dall'asfissiante pressing delle Blågult: e sono proprio queste difficoltà a spingere il CT azzurro a rivoluzionare le interpreti nell'area mediana del campo, con l'ingresso, ancor prima del trentacinquesimo, di Fadda, Tosello e Perselli. Nei minuti finali, nonostante un risultato che sorride alle avversarie, la Svezia non sembra riuscire a cambiare passo per tentare l'assalto: forse, ciò che emerge è la consapevolezza che un pareggio potrebbe essere sufficiente per raggiungere proprio l'Italia e le altre teste di serie da miglior seconda. E così, in un recupero surreale, in cui l'Italia si trova in possesso e senza alcun pressing da parte della Svezia, si chiude la sfida qualificazione. Ora, Azzurrine, cantate pure: "Ce ne andiamo in Polonia!". L'Italia under-19 è all'europeo del prossimo giugno.

IL TABELLINO

Italia – Svezia 0-0
ITALIA (4-4-2): Belli, Consolini (37’ st Ferraresi), Cocino, Gallo, Lombardo, Zamboni (21’ st Fadda), Sciabica (32’ st Tosello), Cherubini, Testa (32’ st Perselli), Pellegrino Cimò, Ventriglia. A disp. Mustafic, Pizzuti, Girotto, Bertora, Ciano. All. Matteucci.
SVEZIA (4-2-3-1): Andersson, Holmberg, Holmqvist, Andersson, Stojanovska, Larsson, Broddheimer, Jensen, Sjödahl, Björnberg (38’ st Ihrfelt), Schröder. A disp. Cavander, Pelgander, Hultback Nattland, Fredgren, Lundin, Svensson, Mattsson, Andersson. All. Kristiansson.
ARBITRO: Vanderstichel (Francia). Assistenti: Boudina (Francia), Dennington (Inghilterra). IV ufficiale: Dowle (Inghilterra).
AMMONITE: Gallo (I), Sciabica (I).

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