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Torneo delle Province

Super prestazione di Monza che batte e scavalca Milano; il capitano brianzolo trascina le compagne

Le ragazze di Callovini vincono per 3-2 e sopravanzano le rivali in classifica; davanti a tutti nel girone però resta Bergamo

CP Monza- U15 Femminile

Da sinistra: Raco, Arpini e Mariani, autrici dei gol della sfida di oggi.

Chi vince, si prende tutto. Questo a patto che Bergamo cada in casa del Varese. Così non sarà, dato che le ragazze di Susy Milesi vincono per 2-0. Ciò però non toglie la soddisfazione alla squadra di Callovini di aver giocato e vinto una partita con cuore e orgoglio, che porta comunque al secondo posto di questo Torneo delle Province (almeno per ora). La gara all’inizio è in pieno controllo della Monza, che passa in vantaggio prima con Mariani e poi con capitan Arpini, con due gol dentro l’area di rigore. A mettere in cassaforte la gara ci pensa Raco. Ma quanto tutto sembra già deciso, Milano trovare le reti di Magnaghi e Pignatelli, complice anche una piccola disattenzione di Teruzzi, ma non basta. Monza vince per 3-2 e consacra il secondo posto, forse nel rammarico di aver perso punti nella sfida con Varese, ma finendo a testa altissima dal torneo.

MARIANI D’ISTINTO, PAGLIARA VICINA AL 2-0

Si inizia a bomba con Pagliara che lancia lungo a cercare Capurro ma la palla è leggermente fuori misura, buona iniziativa in avvio. Sempre la numero 7 del Monza recupera un buon pallone sulla fascia credendoci di cuore ma viene chiusura dall’anticipo di capitan Raspini. Al 4’ un’occasione golosa per Monza: rimessa laterale lunga di Procopio per Arpini che calcia di prima intenzione di collo pieno, mandando di poco alto sopra la traversa di Muzzi. Milano prova un contrattacco e cambia tutto per Roveda, con ottima chiusura di Zani. Pagliara attacca sulla sinistra poco dopo, con Mammone che deve intervenire in scivolata per sventare l’azione brianzola. Zani trova un bello spunto e serve un filtrante rasoiato in mezzo per Pagliara che con un tocco di troppo perde l’attimo per calciare, ma c’è solo Monza in questo avvio. All’11 per un’incomprensione la palla arriva tra le grinfie di Magnaghi che controlla bene ma forse pensando di avere l’avversario alle spalle calcia di prima, centrale facile per Gianola. L’azione dopo è Mariani a trovare una traccia recuperando un pallone: la centrocampista calcia ma la conclusione si infrange sui centrali milanesi. Al 13’ arriva la rete per le padrone di casa: Mariani è bravissima a crederci toglie il pallone dai piedi di Muzzi, lo scarta e calcia segnando e portando avanti la sua squadra. Al 15’ Arpini calcia di prepotenza sul palo sinistro di Muzzi dopo una buonissima conduzione con la palla che esce di centimetri, Milano è disorientata dopo il gol. Tre minuti più tardi da un contropiede Prati trova una palla interessante, si ferma e incrocia sul secondo palo con la palla che non esce di troppo e che impensierisce comunque la squadra avversaria. Due minuti dopo Pagliara prende l’iniziativa personale, si accentra e calcia sul secondo palo quasi a giro, ma nulla da fare. Al 26’, proprio sul fischio, sempre Pagliara spreca l’occasione per il raddoppio, con la solita azione personale e calciando forte verso la porta ma con la palla che finisce alta. 

3-0 FIRMATO ARPINI E RACO, MILANO CRESCE

Avvio a mille: Monza trova una buona conclusione con capitan Arpini, che si avvicina al limite dell’area e prova il tiro laterale alla destra del portiere, fuori di millimetri. Un minuto dopo è quasi gol dall’angolo: Parma calcia e fa venire un brivido all’intera panchina, la palla sembra dentro ma in realtà finisce fuori vicino al secondo palo. Ottimo avvio di Monza come nel primo tempo. Contropiede Milano: su un passaggio sbagliato Magnaghi si fa trovare le linee, calcia sopra la croce celtica di Gianoli che però riesce miracolosamente a salvare il risultato, tenendo in vita la squadra. Al 6’ intervento miracoloso ancora di Gianoli: prende un colpo per evitare la conclusione al volo del Milano, con fallo per carica sul portiere che costringe il gioco a tre minuti di interruzione e al cambio per Gianoli. Come ammetterà poi lo stesso direttore di gara a fine partita, avrebbe dovuto concedere il vantaggio facendo finire l’azione, o fischiare un potenziale rigore per Milano.

Qualche minuto più tardi, al 13’, ecco una dimostrazione del rapporto causa-effetto: arriva il gol di capitan Arpini. Una Parma incrollabile ci crede fino all’ultimo e recupera sul fondo, servendo il capitano in mezzo. Arpini si gira, guarda la porta per mezzo secondo e insacca dove Muzzi non può niente, facendo così 2-0 per la sua squadra. Il finale è concitato, c’è qualche fallo ma l’inerzia è da parte delle brianzole che reggono limitando il raggio d’azione del Milano sulle fasce. Arpini prova a prendere il fondo ma Milano conquista un buon calcio di punizione e serve lungo in mezzo per Mugione con il pallone che esce per millimetri dalla porta di Teruzzi. Al 20’ Pignatelli si lancia dopo aver agganciato il pallone sul fondo e fa un passaggio-cross che finisce fuori di poco sul secondo palo, a testimonianza che Milano c’è e che ci crede. Raco dopo un grande sacrificio di Pagliara spreca una buonissima occasione. La numero 15 controlla, si gira simile all’azione del gol di Arpini ma manda alto sopra la traversa, grande occasione qua per il 3-0 del Monza. Pagliara ha ancora una grande occasione gli ultimi due minuti del secondo tempo: si lancia sul fondo velocissima e calcia sul primo palo, non trovando però lo specchio. Al 25’, nel finale, arriva il 3-0 Monza con Pagliara, che da guerriera vera lotta strappando il pallone a Muzzi e servendo Raco da sola con grande cuore, che insacca.

MILANO LA RIAPRE, MA A TRIONFARE È MONZA!

Cambio portiere per Milano. Subito punizione per Monza, che cerca Raco, ma la palla finisce sul fondo. È assedio biancorosso: nel terzo tempo c’è un crollo, il caldo si fa sentire e il gioco rallenta. Milano non riesce comunque a trovare il gol con Monza che risponde con una serie di lanci lunghi. Pignatelli prova un’iniziativa sulla sinistra ma Milan le blocca il pallone tra le gambe e spedisce diritto in angolo per Milano. C’è una protesta per un tocco di mano l’azione dopo di un difensore monzese, ma l’arbitro lascia correre. Proprio da quell’angolo Pignatelli prova il tiro diretto in porta e becca il legno alto, con tutta la difesa brianzola che deve vedere la palla uscire con un mezzo brivido. Bonalume dopo una serie di controlli di Arpini attacca bene la profondità e può servire in mezzo la compagna scegliendo però invece il tiro sul secondo palo, fuori di un nulla.

Al 15’ gol Magnaghi riapre la gara: arriva di testa su un’uscita con un tempo di troppo di Teruzzi, e così la numero 9 può incornare facilmente per il 3-1. Un minuto dopo Raco viene pescata con un’imbucata geniale di Arpini, calcio di prima intenzione ma Godi respinge e salva il risultato con una mezza spaccata. Al 22’ c’è un ultimo assalto per Milano, Pignatelli cerca sul secondo palo una compagna che va un colpo di karate per prendere la palla e con Teruzzi che esce, sventando tutto. Al 26’ arriva il 3-2, firmato Pignatelli: la numero 10 ci crede su una palla sporca e lunga che rimbalza, Teruzzi esce con un tempo di anticipo e permette all’attaccante di insaccare e riaprire tutto nei minuti finali. Ma non c’è più tempo, Monza arriva seconda nel girone del torneo delle province.

CHI HA COLPITO DI PIU' IN GARA?

Partendo da Monza, impossibile non citare Mariani. Gioca in posizione avanzata da trequartista ma pressa come una punta e torva un gol credendoci di cuore e servendo sempre bene l'ultimo passaggio. Un'altra giocatrice interessante è senz'altro Pagliara. Leader della fascia, cerca molte volte l'uno contro uno e si incarica di affondare per cercare passaggi filtranti in mezzo. Un riferimento. Da premiare anche Arpini e Parma, per lo stesso motivo: grinta, voglia e gamba. Non mollano un centimetro e trascinano la squadra trasmettendo carattere e determinazione, oltre che far vedere delle belle giocate nella trequarti, creando non pochi problemi a Milano.

Parlando della seconda rappresentativa, spiccano senz'altro Roveda, leader nei primi minuti e quasi costantemente raddoppiata per evitare attacchi sulla fascia, così come Magnaghi, che pur avendo toccato pochi palloni riesce sempre a tenere la sfera e a far salire la squadra, dimostrando maturità e grande consapevolezza. Infine, mi sento di citare anche Raspini, che ha fatto una gara da vero capitano e facendo non solo una serie di chiusure importanti, ma coordinando la difesa e il centrocampo per velocizzare l'attacco di Milano. Senz'altro ha dei meriti per i due gol che sono arrivati nel finale, se non altro per averci creduto fino alla fine assieme alle compagne. 

IL TABELLINO

Monza-Milano 3-2
RETI: 13’ Mariani (MON), 13’ st Arpini (MON), 25’ st Raco (MON), 15’ tt Magnaghi (MIL), 26’ tt Pignatelli (MIL).
Monza: Gianola 7.5 (13’ st Teruzzi 6.5), Milan 7.5 (1’ st Parma 7.5), Zani 7.5, Procopio 7.5 (1’ st Lo Piccolo 7.5, 1’ tt Bonalume 7), Lo Re 7.5, Arpini 8 (1’ tt Resmi 6.5), Pagliara 8, Mariani 8 (1’ st Raco 8), Capurro 7 (1’ st Ciardo 6.5). All. Callovini 7. Dir. Gritti.
Milano: Muzzi 6.5 (1’ tt Godi 6.5), Prestipino 7, Raspini 7.5 (1’ st Pignatelli 7.5), Mammone 7, Carciu 7, Roveda 7.5, Zarrilli 7 (1’ st Mugione 7), Prati 7 (1’st Porcelli 6.5) (1’ tt Amadei 6.5), Magnaghi 8 (20’ st Pigorini 6.5). All. Cimino 6.5. Dir. De Palma.

 

LE INTERVISTE

Queste le parole di Callovini di Monza: «Abbiamo fatto un percorso buono. La partita ha dimostrato che sono arrivate ad essere squadra. Dal gioco e dalla grinta si è visto. Sono cresciute. L’azione del rigore è stata rocambolesca, non so esprimere effettivamente un giudizio. Può darsi che fosse rigore. Contro ogni pronostico per come eravamo partite abbiamo fatto una grande prestazione. Il rimpianto forse è la partita con Varese e anche i 5 gol presi con Brescia che comunque abbiamo vinto. Sono stati 5 gol dettati da disattenzioni. Con più punti potevamo esserci noi in testa ma sono soddisfatta delle ragazze, di tutto il gruppo.»

Queste le dichiarazioni di Cimino di Milano: «La palla era finita davanti alla porta per la nostra giocatrice. Ha dato fallo contro, quell’episodio ha cambiato la gara. Al limite fischiavi un attimo dopo. Secondo me loro avevano dentro giocatrici di società più quotate rispetto alle nostre che vivono anche un prepartita diverso alle nostre. Tenere la concentrazione non è facile, sicuramente ha inciso. Sono soddisfatto, contando che potevamo usare due giocatrici per società. Arrivare all’ultima giornata e giocarsi la possibilità di vincere il torneo è tanta roba, sono contento delle mie ragazze.»

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