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Under 17 Femminile

La Juve è in semifinale! Una coraggiosa Inter non basta, il pareggio della bomber trascina le bianconere

Il rigore di Farroni illude le nerazzurre, ma una scatenata Volpini riequilibra la sfida: i guantoni di un'incredibile Ferraro tengono in piedi l'1-1

Under 17 femminile Juventus ·

UNDER 17 FEMMINILE JUVENTUS · Viola Volpini, la bomber bianconera che ha trascinato la Juve in Semifinale

Inter e Juventus, il Derby d'Italia, il “superclassico all’italiana”: la storia di una rivalità profonda, la storia di una sfida dal fascino incredibile, di un dualismo che segna e caratterizza il nostro calcio. Che vale tanto, per il proprio orgoglio, ma che spesso significa tanto per i propri obiettivi, in ogni categoria. Un momento d'oro, quello che vivono le bianconere: con la Serie A in bacheca, con le medaglie del Campionato e della Coppa Primavera al collo. La possibilità di un "pigliatutto" calcistico, messa in crisi da un Biscione gagliardo. Fedele a se stesso - nessuna delle 2008 in forza alla Primavera è stata richiamata fra le Allieve - e arrembante: ma soprattutto, per dieci minuti, avanti. Perché il rigore di Farroni illude le padrone di casa, alimenta il sogno semifinale. Ma, allo scoccare del ventunesimo, la regina di questa fase nazionale, l'attaccante da sette gol in due partite, rimette ogni cosa al suo posto: Volpini segna, la Juve pareggia, prova anche a vincerla, trascinata da Bianchi e Copelli, ma ostacolata da Ferraro, che tiene i discorsi aperti. Il triplice fischio li chiude: la Juve è in semifinale

FARRONI APRE, VOLPINI RIPRENDE

Sono passati trecentoquarantanove giorni dal quel 2-1 firmato Sasso e Giudici, da quella finale che consegnò lo scudetto all’Inter dopo sei lunghi anni. Un traguardo storico, un risultato che la Juventus ha saputo però ribaltare: in Primavera, dove Flis e Ferraresi hanno consegnato il Titolo alle bianconere. E nelle Allieve, dove il verdetto è chiaro: due vittorie della Vecchia Signora, sette gol segnati, due soli subiti. Un anno fa ci si giocava la corona, oggi ci si gioca il passaggio del turno: i precedenti di quest’anno dicono Juve, la storia recente dice Inter. Ma sarà il campo a parlare.

Minuti iniziali di studio, di reciproco rispetto: disegni tattici diversi, quelli di Marelli e Scarcella, che però sembrano in questa fase annullarsi a vicenda. Reciproca densità nell’area mediana del campo, una filosofia simile che porta però a un risultato: pochi spazi, poco campo da attaccare. Palloni sporchi, tanti, che Volpini e Palmeri cercano di gestire. E poi un lampo, una giocata delle nerazzurre in verticale, un tocco di mano in area bianconera, visto e segnalato dal direttore di gara. È il piattone di Farroni, è il destro del centrale di casa che porta in vantaggio il Biscione. Un vantaggio che sembra consolidare dieci minuti in cui Casiraghi e compagne avevano trovato pressione, ritmo, e pur in una partita bloccata; insomma, sembravano partite meglio. E, d’altra parte, uno svantaggio che sembra ridar forza alle vicecampionesse d’Italia, che si ritrovano: il piazzato di Grigolo, il palo, seppur esterno, di Bertero, e soprattutto, il killer instinct di Volpini. La manita contro l’Hellas l’ha presentata - nel caso ce ne fosse stato bisogno - alle milanesi, il gol del pareggio ne ha ribadito l’istinto da bomber. Filtrante di Oddina a centro area e inserimento della nueve, che riporta tutto in parità.

1-1 che diventa missiva, si fa grido e dimostrazione di ciò che poi racconta il rettangolo verde di via Sbarbaro. Un ritorno all’inizio, un back to beginning che riporta la girandola della partita al punto zero. Equilibrio, di nuovo. Ma, anche e soprattutto, i guantoni di Ferraro. Out opposto, azione fotocopia, rispetto a quella che aveva portato al pari bianconero: una differenza, una fondamentale differenza. Un intervento alla disperata su Volpini, un muro eretto davanti alla nove che lascia ancora tutto un discussione. E dall'altra parte, una gigantesca Giolo: decisiva su Corti, precisa sulla undici, che ferma in area con un intervento rischioso ma perfetto. Al duplice fischio il draw regge e le bianconere sorridono: finisse così, significherebbe semifinale.

FERRARO UN MURO, MA LA JUVE PASSA

Un'iniziale furia, uno stacco - quasi - perfetto, al semaforo verde della ripresa, quello delle bianconere: una pressione immediata, impersonata dalla punizione di Oddina, impreziosita dal tentativo di Volpini, tenuta a bada dai guantoni di Ferraro, che comandano, metaforicamente, una risalita nerazzurra, lenta e costante che Corti rischia di trasportare anche sul punteggio. Con un pressing asfissiante, che mette in difficoltà Giolo, costretta a un intervento al limite - forse anche oltre - con un velenoso destro, "salvificamente" deviato sul fondo. Ma le ragazze di Marelli si stanno ritrovando, pur in un punteggio che, chiaramente, non può che favorire le piemontesi; bloccate, per ora, proprio dal portiere di casa. Decisivo su Grigolo, glaciale e ipnotizzante su Bianchi, messa davanti all'estremo difensore avversario dal filtrante perfetto della neoentrata Copelli. Ma l’1-1 è in crisi.

Un brivido, che corre lungo la schiena delle bianconere: al cross di Corti che, scappata alla difesa ospite, aspetta e cerca l’inserimento di Di Summa. Un secondo di ritardo, quello con cui l’esterno di casa arriva all’appuntamento col pallone. La sfera sfila, ma la partita sembra, grazie anche alla girandola di cambi che, ovviamente e necessariamente, è iniziata, vivere un ultimo sussulto, un ultimo assalto. La Juve per reggere, l’Inter per provarci. E, ancora una volta, i guantoni di Ferraro a tenere ogni discorso aperto. Con le nerazzurre sbilanciatissime, è proprio l’estremo difensore a salvare su Copelli, liberata dall'imbucata di Bianchi, che restituisce così il favore alla compagna. Ma non basta: la Juve, anche in dieci, regge. L’uscita di Mallardi chiude. La Vecchia Signora è in semifinale.

IL TABELLINO

Inter-Juventus 1-1
RETI (1-0, 1-1): 11' rig. Farroni (I), 21' Volpini (J).
INTER (3-5-2): Ferraro 9, Casiraghi 7, Matteoni 6.5 (34' st Saragoni 6), Farroni 7.5, Occhipinti 7 (22' st Di Summa 6.5), Crippa 6.5 (37' st Brambilla sv), Petrillo 7 (17' st Clericetti 6), Ascone 6.5 (29' st Artesani 6), Palmeri 7 (28' st Bersani 6), Ciurleo 6, Corti 6.5. A disp. Santambrogio, Colantuono, Dall'Ava. All. Marelli 6.5. Dir. Ferraiuolo.
JUVENTUS (4-3-1-2): Mallardi 7, Bertero 6.5 (15' st Marinotto 6.5), D'Ettorre 6.5, Messa 6.5, Giolo 7, Enriconi 7, Oddina 7.5, Piermarini 7 (42' st Formato sv), Volpini 8, Grigolo 7 (20' st Copelli 7), Bianchi 7 (42' st Campi sv). A disp. Morando, Rosso, Garbin, Lauriola, Del Piero. All. Scarcella 7.5. Dir. Giurato.
ARBITRO: Fiorellino di Abbiategrasso 6.5.
ESPULSA: 49' st Messa (J).
AMMONITI: Ascone (I), Ciurleo (I), Clericetti (I), Messa (J), Volpini (J), Bianchi (J).

LE PAGELLE 

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