Nazionale Femminile
11 Maggio 2025
Foto FIGC
Un vero capolavoro; difensivo, ma non solo, quello con cui l'Italia Under 17 si conquista la semifinale contro la Norvegia da giocare il prossimo mercoledì 14 maggio. Due nomi su tutti nel 2-1 rifilato a una Spagna bella ma ipnotizzata dalle azzurre. Il primo è quello di Giulia Galli, autrice di una doppietta in contropiede. Il secondo è quello di Matilde Robbioni, stratosferica nel murare qualsiasi cosa filtri oltre le maglie azzurre. Una vittoria che elimina le iberiche arrivata dopo il successo rocambolesco sulla Polonia e il gagliardo pari con la Francia. Un successo che fa esultare Mazzantini, per un viaggio che non si ferma, cementando ulteriormente lo spirito in quegli istanti finali dopo il 2-1 iberico dalla distanza.
Spagna che si impadronisce del pallone e del possesso nei primi minuti con l’Italia che tiene la guardia alta. Pericolo con Quer che di prima arma l’interno destro e scheggia l’incrocio dei pali al 10’. Indias e Jimenez vanno costantemente in sovrapposizione, Rosalia ha la palla incollata al piede, Arufe viene incontro all’azione da falso nuove senza dare riferimenti, e le Azzurre nei primi 20 minuti tentano di gestire quei pochi palloni che scottano. Segna la Francia intanto, il primo e il secondo gol con la Polonia nel pomeriggio delle Faroe, e la situazione si complica un po’ per l’Italia. La Spagna continua a tessere trame, ma se da un lato davanti non arriva niente per le ragazze di Mazzantini, dall’altro in oltre mezz’ora di gioco non si registrano neanche pericoli concreti a parte l’incrocio sporcato da Quer. Italia che tiene, e al primo contropiede colpisce. Gran palla di Romanelli per Galli che scappa via, supera il portiere e deposita in rete al minuto 38. La Spagna, tramortita, ricomincia un palleggio piuttosto sterile fino a un intervallo che manda a riposo un’Italia in fiducia.
Copelli per Bedini in avvio di ripresa, in una partita che riprende con lo stesso copione della prima parte. Spagna che fa girare il pallone, ma senza mai riuscire a perforare l’attenta retroguardia italiana. E anche quando qualche piccola sbavatura concede il tiro alle iberiche, Robbioni riesce a disinnescare senza affanni. Accorcia intanto la Polonia, mutando il computo della differenza reti. C’è una mischia pericolosa al 7’, ma Galli si rende utile anche quando c’è da spazzare via. L’Italia soffre il gioco spagnolo da un punto di vista tecnico e di intensita, ma non su quello psicologico, e questo fa un’enorme differenza per una squadra che ha dimostrato di saper soffrire nelle due partite precedenti, acquisendo consapevolezza.
Carattere che diventa esaltazione pure quando Robbioni chiude due volte su Rosalia al 15’, annullando la seconda vera palla gol della Roja. Triplo cambio nella Spagna quando corre il minuto 62 sul cronometro. Bressan commette un errore, poi è la stessa interista ex Verona a rimediare. La Spagna però ora fa sul serio: Torres di sinistro coglie su punizione la seconda traversa dell’incontro, e per le Azzurre, a venti dalla fine, c’è da soffrire. Ma come nel primo tempo, nel momento di maggior difficoltà l’Italia colpisce di nuovo. Questa volta il lancio è di Copelli, Cristobal anticipa Galli all’indietro ma prende in contro tempo il suo portiere che stava uscendo. Galli è lì, con un’autostrada spalancata verso la porta vuota non può che mettere dentro il clamoroso 2-0 al minuto 71. Ma Spagna torna ad attaccare, dentro Arufe, ancora Robbioni, grandiosa a bloccare sul suo palo. Due volte nel giro di pochi minuti. Galli chiede il rigore sull’intervento di Indias, ma l’arbitro lascia correre. Minuti preziosi vanno via, con Robbioni ancora una volta decisiva con un intervento che protegge ancora il risultato a pochi minuti dal termine. In pieno recupero il gol dalla distanza di Cristobal che sorprende il portiere italiano con una traiettoria impossibile. La Spagna si carica a prova a gettare il cuore oltre l'ostacolo, ma l'Italia tiene, e vola in semifinale europea.