Torneo delle Regioni • Femminile
20 Aprile 2025
Il cuore viaggia veloce più di una ducati. Come veloce è la partenza della Rappresentativa Femminile al Torneo delle Regioni. Anzi, velocissima: 3-0 alle Marche con Porro che chiude i conti dopo i gol di Zorzetto e Baruffaldi. E un monito per tutti: «Quest'anno siamo ancora noi la squadra da battere».
Come Sassicaia sempre mi ubriachi. Come ubriacante è il 10-0 con cui le ragazze di Luca Cattaneo si sbarazzano della Basilicata. Dieci gol con 9 marcatori diversi (unica a farne due è Susy Ciocca, difensore centrale…) è roba da Guinness dei primati, l'approdo ai quarti di finale con una partita di anticipo è invece la normalità per una squadra che negli ultimi anni ha abituato e tritare avversari uno dietro l'altro.
Baby tolgo il tettuccio. Per sfrecciare ad alta velocità godendosi il vento tra i capelli. La terza partita del girone è quasi una formalità. Il 4-0 alla Sicilia estrinseca tutto il talento di Marianna Bruno, detta "Ibra": la sua doppietta, condita dalla firma di Baruffaldi e della solita Porro, incide il poker che chiude una prima fase praticamente perfetta.
Il cuore in avaria, mala mia malavita, Malvasia. Baru fa il gesto della bottiglia, Zorzetto la indica e il 5-1 sul Lazio significa che anche i quarti di finale sono superati. Con un piccolo spavento iniziale (il cuore in avaria) ma con un'ubriacante cinquina a decidere le sorti di una partita stravinta. Zorzetto fa addirittura tripletta, Carrer si sblocca su rigore, Baruffaldi chiude i conti. Si va in semifinale.
Mi hai lasciata sola in un inferno. Più che in un inferno, nell'acquazzone del Letojanni. Per fortuna, quando il clima si ribella il risultato è già nelle tasche delle nostre ragazze. Il gol di Porro dopo 5 minuti, l'ormai abituale firma di Baruffaldi, poi ancora Porro e infine Bruno a chiudere il 4-0 sulla Toscana. La finale è presa.
Mi sei caduto addosso come un tuono. Impetuoso, rumoroso, quasi a spaccare i timpani. Al termine di una partita che definire incredibile sarebbe minimizzante. Il gol di Carrer a diradare le nubi, la rovesciata di Porro che rende il clima sereno, po la doppietta di De Muri che fa tornare il brutto tempo un po' a sorpresa. I supplementari, con quella parata incredibile di De Vincenzi a strozzare l'urlo in gola al Veneto e con l'ultima magia, la settima in 6 partite, di Serena Porro che mette in rete il gol del 3-2 nel finale. Mi sei caduto addosso come un tuono: ma sei lo Scudetto, quindi va benissimo così.
Però ti giuro, amore, che non torno. E invece, sei tornato tre volte. E di fila per giunta. Come non succedeva da 20 anni (la Lombardia fece il tris nel 2003-2004-2005) e come solo il Veneto (1991-1992-1993) era riuscito a fare prima. Non un tuono quindi, ma tre. Scudetto, Scudetto, Scudetto.
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