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Torneo delle Regioni • Femminile

Il bomber più forte di tutti strega l’Italia: cinque gol in tre partite per la missione Scudetto

Claudia Zorzetto si afferma come una delle migliori giocatrici del Torneo Delle Regioni

CLAUDIA ZORZETTO LOMBARDIA

TORNEO DELLE REGIONI LOMBARDIA FEMMINILE - Claudia Zorzetto

Qualcuno già lo aveva capito dalla prima giornata, qualcuno già l’aveva adocchiata al primo stop, qualcuno lo aveva già capito al primo gol. Che non fosse una come le altre, invece, l’avevano capito tutti fin da subito. In gruppo che si sta formando - quasi - da zero servono tante cose, ma quella che non può mai mancare è il bomber. Nel nuovo corso del gruppo della Lombardia di Cattaneo c’è? Certo che c’è, basta poco per notarla. Per la precisione ventinove minuti dall’inizio del Torneo Delle Regioni, il tempo che serve a Claudia Zorzetto per siglare il primo gol al TDR e in generale per la selezione lombarda.

NOMINATION MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

Si era detto, la prima partita era fondamentale, e l’inizio non è stato dei migliori. Nelle ultime edizioni la Lombardia era sempre stata la dominatrice, quella squadra che ammazzava subito la partita e poi illuminava con partite al limite del sublime, e nell’esordio del TDR 2025 contro le Marche è mancato proprio quello: chiudere subito la partita. E c’è da dire che le occasioni c’erano state, sia con Carrer che con Baruffaldi, ma il risultato è sempre uno sbattere contro il muro Borghiani. Fino al 29’, almeno, quando arriva l’assalto preciso e puntuale di Claudia Zorzetto. Frecchiami recupera palla, lancia in velocità Baruffaldi che poi trova in mezzo Zorzetto. Dribbling, uno, due avversarie che vengono superate nello stretto e la palla che viene messa precisa sotto la traversa, con l’arrivo del primo gol del torneo per le lombarde. Tutto qui? Neanche per scherzo, è solo l’inizio. Il rapace d’area trova il gol anche contro la Basilicata, rubando palla da calcio d’inizio e chiudendo in rete una cavalcata perfetta. Un po’ di riposo serve e contro la Sicilia Claudia rimane ai box. Poco male, i gol li deve tenere per quando sarà decisivo, tipo quando? Tipo contro il Lazio, la prima partita della fase ad eliminazione diretta. La Lombardia va incredibilmente sotto e assapora momenti che raramente prova. C’è da avere paura? No, ma solo se hai Claudia Zorzetto a guidare l’attacco. Prima si prende il pallone del rigore conquistato da Carrer - trasformandolo -, dieci minuti dopo trova il raddoppio su una delle solite discese di Frecchiami, una costante, per poi chiudere in bellezza portandosi il pallone a casa - letteralmente - siglando la personale tripletta su assist di Baruffaldi. Cinque gol in tre partite, what else?

OSCAR?

Come era stato detto anche da altre protagoniste di questa squadra, il gruppo che si è formato è di quelli da grandi imprese: «È come se giocassimo da sempre insieme, ed è assurdo perché si fa una settimana di torneo e tante di noi neanche si conoscevano prima. L’altra sera a cena ci siamo chieste dove potremmo arrivare se ci fosse una squadra composta da noi della Rappresentativa in campionato, e queste domande te le fai solo se il gruppo ha un certo equilibrio e si trova bene»Cinque gol in tre partite e una scorta di invenzioni che sembra non avere fine: «I gol vengono e sono contenta ma non li cerco, arrivano spontaneamente. All’inizio non avevo un obiettivo e neanche ora che sono a cinque gol ne ho, spero solo di arrivare più in fondo con tutte. Se segno io va bene ma se segna, che so, Marianna (Bruno ndr), sono contenta allo stesso modo»A volte sembra quasi che la Lombardia vinca con il pilota automatico, quasi - e sottolineiamo quasi - senza neanche sforzarsi, ma non tutto è come sembra: «Noi non è che ce ne freghiamo di chi affrontiamo, ma siamo sicure dei nostri mezzi. Sappiamo che siamo forti e giochiamo su di noi; se facciamo bene vinciamo»Un grande lavoro non solo in campo - ovviamente - ma anche la sera prima con Cattaneo: «Il mister ci fa vedere le partite delle altre squadre per prepararci. Io infatti sapevo che oggi dovevo prendermi la 5 (Stibel ndr) e bloccarne le manovre. All’inizio abbiamo fatto un po’ di fatica, ma l’averle ribaltate ci fa anche capire che sappiamo soffrire, cosa che non ci era ancora capitata». Insomma, a essersi guadagnata la nomination come migliore attrice protagonista se l’è guadagnata, ma potrà salire sul palco per il discorso? Con un Scudetto sul petto poi…

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