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Rappresentative

Bergamo viene a comandare a Milano: un gol all'incrocio e uno di tacco per spianare la strada del Torneo

Il confronto diretto termina con un 3-0 in favore delle ragazze di Milesi; Milano però cresce, e accorcia il gap dall'anno passato

Milano-Bergamo

RAPPRESENTATIVA BERGAMO: Gusmini, Passirani e Morandi

La partita più attesa di questo Torneo delle Province al femmnile? Sì. La possibile rivincita della finale dello scorso anno a Iseo? Non stavolta. Anche se il divario tra la Rappresentativa di Milano e le campionesse in carica non è più così marcato come allora. Bergamo, però, fa Bergamo, mettendo in campo più sostanza, più cattiveria, anche più qualità; portando a casa meritatamente lo scontro diretto. Sotto gli occhi di Luca Cattaneo, selezionatore fresco campione d'Italia con la Rapp Under 23 della Lombardia, le ragazze di Susy Milesi sbancano Rho con tre gol uno più bello dell'altro, e ora attendono il turno di riposo delle avversarie per provare a prendersi la testa del girone.

IL DIAMANTE DI DALMINE

Moduli speculari in via Italo Calvino: Milano parte con Muzzi tra i pali, trio difensivo Porcelli-Carciu-Prestipino, con la coppia Mammone-Raspini nel cuore del campo; la punta centrale è Pignatelli, sugli esterni Roveda e l'attesa Daria Magnaghi da Villapizzone. 3-4-1 anche per le bergamasche con capitan Marini, Chignoli e Morandi davanti a Bassi. Rota è il perno di centrocampo, Imeri quella che rompe e irrompe; Carraro-Soligo le ali, Rachele Passirani il riferimento offensivo. 

Le prime fasi di gioco sono piuttosto compassate, si studia l'avversario e si cerca di prenderne le misure. Le situazioni più pericolose, almeno in potenziale, arrivano dai corner calciati sempre egregiamente dalla padrona di casa Giulia Mammone. Indugi che si rompono dalla metà della frazione in avanti. Break a centrocampo di Imeri che va dentro, e calcia alto, poi ottima combinazione in velocità tra Roveda e Pignatelli, per Milano, ma senza l'intesa perfetta per chiuderla in maniera vincente. Pare disegnarsi un certo equilibrio destinato a durare, quando Bergamo piazza la zampata. È proprio il caso di chiamarla così, un colpo volante, felino, su una palla vagante a mezz'aria. La pantera è Passirani del Città di Dalmine, che la mette all'incrocio e spacca la partita.

EL TACONAZO DI MORANDI

Secondo tempo scaldato dai primi cambi e dalla voglia milanese di recuperare. Buono l'ingresso di Prati, Mugione crea sempre un certo scompiglio, ma più passano i minuti e più si percepisce dal campo quell'aura battagliera a cui si fa riferimento quando si sente dire: "Eh... i bergamaschi sono sempre tosti...". Marta Marini incarna bene questo concetto, ma è tutta la squadra a dare l'idea di un impianto più solido e coeso, tanto che Milano non riesce a farsi sotto se non con qualche tentativo velleitario, mentre dietro Carciu e compagne non possono abbassare l'attenzione.

La partita, però, resta comunque aperta fino al 10' del terzo tempo, quando Bergamo la chiude con un colpo di genio della sua numero 4. Come in occasione del primo gol lo sviluppo dell'azione è di quelli un po' "sporchi", ma poco importa, perché come aveva fatto Passirani in precedenza, Anita Morandi del Sarnico legge bene l'istante e sceglie la soluzione all'apparenza più bizzarra, che invece si rivela la più pratica ed efficace: colpo di tacco improvviso, alla cieca, ma con tanta forza, che sorprende tutti e vale il 2-0. Risultato nel complesso onesto, nonostante qualche leggera protesta milanese per dei possibili tocchi di mano su entrambi i gol. Bergamo però decide di spazzare il campo da ogni questione, e va a segnare anche il terzo. Protagonista è l'ottima Melissa Gusmini, casacca numero dieci, scuola Albinoleffe, che si fa strada di forza nella difesa milanese, e poi scarica in gol un violento destro sul primo palo.

LE VOCI

«Abbiamo fatto un'altra bella partita - analizza a caldo la bergamasca Susy Milesi - ogni volta l'intesa tra le ragazze migliora, e in campo si vede. Cercheremo di continuare su questa direzione aspettando indicazioni certe sullo sviluppo del torneo, su cui oggi ancora non vi è troppa chiarezza. Ritengo che si debba fare un salto in avanti dal punto di vista organizzativo, per questo torneo a più in generale per tutto il settore femminile, che in Lombardia ormai ha numeri importanti. Non possiamo essere paragonati a regioni molto più piccole dall'attività più contenuta, non è rispettoso nei confronti delle ragazze e di tutti quelli che si impegnano e fanno sacrifici in questo mondo».

Dall'altra parte non fa drammi Antonio Cimino, pur riconoscendo i meriti dell'avversario: «Siamo state un po' troppo molli rispetto a loro, ma comunque ho visto dei progressi. C'è anche da sottolineare che potendo convocare soltanto due giocatrici per squadra è più difficile per noi trovare gli equilibri di squadra che Bergamo ha maggiormente fatto vedere. Andiamo avanti così ad ogni modo, e sono convinto che se ci dovesse essere una finale, più avanti, potremmo vedere una partita diversa».

IL TABELLINO

CP Milano-CP Bergamo 0-3
RETI: 21' Passirani (CP B), 10' tt Morandi (CP B), 22' tt Gusmini (CP B).
CP MILANO: Muzzi 6 (Godi 6), Porcelli 6 (Zarrilli 6.5, Cesati 6, Pigorini 6), Prestipino 6, Raspini 6 (Mugione 6.5), Mammone 6.5, Carciu 7, Roveda 6 (Prati 6.5), Magnaghi 6.5, Pignatelli Aurora 6 (Formenti 6.5). All. Cimino 6.5. Dir. Colombo - Felter.
CP BERGAMO: Bassi 6.5 (Sangaletti 7), Marini Marta 7, Chignoli 6.5 (Capelli 6.5), Morandi 7.5, Rota 6.5 (Giganti 6.5), Imeri 7 (Gusmini 7.5), Carraro 6.5 (Frattini 6.5), Soligo 6.5 (Bosio 6), Passirani 7.5 ( Silini 6.5). All. Milesi 7.5. Dir. Milesi.
ARBITRO: Sanguedolce di Legnano 7.

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