Under 17 Femminile
14 Giugno 2025
UNDER 17 FEMMINILE: Anna Messa e Valentina Clericetti
Novanta minuti che condensano un anno di lavoro e di sforzi. Non c'è posto per entrambe tra le prime quattro d'Italia perché Juve e Inter sono nello stesso girone eliminatorio, e in semifinale ci va soltanto una. Le nerazzurre danno tutto quello che hanno, la testa resta alta nella sconfitta, anzi, nel pareggio. Questa Juve però ha più esperienza, più forza, più soluzioni, ed è giusto - in virtù di quanto ha raccontato il campo - che a giocarsi la semifinale ci vadano le ragazze di Scarcella.
INTER
Ferraro 9 La migliore in campo, senza alcun dubbio. Almeno tre i miracoli: su Volpini, su Copelli, su Bianchi. Diversi gli interventi decisivi. Reattività ma anche carattere. È lei la prima a sgolarsi, a disperarsi, a incitare le compagne nella partita più importante della stagione. Il fatto stesso che il portiere sia stato l'MVP, tuttavia, racconta di quanto questo pari possa essere stretto per la Juventus.
Casiraghi 7 Braccetto di sinistra accanto a Farroni e Occhipinti. Ma nel suo dna ci sono anche le caratteristiche del tornante, perciò quando c'è da sganciasi ci prova. Fronteggia Volpini, affronta Oddina, prova ad acciuffare Bianchi con la fierezza dei numeri uno. Tantissime cose buone per il capitano nerazzurro, nonché uno dei profili calcisticamente più maturi della rosa.
Matteoni 6.5 Generosa come sempre, preziosa nella doppia fase che il ruolo di quinta a destra le richiede. Entra sul principio dell'azione che porta al rigore, poi corre, si sfianca avanti e indietro, trovando in D'Ettorre una bella rivale, ma perdendo alla lunga qualcosa in termini di efficacia e di lucidità.
34' st Saragoni 6 Cambio ruolo su ruolo ma con maggior attitudine offensiva rispetto a Matteoni. Dieci minuti più recupero sono pochi però per cambiare una partita così. Specie sei una classe 2010 (di grande prospetto). Rischia anche qualcosina per un tocco di gomito in area di rigore.
Farroni 7.5 Letture da grande difensore, piedi e visione della centrocampista che - scommettiamo - ancora vive in lei. Paga in termini di centimetri sulla titanica Volpini, ma riesce spesso a gestirla e ad arginarla. Il rigore è imprendibile anche per Mallardi. Soltanto nell'ultima parte di gara, dall'ingresso di Copelli, la difesa dell'Inter comincia a vedere qualche crepa irreparabile.
Occhipinti 7 Studentessa d'eccezione in anticipo sugli esami del corso. Gioca con maturità e saggezza che fanno trascurare quel 2010 sulla carta d'identità, anche se deve rinunciare a quella spavalderia mostrata tante volte con l'Under 15. Aggancia Grigolo e non la molla mai; il futuro è tutto davanti a lei.
22' st Di Summa 6.5 Entra per Occhipinti ma di fatto dà il cambio a Petrillo. Davanti alla fresca Marinotto aggiunge energia e slancio a un'Inter che comincia a non averne più. In spaccata arriva leggermente in ritardo su un bell'invito di Corti.
Crippa 6.5 Un primo tempo incatenato a giocate basilari, in cui soffre - come le compagne - la più esperta mediana bianconera e il brio di Bianchi. Cresce in maniera netta nella ripresa, prendendo coraggio e regalando qualche intuizione illuminante come quel lancio perfetto che Corti non riesce ad agganciare nel cuore dell'area. (37' st Brambilla sv)
Petrillo 7 Gioca da quinta di centrocampo, alla Dimarco, lei che è di fatto un'attaccante. In ripiegamento e in sacrificio è straordinaria, incarnando lo spirito più battagliero della squadra. Fa vedere buone cose anche palla al piede, anche se il lavoro a tutta fascia le toglie tantissime energie. Comunque tra le migliori.
17' st Clericetti 6 Mezz'ora coraggiosa non semplice contro una Juve in sicurezza e "buffata" dall'ingresso di Copelli.
Ascone 6.5 Anche lei 2010 come Occhipinti, anche lei una giocatrice che ha tutto per diventare un punto di riferimento. Il gap di esperienza in mezzo al campo però, soprattutto nella zona di campo di Piermarini, si sente. Lei però fa valere bene il fisico, e nel primo tempo trova una grande verticalizzazione per Corti.
29' st Artesani 6 Marelli prova la carta "regista" per l'ultimo quarto d'ora. Entra subito in partita, si incarica di qualche piazzato interessante.
Palmeri 7 Combina alla grande con Corti, si infila in area e propizia il calcio di rigore di Farroni che sblocca la partita dopo appena dieci minuti. Non arrivano altri squilli o acuti dalle parti di Mallardi, ma è molto brava a fare tutto il lavoro "sporco" che si richiede a un centravanti, usando bene il fisico e liberando molti spazi per la compagna di reparto.
28' st Bersani 6 Pochi minuti in cui, anche per merito della difesa bianconera, si trova spesso a gestire palloni troppo lontani dalla porta. Ma lei è la vipera, una da ultimo morso che dà il meglio negli ultimi sedici metri.
Ciurleo 6 Restiamo convinti che Elisa Ciurleo sia la giocatrice con il maggior potenziale della rosa, ma questa volta non è riuscita a farlo vedere. Avvio incoraggiante, poi viene "inghiottita" dalla partita per tutta la parte centrale dell'incontro, e anche quando riemerge non riesce comunque a lasciare segni all'altezza del suo talento. Rimediando anche un giallo nel finale.
Corti 6.5 Gara di luci e ombre per Lucrezia. Partecipa attivamente all'azione del rigore, Giolo la ferma per due volte con delle scivolate millimetriche, e quando riesce ad andarle via in pressione, l'arbitro non le fischia un fallo che pare netto. Tanti, però, anche i palloni e le situazioni gestite non al meglio per una giocatrice come lei.
All. Marelli 6.5 L'approccio alla partita, contro una Juve sulla carta più pronta, è da applausi, e il vantaggio meritato. Da lì in poi, però, complice anche la maggior pressione bianconera, la squadra viene risucchiata in una dispendiosa partita difensiva, riaccesa solo da qualche fiammata estemporanea. Poteva osare qualcosa in più nel finale? Forse, ma pur cercando di mantenere una bilanciamento tattico solo due miracoli di Ferraro hanno impedito di capitolare. La sensazione che resta è quella di una squadra che - senza rinforzi dalla Primavera - ha raggiunto il suo limite, e non è riuscita a superarlo con un'impresa.
JUVENTUS
Mallardi 7 La sensazione di forza e sicurezza che sprigiona soltanto a guardarla è qualcosa che impressiona sempre. Tolto il rigore di Farroni che non riesce a "battezzare", resta una partita di gestione in cui tenere sempre acceso il radar, anche quando la situazione sembra più tranquilla. La sua classe serve nel finale. La Juve controlla ma il risultato non è al sicuro, e sulle mischie finali, quando non c'è margine d'errore, ricorda a tutti chi comanda in area piccola.
Bertero 6.5 Come tutta la Juve dà un po' l'idea di giocare gestendo e parzializzando la manopola del gas. Ma ciò che pare un gioco "al risparmio" è più probabilmente una gestione matura dei momenti e dell'avversario. Petrillo fa un grande lavoro ma lei è troppo esperta per soffrire davvero.
15' st Marinotto 6.5 Porta avanti la missione dimostrandosi un cambio all'altezza nel ruolo di terzina.
D'Ettorre 6.5 Discorso simile a quello di Bertero sull'altra fascia, per una giocatrice altamente affidabile che sbaglia quasi niente. Più abbottonata della compagna nell'interpretazione del ruolo, copre sempre le spalle a Oddina con diligenza, senza mai andare in realmente in difficoltà.
Messa 6.5 A un certo punto mette giù un pallone alto con uno stop da trequartista d'alta scuola. Il capitano colpisce sempre per la personalità, per lo spessore calcistico, per la mentalità vincente. La sua gara si incastra bene con quella di Giolo ma non è esente da qualche errore, e il giallo finale per la trattenuta su Bersani, che le vale il rosso, è una macchia che la priverà della semifinale.
Giolo 7 Centrale statuario che abbina a una grande forza fisica anche una precisione chirugica negli interventi. Almeno due chiusure perfette in scivolata che arrivano a un centimetro dal possibile calcio di rigore, ma che in realtà sono cristalline. La sua sicurezza però la "tradisce" quando Corti le ruba palla in pressione, costringendola a rimediare in maniera probabilmente fallosa.
Enriconi 7 Si vede meno di altre, si sente tantissimo nell'economia di squadra. Come il basso di una band, non ti accorgi a volte che c'è, ma se lo togli la musica non è più la stessa. Tra le giocatrici di caratura superiore che innalzano il livello della squadra rendendolo difficilmente gestibile per l'Inter. Sua l'intuizione che smarca Oddina per l'assist vincente a Volpini.
Oddina 7.5 Prestazione giocata su ritmi importanti in cui non perde occasione per mettere in mostra la qualità del suo sinistro. Tutti i suoi i piazzati: morbidi, tesi, a giro; un'arma in più sempre pronta a far male. Il bonus vero che alza il voto, però, è il pallone che mette in mezzo per il gol decisivo della compagna.
Piermarini 7 Gioca e lavora un'infinità di palloni, sempre in maniera diversa e variamente utile. Non è protagonista degli "highlights" dell'incontro, ma la grandezza della sua partita va ben oltre le note sul taccuino. Come Enriconi, Bianchi o Copelli è giocatrice di lusso per questa categoria. (42' st Formato sv)
Volpini 8 Tutte le caratteristiche del centravanti perfetto. Regala due zampate da tigre a strisce bianconere: una vale il gol, l'altra è sventata da Ferraro con una partita assolutamente surreale. Atleticamente è devastante, un incubo da tenere a bada per ogni difensore. Il volto di copertina per una Juve che approda in semifinale con tutta l'intenzione di aggiungere un'altra gemma a questa incredibile stagione del club.
Grigolo 7 Danza sul pallone con la solita eleganza, lavorando con fantasia e grazia ogni pallone, come in occasione dell'assist perfetto servito a Volpini nel primo tempo. Al suo repertorio manca forse solo un pizzico di esplosività in più, ma forse è proprio quel suo incedere vellutato a dare forma alla sua classe, rendendola giocatrice di spessore nazionale, oltre che molto spesso decisiva.
20' st Copelli 7 Al primo pallone toccato dal suo ingresso mette Bianchi sola davanti al portiere. Giocatrice toltalmente "buggata" per questa categoria, che pure anagraficamente le appartiene. Lusso calcistico, non si può non amare una giocatrice genere.
Bianchi 7 Chiedi a ChatGpt di immaginare una gazzella che gioca a calcio con in mano un fioretto da scherma, e lui genererà la foto di Giorgia Bianchi. Nella sua posizione di trequartista alle spalle di Volpini e Grigolo trova sempre il modo di regalare bollicine. Neanche i contrasti più duri la fermano. L'unica nota stonata è quel gol sbagliato davanti alla porta su assist di Copelli. (42' st Campi sv)
All. Scarcella 7.5 Qualificazione sacrosanta seppur ottenuta soltanto per differenza reti nei confronti dell'Inter. Squadra fortissima che non ha dato neanche l'idea di doversi dannare eccessivamente per arrivare all'obiettivo. Ma se dobbiamo trovare il pelo nell'uovo, forse, questo sta proprio qui. Dal vantaggio di Farroni al pareggio di Volpini si è vista una Juve che ha alzato i giri e aggredito davvero. Da lì in poi, un'altra Juve che ha controllato (bene) dando a volte l'idea di amministrare un risultato rimasto comunque sempre aperto. Vero anche che se Bianchi o Copelli mettevano dentro almeno uno di quei palloni i conti di facevano molto prima.