Torneo delle Regioni • Femminile
13 Aprile 2025
RAPPRESENTATIVA LOMBARDIA FEMMINILE • Serena Porro e Letizia Canobbio
Ormai la sensazione è quella lì, come quando nell'aria si sente l'odore di pioggia e si sa che una tempesta sta per arrivare. Quella chiamata Lombardia, una squadra semplicemente fuori dal normale e dotata proprio di quell'aura lì: ancor prima di scendere in campo si sa che sarà uno spettacolo di lampi, fulmini e tuoni, o meglio, un sacco di tuoni. Per la precisione 10, come i gol segnati alla Basilicata in una vittoria da record per questo Torneo delle Regioni, quella che vuol dire qualificazione ai quarti di finale con una giornata d'anticipo.
6.5 • Sì, parate non ne deve fare, ma svolge un ruolo importante nel tenere costantemente all'erta la linea difensiva. Coinvolta nella costruzione del gioco, non sbaglia mai un passaggio.
Dal 1' st • 6.5 • Come la collega di reparto non è mai chiamata a sporcarsi i guantoni, ma contribuisce a dirigere la squadra dalle retrovie e si porta a casa il primo clean sheet del suo torneo.
7 • Gioca con la marcia inserita sulla modalità «Spingere». Sì perché lì a destra alza spesso la linea tagliando il campo per vie centrali palla al piede, concedendosi anche un paio di cross dal fondo respinti dalla difesa avversaria.
Dal 1' st • 6.5 • Entra e combatte con il giusto spirito, cercando di recuperare anche a eventuali sbavature. Nel finale, poi, si spinge pure in avanti per aumentare la pressione infinita della Lombardia.
7.5 • Era una sicurezza e lo si sapeva, ma nel dubbio lo fa capire ancora una volta. «The Wall» non fa passare un pallone e gestisce benissimo quelli da smistare nelle retrovie, trasmettendo tranquillità a tutto il reparto grazie all'esperienza dell'anno scorso, quella di chi sa come si vince. Nel secondo tempo, poi, si trova al posto giusto nel momento giusto e scarica un destro nell'angolino
8.5 • Due, tre, quattro, ma pure cinque spanne sopra gli altri. Tempo una decina di minuti ha già fatto tre anticipi perfetti su tre e letto benissimo una potenziale ripartenza della Basilicata, poi trasforma quella personalità nell'uscire sfera al piede in un senso da bomber trasmesso forse da quel 9 sulle spalle. È infatti lei a strappare un pallone a centrocampo, proporsi in profondità, prendere il filtrante perfetto di Zorzetto e spedirlo in porta. Così come la punizione sempre della numero 20, su cui si avventa a fine primo tempo per fare addirittura doppietta, da difensore centrale.
7.5 • Alla prima da titolare parte subito forte con un paio di inserimenti sulla fascia sinistra, su tutti quando salta due avversari prima di andare al fondo. Dietro sbaglia forse un paio di appoggi, ma rotto il ghiaccio torna sui soliti livelli, quelli di una campionessa in carica.
8 • Si muove veramente ovunque a centrocampo. Da destra verso sinistra, passando per il centro, non molla un pallone che sia uno, anzi, ne recupera vari e si offre spesso per dialogare con le compagne negli ultimi 25 metri. Non si risparmia mai, e nella ripresa raccoglie i frutti del partitone con un mancino chirurgico dopo una bella serpentina in mezzo a due.
7.5 • Si riscatta alla grande da quel possesso perso sulla trequarti rimettendo ordine al centro del 4-3-3 di Cattaneo e duettando benissimo con Carrer. Nella ripresa, poi, si toglie anche lo sfizio del gol con un bel destro da fuori area, la ciliegina sulla torta di un secondo tempo in cui costruisce buone trame di gioco.
7.5 • Che legga il calcio in maniera differente è ormai cosa nota a tutt'Italia, la stessa però che vuole conquistare un'altra volta. Per farlo, allora, mette subito al sicuro la sfida pressando in zona lunetta e sganciando un destro che scheggia il palo e va in porta. Poco dopo, però, di testa non inquadra lo specchio da due passi. Un errore non da capitano, così prova a rimediare con il marchio di fabbrica, ovvero una botta da fuori che fa tremare la traversa.
Dal 9' st • 6.5 • Una delle più giovani della spedizione lombarda, ma la personalità non manca. A centrocampo entra bene, distribuisce un paio di palloni e lotta alla pari con le compagne.
7.5 • È evidente da come tratta la sfera con la suola: la qualità è sopra il livello medio, ma forse pure avanzato. Il classico flair dell'ala destra a piede invertito, lei che prima mette in mezzo un corner perfetto per Porro, poi fa un doppio dribbling stupendo: finta di corpo sul versante destro, scatto sul fondo, taglio al centro e mancino centrale. Lo stesso, però, con cui disegna uno dei gol più belli di giornata, quando dal vertice destro pennella una traiettoria a giro che si spegne nell'incrocio opposto.
Dal 1' st • 7 • Entra in campo facendo fuoco e fiamme sulla fascia destra. Lì dove salta spesso l'avversario in velocità e crea almeno tre buone occasioni, tra cui quel destro di poco a lato con cui sfiora il palo. È il simbolo che la Lombardia ha un mazzo di più di 52 carte a disposizione.
8.5 • Dominante. Là davanti fa letteralmente quello che vuole, e spesso lo fa a supporto delle compagne. È lei infatti a inventare il filtrante millimetrico per Ciocca e a pescarla pure su punizione, o a costruire l'azione del 10-0 con Riva. Nel mezzo, poi, trova anche la gioia del gol, complice l'infortunio del portiere, ma con il merito di costruirsi lo spazio per il tiro nel dribbling, una delle tante armi a disposizione in un arsenale micidiale.
7.5 • Da una delle note migliori di giornata a quella più dolorosa. Sbloccata subito la partita segnando con un gran stacco di testa, l'ala sinistra si mette in mostra nell'uno contro uno, concedendosi anche un bellissimo dribbling con stop e colpo di tacco sull'avversario. Nella ripresa, però, ecco la notizia peggiore: infortunio al ginocchio e uscita in barella.
Dal 17' st • 7.5 • L'emblema della fame delle campionesse in carica, di chi non si ferma dinanzi a niente e nessuno e continua a stupire, come lei con quel gol da vedere e rivedere. Presa palla a sinistra si accentra verso il vertice dell'area saltando due avversari e facendo partire un destro stupendo sotto la traversa.
8 • Dovevano essere tre punti in grande stile, e tre punti in grande stile sono stati. La vittoria più ampia della sua gestione, la più grande per distacco spaziale in questo Torneo delle Regioni, quella che certifica, come se ce ne fosse ancora bisogno, che le campionesse d'Italia sono qui per continuare a scrivere la propria leggenda. Tempo al tempo, sì, intanto il campo lascia un verdetto inequivocabile: chiunque è pronto a dare tutto per difendere lo Scudetto sulla maglia.