Torneo delle Regioni • Femminile
18 Aprile 2025
TORNEO DELLE REGIONI FEMMINILE LOMBARDIA - Chiara Raimondo e Serena Porro
L’ultima tappa del viaggio arriva, e non si può scappare. Dopo la discesa della Penisola e la conseguente risalita verso la finale, il contachilometri ha segnato la quota massima: 3232 chilometri per arrivare alla finale con il Veneto. Ed è anche singolare; due, come il numero di Scudetti di fila prima del TDR 2025 e tre come quelli che - se tutto andasse come vuole Cattaneo - diventerebbero. Tre due, tre due. Numeri che si rincorrono e che rincorrono le bi-campionesse d’Italia, attese da una delle prove più importanti della loro vita. Sulla loro strada, però, non poteva che capitare la squadra più forte, il Veneto. Una squadra in grado di vincere sette Scudetti da quando il Femminile è entrato nel Torneo Delle Regioni (1990) e unica a tenere testa alle lombarde. Poche parole, chiare e senza mezzi termini: noi domani andiamo a vincere, non abbiamo paura di nessuno. Parole di Giulia Baruffaldi. Ti prometto che sarà bellissimo, tornare a quei ricordi là, ma non c’è bisogno di aprire il cassetto delle memorie, basta guardare in campo: la Lombardia gioca la partita della vita e porta a casa uno Scudetto folle, con i supplementari che consegnano il tanto atteso Treble. 3-2 e Serena Porro che si regala la miglior partita della sua vita o, se non la migliore, la più emozionante.
Chi se non lei. A procurare il primo pericolo della partita è capitan Porro, con una punizione che sfiora la traversa e termina (1'). È ancora la Lombardia tenere le fila del gioco e un minuto dopo si rifanno sotto, stavolta grazie alla solita Baruffaldi che scende sulla sinistra e pennella rasoterra in mezzo per Zorzetto, con la numero 20 che perde il momento. Momento che, invece, non perde Carrer: Baruffaldi arriva sul fondo e lascia a Kristin che arriva a rimorchio battendo Fontana e portando in vantaggio le lombarde (10'). Al 26' le ragazze di Cattaneo hanno anche la possibilità di raddoppiare ma sulla conclusione a botta sicura di Baruffaldi arriva una super parata di Fontana con il piede che lascia incredula la squadra in maglietta nera. Il Veneto, però, non è venuto a fare presenza e al 27' ha un'occasione macroscopica: la squadra di Marinaro arriva sul fondo e mette in porta dove solo un intervento monstre di Ciocca riesce a evitare il pari. Poco male, perché dopo il diluvio arriva sempre il sereno, o Serena, se preferite: corner dalla destra di Carrer e Porro si inventa un gol assurdo in rovesciata, siglando il 2-0 lombardo (31'). Purtroppo il vento in Sicilia è tanto, ed è un attimo che le nuvole tornino a farsi pressanti: incomprensione tra Arzeno e Ciocca è la più scaltra ad approfittarne è De Muri, che accorcia le distanze (36').
Basta il primo giro di lancette della ripresa, e la Lombardia accende subito il motore, con il - ancora lei - solito motorino Baruffaldi che prova il tiro ma trova solo il fondo. In maniera grottesca, però, è il Veneto che riesce a pareggiare: De Muri evita l'intervento di Frecchiami, arriva sul fondo e crossa in mezzo dove Arzeno non trattiene e la palla finisce in rete (17'). Il Veneto gioca sulle ali dell'entusiasmo e più di una volta spaventa la squadra di Cattaneo, che si affida ai salvataggi delle varie Frecchiami e Gola per allontanare i fantasmi di una clamorosa rimonta. Nel finale di ripresa c'è anche la possibilità di vedere il tris della Lombardia, ma il tiro da fuori di Porro viene deviato dalla difesa (37'). Non c'è nulla da fare, però, e il duplice fischio di Haba di Caltanissetta sancisce l'arrivo dei supplementari. La sfortuna della Lombardia sembra non avere fine, anche perché al 7' del primo tempo supplementare Moschetto ha l'occasione di far esplodere la tribuna lombarda, ma il palo spegne anche questa speranza. Il Veneto però continua a fare il bello e il cattivo tempo e al 9' solo un intervento d'istino di De Vincenzi devia una palla ribattuta sulla traversa. Ed è sempre De Vincenzi a compiere un'altra prodezza a inizio ripresa quando salva a tu per tu il gol che avrebbe virtualmente portato il Veneto sul tetto d'Italia. E quando i rigori sembravano ormai sicuri, è sempre la più vincente della storia a portarla a casa: punizione di Zorzetto, rimpallo che fa favorisce Porro e tiro dal limite - la sua specialità - con la palla che si adagia in buca per il 3-2 Lombardia (8') e consegna il tanto atteso treble.
VENETO-LOMBARDIA 2-3
RETI (0-2, 2-2, 2-3): 10' Carrer (L), 31' Porro (L), 36' De Muri (V), 17' st De Muri (V), 8' Porro (L).
VENETO (4-4-2): Fontana 7, Poli 6.5, Fant 7 (10' Carraro sv), Pasquali 6, Marchesin 6.5, De Muri 8, Trevisan 7.5, Dal Lago 7 (1' Andolfatto 6.5), Guizzo 7 (38' st Perin 6.5), Sensi 6.5 (10' st Brigiotti 6.5), Tollardo 7. A disp. Bianchi, Coccato, Costantini, Grossi, Martinuzzi. All. Marinaro 7.
LOMBARDIA (4-3-3): Arzeno 6.5 (20' st De Vincenzi 9), Raimondo 8, Gola 8, Ciocca 7.5, Frecchiami 8.5, Riva 8.5, Zanetti 7.5, Porro 10, Carrer 9, Zorzetto 7.5, Baruffaldi 8 (27' st Moschetto 7.5). A disp. Balistreri, Belotti, Bruno, Caccia, Canobbio, Vacchi. All. Cattaneo 9.
ARBITRO: Haba di Caltanissetta 7.
ASSISTENTI: Pino di Barcellona PDG e Termini di Palermo.
QUARTO UOMO: Canicattì di Agrigento.
AMMONITO: Trevisan (V).