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Under 17 femminile

Il Como non vuole smettere di sognare! Sei gol in una semifinale folle per continuare il sogno triplete

Fettolini segna ancora, Corti formato doppietta, Caprani e Maltseva goleador, Giovio supersub: è apoteosi biancazzurra

Under 17 femminile Como ·

UNDER 17 FEMMINILE COMO · Corti, Maltseva, Caprani Giovio e Fettolini, le biancazzurre che hanno deciso la semifinale d'andata col Sedriano

A volte il destino può essere strano, bizzarro: ricco di incroci, di similitudini fra passato e presente, che a volte sanno di presagi, ma che in altre occasioni rompono il filo che li lega con la storia. Una retorica che il Como conosce bene, trovatosi a sfidare in semifinale con le Giovanissime una Cremonese che la Juniores aveva incontrato e, in rimonta, considerata la somma dei risultati, battuto. Ma il destino, la vita, del club lariano è intrecciata a quella di un Sedriano, già incontrate con le under 15 - in un playoff su cui il Club del Lago recrimina - e che ora si rimettono davanti per ostacolare la finale e il triplete regionale. Un trade d’union che finisce qui: fra le Allieve la solfa cambia. A tagliare i collegamenti col passato, a rompere questo gioco di similitudini, ci pensa Fettolini, che dà il via, dà il là, a una semifinale da sogno, da chi sembra voler alzare le quotazioni per il titolo. La nove apre, Corti e Caprani indirizzano già nel primo tempo. Ma le ragazze di Malpede raddoppiano, replicano una frazione da urlo: Corti x2, Giovio (Corinne, con Tea sugli spalti), e Maltseva nel finale. Il Como vola e la finale - e il Triplete - sono sempre più vicini.

DELIRIO COMASCO

Como e Sedriano, Sedriano e Como: un incrocio già visto, un match mesi fa aveva già deciso la storia delle Giovanissime. Le ragazze di De Maria ai nazionali, le lariane ai regionali. La ciclicità della storia che si ripresenta a Figino Serenza: cambia la categoria, cambia la posta in palio, ma l’importanza rimane la stessa. Continuare la cavalcata per il titolo, continuare a volare dopo una primavera pressoché perfetta: da imbattute per le comasche, da regine per le sedrianesi. Pronostici impossibili, non potrebbe essere che così. Una grinta immediata, una furia difficile da contenere, quella che mettono in campo le ragazze di Malpede nei primissimi minuti. Una linea, quella del terzetto difensivo, che si mantiene aldilà del centrocampo: e questa propensione, questo piede fisso sull’acceleratore sembra da subito portare i suoi frutti. Perché alle padrone di casa non servono nemmeno cinque minuti per indirizzare questa semifinale: una grande imbucata di Galimberti, un inserimento perfetto, quello di Fettolini, che supera Lissandron con uno scavetto alla Totti, ma che stasera significa 1-0 Como.

Un vantaggio, quello del Lago, che le ragazze del tecnico ex Lecco sembrano confermare, ribadire nei minuti successivi: una pressione che si mantiene costante, un canovaccio tattico che rimane lo stesso, ma un 1-0 che rischia, clamorosamente, di rompersi. Ripartenza quasi perfetta, quella di Domenici, scattata sul filo del fuorigioco. Ma la fuga solitaria della undici sembra non chiudersi nella sua perfezione quando sulla sua strada si pone Cassina. Un’uscita perfetta, quella dell’estremo difensore di casa, che chiude sull’attaccante e mantiene così il risultato inviariato. Ma la storia del match sembra destinata a cambiare. Perché il Sedriano sta ritrovando campo, perché le ospiti sembrano aver trovato la chiave, il modo per rispondere alla densità a centrocampo messa in scena dalle avversarie. E così, il campo racconta equilibrio, racconta di due squadre che, dopo lo sprint e la reazione, si incontrano ora proprio nelle zone mediane del campo: una nuova storia, rotta dalle sibilanti e pericolose conclusioni da fuori di Finazzo e Corti e da chi, questo match, lo sta decidendo. Gran gestione palla di Fettolini, che si gira in un fazzoletto e scarica un velenoso rasoterra, che sfiora il palo e si spegne sul fondo. Sono fiammate, attimi di pura bellezza che non riescono però a cambiare il risultato. Ma il fascino del passaggio di Sessa è un’altra storia: una sventagliata celestiale, che libera Corti davanti al portiere di Pennisi. Un appoggio delicato, quello dell’attaccante di casa, un intervento volante che vale il 2-0, che vale la fuga.

Cambia il parziale, ma non sembra cambiare un canovaccio che, fino al duplice fischio, vive soprattutto di lotta e di fiammate, come quella delle ospiti: bel recupero di Lepore, che lancia Domenici in profondità. Cross della undici per Fabemoli, che non riesce a caricare abbastanza il destro per superare Cassina. Ma un’altra fiammata proveniente dal comasco è pronta a infuocare il campo di Figino, ma è soprattutto pronta a cambiare, nuovamente, un parziale che sta portando la sfida sui binari per il capoluogo lombardo: è il velenoso pallonetto di Caprani, è il piazzato su cui Lissandron non riesce a intervenire, ingannata dallo spiovente, ma è soprattutto la conclusione che, sul finire del primo tempo, porta il risultato sul 3-0. E ora, per il Sedriano, diventa una montagna da scalare.

RADDOPPIA

Una montagna che, solo un grande intervento di Lissandron lascia invariata. Perché Corti, liberata dall’appoggio di Fettolini, si fa ipnotizzare proprio sul più bello dall’uscita dell’estremo difensore avversario. Un ostacolo calcistico, che però anche Bergamaschi non riesce a erodere: non fa come il vento, la sedrianese con la quattro sulle spalle, non tocca il 3-0 del primo tempo, grazie all’uscita di Cassina. E così, i primi cinque minuti rimangono a reti bianche, ma sono un bel biglietto da visita per ciò che i successivi quaranta potrebbero raccontare. Il regno della vendetta di Corti, della rivincita della undici sul portiere ospite: un 4-0 solo rimandato, una doppietta, quello dell’attaccante, che arriva. Tiro potente su cui l’estremo difensore di Pennisi non riesce a intervenire. È poker Como, e ora comincia ad esserci sicurezza.

Perché le quattro bellezze di Malpede sembrano aver messo in difficoltà un Sedriano che, aldilà dell’aspetto tattico, non pare riuscire reagire a un risultato pesante, difficile da pensare di ribaltare. E nonostante le lariane parzializzino il gas, le ospiti faticano, aldilà di quello che è il disegno tattico, che nel frattempo è cambiato. Anche se, nel momento più difficile, una luce si accende: un pallone vagante, preso da Brescia nell’area di casa, che però non inquadra lo specchio. «E se sbaglia pure il bulldozer, siam messi male», commentano i tifosi ospiti. Ma è una fiammella, spenta immediatamente da Corinne Giovio: fortunata, nel ricevere il pallone, glaciale, nel saltare il portiere avversario e insaccare la manita. Dieci minuti che sembrano essere l’apoteosi di un Como dilagante, che soffre la reazione di un Sedriano coraggioso, ma sembra davvero imprendibile, infermabile. E così, a pochi secondi dalla fine, arriva il sesto centro di chi, in stagione, un gol lo stava cercando da tempo: Maltseva scappa alle spalle della difesa - che cavalcata, dopo novanta minuti di lotta - e non sbaglia. È 6-0 al triplice fischio: e la finale sembra ora a un passo.

IL TABELLINO

Como - Sedriano 6-0
RETI: 4’ Fettolini (C), 30’ Corti (C), 41’ Caprani (C), 9’ st Corti (C), 31’ st Giovio (C), 46’ st Maltseva (C).
COMO (3-5-2): Cassina 7, Casartelli 7.5 (30’ st Parisella sv), Maltseva 8.5, Iannella 7 (20’ st Sonato 6.5), Caprani 8 (48’ st Vanossi sv), Finazzo 7 (15’ st Marotti 7), Arrighi 6.5 (5’ st Giovio 7.5), Galimberti 7, Fettolini 8 (40’ st Sala sv), Sessa 7.5, Corti 8.5 (28’ st Rocco sv). A disp. Albera, Catalano. All. Malpede 8.5. Dir. Targa.
SEDRIANO (4-3-3): Lissandron 6, Onyekwere 6, Carciu 7 (20’ st Antonazzo 6), Bergamaschi 6.5, Miccolis 7.5 (36’ st Sommer sv), Lepore 6.5, Piccolo 6, Morazzoni 6 (6’ st Brescia 6.5), Faccendini 6.5 (36’ st Berra sv), Fabemoli 6 (35’ st Vita sv), Domenici 7. All. Pennisi 6. Dir. Vita.
ARBITRO: Cattaneo di Seregno 6.5.
ASSISTENTI: Brasca di Seregno, Sheelan Menah di Cinisello.
AMMONITE: Caprani (C), Carciu (S), Domenici (S). 

LE PAGELLE

COMO

Cassina 7 Quando il Sedriano tenta l'affondo, in punta di fioretto, in ripartenza, lei c'è. C'è quando bisogna tenere in piedi un risicato 1-0, quando il futuro della partita è ancora incerto, c'è quando il vantaggio è più ampio ma la porta deve rimanere inviolata. Luce rossa nel palazzetto calcistico di Figino, la porta comasca rimane chiusa. 
Casartelli 7.5 Chiusure precise, doti da stopper da sottolineare. Mostrate nel primo tempo, con interventi precisi sulle avversarie e letture puntali sui diagonali, soprattutto quelli tentati da Bergamaschi. Una palla che calamita fra i piedi e riparte, si lancia nella metà campo avversaria, mentre nelle orecchie sedrianesi suona la Cavalcata delle Valkyrie (30’ st Parisella sv).
Maltseva 8.5 «Lo stava cercando da tanto», è ciò che si commenta dopo il 6-0 che chiude i conti in Via Volta. L'apice di una prestazione che inizia con un doppio intervento su Domenici e Faccendini dopo un paio di minuti dall'inizio della partita: perchè se il Como può permettersi di tener la linea così alta, è anche grazie ai suoi ripiegamenti, sempre decisivi, sempre puntuali.
Iannella 7 Duello fisico, quello che intraprende con Faccendini: una sfida nella sfida, fra due tori che non vogliono lasciare un centimetro. Sportellate costanti, anche molto lontano dalla sua zona di competenza, per limitare il gioco del bomber avversario. Ogni tanto serve il fallo, ma l'astuzia paga. 
20’ st Sonato 6.5 Classe 2010, ma già importante in tutte le categorie: aggregata alla Juniores lunedì, in campo con le Allieve giovedì. E, da jolly in società, diventa jolly anche nel rettangolo verde. Malpede la muove, le cambia ruolo costantemente: si ambienta bene, lotta ovunque. Non entra nel tabellino marcatori come fa fra le Giovanissime, ma le premesse sono ottime. 
Caprani 8 È un tema tattico, quella sua capacità di accentrarsi che tanto infastidisce il Sedriano: perché lì in mezzo chi la prende, chi ne ostacola il movimento? Ed è proprio questo taglio, con e senza palla, ciò che le permette di liberarsi al tiro: e il gol arriva, nel modo più spettacolare. Pallonetto che inganna Lissandron e pallone nel sacco (48’ st Vanossi sv).
Finazzo 7 Una fisicità dirompente, quella che serve per infilarsi fra le maglie ospiti, per arrivare al limite dell'area e, perché no, entrarci, sfruttando quel passo cadenzato che la rende - quasi - inarrestabile. E la porta non riesce a centrarla: un po' di sfortuna, un po' di imprecisione. Ma il campo lo spacca sempre. 
15’ st Marotti 7 Un gruppo unito, quello che si trova Malpede, sempre pronto a rispondere presente alle sue direttive: e lei non è da meno. Perché, entrata da centrocampista, viene poi arretrata nel reparto difensivo. Una posizione, quella di braccetto, che occupa con grinta, chiudendo le porte sull'out di sinistra. Da qui non si passa, e alla fine i gol subiti rimangono zero. 
Arrighi 6.5 Duello interessante, quello che intraprende con Onyekwere: velocità contro fisicità, rapidità contro posizionamento. Ma, al momento decisivo, solo un super intervento di Miccolis le toglie dai piedi una super occasione: a tu per tu con Lissandron, la palla si allontana di un centimetro e il difensore ospite rinviene. Sfortunata.
5’ st Giovio 7.5 Ci ha abituato a questo, a entrare e spaccare le partite, e deciderle a suon di gol: una sentenza dalla panchina, che sembra ricordare quel Cruz che tanto ha fatto innamorare gli interisti. E si replica: la fortuna aiuta gli audaci, aiuta chi, dopo essersi presa il pallone, non tira, ma scarta portiere e difensore e insacca a porta ormai sguarnita. 
Galimberti 7 Sempre pronta alla battaglia, sempre pronta a lottare con le avversarie: ma le doti tecniche non spariscono, emergono come lampi, come saette di estrema potenza. Come l'assist per Fettolini che apre le danze, come quella rouleta con cui supera due avversari. 
Fettolini 8 Sembra il classico nove: una fisicità che, coi dovuti paragoni, può ricordare Ibrahimovic. Ma questo non la rende il classico "animale" d'area di rigore, il bomber statico: un'inattesa ma prorompente abilità nel dribbling, che l'aiuta nello spaccare la difesa ospite. Ma il fiuto del gol, quello è tipico del bomber: inserimento perfetto, sul filo del fuorigioco, e pallone nel sacco (40’ st Sala sv).
Sessa 7.5 Il progetto è chiaro fin da subito: anche senza palla, è lei che detta ordine fra le biancazzurre. Lo fa nell'affollato centrocampo, ma lo ribadisce con le diagonali difensive che tanto aiutano il reparto arretrato di Malpede. Ma la sua qualità sembra brillare, con quella sventagliata precisa per Corti, che significa 2-0. 
Corti 8.5 Un'intesa, quella con Fettolini, perfetta: uno scambio di posizioni, uno scambio di passaggi, costante e continuato per tutto l'arco della gara. Lei libera la nove, il nueve libera lei. E con due perle, poi, questa semifinale la fa sua: un intervento volante, una gamba che si alza e butta il pallone in porta al momento giusto, e un tiro potente, centrale ma comunque imprendibile. Il pallone non riesce a portarselo a casa, ma il 6-0 passa inevitabilmente dai suoi piedi (28’ st Rocco sv).
All. Malpede 8.5 Che bel Como, aldilà del risultato: perché un 6-0 non basta a raccontare l'organizzazione, la precisione nei movimenti, di una squadra che impressiona anche i tifosi avversari. Si muovono insieme, sempre col tempo giusto, le sue ragazze: la risacca, quando c'è da difendere, la risalita, quando c'è da attaccare. Un'onda, un mare di impeto calcistico. C'è da fare attenzione, da non specchiarsi in questa bellezza, ma se queste sono le premesse...

SEDRIANO

Lissandron 6 Una serata difficile, in cui i gol subiti sono sei. Due incertezze - quella sul terzo e sul quarto gol - che macchiano una prestazione in cui sembra però trasmettere sicurezza. Con le uscite, nell'affollata area ospite, con quella parata a inizio ripresa su Corti che mantiene vive le speranze sedrianesi. 
Onyekwere 6 Interessante, il duello con Arrighi: una sfida basata su presupposti simili, che però portano allo stesso risultato. Le due giocatrici sembrano a tratti annullarsi, anche se, da questa equazione, rimane fuori Maltseva: le cavalcate della tre rompono l'equilibrio sull'out di destra del Sedriano. Il terzino fatica, ma la grinta rimane la stessa. 
Carciu 7 La più giovane fra le titolari della semifinale d'andata: 2010, ma non si direbbe. Perché la sicurezza che dà è quella di un difensore d'esperienza, perché i suoi interventi tengono spesso in piedi il Sedriano. Su Fettolini, che anticipa di testa, su Caprani, che mura in spaccata. Le premesse per la prossima stagione sono ottime. 
20’ st Antonazzo 6 Minuti finali concitati, difficili: un Sedriano che svuota la difesa e va a riempire l'attacco. Sfrutta tutta l'energia che ha, tutta la barra della stamina, per contenere le ripartenze biancazzurre. E nella battaglia rimane sempre. 
Bergamaschi 6.5 Un ruolo, quello di collante a centrocampo, a dir poco complesso: un movimento costante, quello fra attacco e difesa. Pressa i difensori avversari e ripiega, difende e riparte. E al momento giusto s'inserisce. Brava nel movimento, sfortunata al momento della conclusione: Cassina la mura e il risultato rimane così invariato. 
Miccolis 7.5 Una calma negli interventi, nel modo di giocare in difesa, quasi contagiosa. A cercare di contenere la furia di casa, lei c'è sempre. Su Arrighi, su cui rinviene allontanando la minaccia, sugli spioventi che giungono, pericolosi, nell'area ospite. Esce stremata, dopo aver tentato il tutto per tutto per tenere dritta la nave di Pennisi (36’ st Sommer sv).
Lepore 6.5 Stop, ripartenza. Ne abbiamo visti tanti nel corso della sua gara: recupero palla al limite dell'area e via, a cercare di risalire la china, a risalire la montagna verso la porta del Como. Con un'immediatezza che poteva far male, come accaduto a metà primo tempo. Costanza. 
Piccolo 6 Una Caprani difficile, pressoché impossibile, da contenere: è questo ciò che incontra sul suo lato di competenza. La insegue, spende ogni energia che ha in corpo per contenerla, ma il coefficiente di difficoltà oggi è altissimo. La garra, però, non è mai mancata. 
Morazzoni 6 Palloni? Pochissimi, su quella trequarti che spesso viene saltata alla ricerca degli attaccanti. E questo lo sa, lo capisce: per cui rientra, si abbassa alla ricerca del gioco, alla ricerca delle compagne. Anche lasciando il suo spazio alle altre, con l'idea di non uscire mai dalla partita. 
6’ st Brescia 6.5 Il Bulldozer di Sedriano, così la definiscono i tifosi ospiti: una fisicità e una grinta che entra in partita subito e cerca di spezzare il canovaccio che aveva ormai preso piede a Figino. Ottima quella lettura, quell'inserimento senza palla che però la sfera gliela consegna: peccato, il tiro si alza troppo. 
Faccendini 6.5 Sempre spalle alla porta, spesso lasciata sola a gestire la fase difensiva: un ruolo complesso, che però si carica sulle spalle. Un duello, quello con Iannella, che si protrae per tutta la gara. E, ogni volta che la palla arriva nei piedi, cerca di proteggerla, di farla sua, a costo di prendersi un fallo (36’ st Berra sv).
Fabemoli 6 Sacrificio, è anche questo che serve agli attaccanti, soprattutto in partite così, difficili, per la propria difesa. E così, cerca di rientrare, di aiutare le compagne del reparto più arretrato: a contenere l'avanzata di Maltseva, a supportare il lavoro di contenimento di Onyekwere (35’ st Vita sv).
Domenici 7 La giocatrice delle ripartenze: un ruolo di cui si prende carico a inizio partita e che si protrae per tutta la gara. Con quella gamba che tanto serve in questi casi, ma con quella sfortuna che, nella semifinale di andata, non l'ha portata a gol: chiusa da Cassina, in un duello cavalleresco che alla fine premia il portiere di casa.
All. Pennisi 6 Un risultato severo, che sembra allontanare ogni speranza di qualificazione. Ci sono ancora novanta minuti è vero, ma la salita sembra troppo ripida: un peccato, perché con quel gioco di rimessa stava comunque per far male al Como. L'avversario, stasera, era troppo in forma. 

ARBITRO

Cattaneo di Seregno 6.5 Un arbitraggio che dà adito a poche proteste: lascia giocare, forse un filo troppo, ma la partita rimane tutto sommato gradevole. Ottima la lettura in occasione del primo gol - c'è solo illusione di fuorigioco, ma Fettolini parte dietro - qualche dubbio in più in occasione del raddoppio di casa: dal VAR - un tifoso di casa che sta filmando la partita - Corti sembra avanti.

LE DICHIARAZIONI

Contento del risultato, ma prudente sul futuro Malpede, tecnico del Como«Sono molto contento di questa partita e, soprattutto, di come hanno approcciato le ragazze. Siamo state squadra. Abbiamo impiegato un po' di tempo per arrivare a questi risultati in termini tattici e di coesione: sono felice di come stanno andando le cose, se ripenso a settembre questa è tutt'altra squadra. Con la difesa a tre, stiamo lavorando bene: penso sia il sistema giusto per queste ragazze. Ora ci concentriamo sul ritorno. Siamo sul 6-0, è vero, ma non dobbiamo abbassare la guardia».

Un ottimo percorso, una battuta d'arresto contro una squadra forte secondo il sedrianese Pennisi: «Non ci aspettavamo nulla di diverso, ci abbiamo provato all'inizio: i primi gol ci hanno demoralizzato, ma bisogna fare i complimenti a loro. Noi siam soddisfatti di essere qui: è stata una stagione positiva, è un gruppo nuovo ed è cresciuto bene. A certi livelli ci manca un po' di esperienza: quando arrivi contro squadre del genere, non puoi far altro che far i complimenti e imparare».

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