Serie C Femminile
16 Giugno 2025
Elena Tagliabue (foto Ravezzani)
Un mese turbolento, quello che ha scosso gli ambienti del Breda: un "terremoto" iniziato con le dimissioni di Elena Tagliabue e alimentato dalla protesta delle calciatrici a Formello. Prove di dialogo, quelle della società biancazzurra, che ha sempre ribadito il proprio impegno nel movimento. E, pochi giorni fa, ha ridefinito il proprio asset, ponendo alla guida del femminile Matteo Simari. Questione che si arricchisce ora di commenti diretti, quelli della stessa Elena Tagliabue: «In questi ultimi dieci mesi ho dovuto subire comportamenti non piacevoli da parte di persone che ancora oggi ritengono che il gioco del calcio sia solo per i maschi, e quindi il settore femminile veniva considerato “un fastidio“; in più, non avevo avuto da parte della società le garanzie di poter lavorare al meglio sotto tanti aspetti». Una presa di posizione forte che sottolinea quell’elemento di presunta disparità, poi denunciato anche dalle atlete in campo, tra i motivi principali della frattura.
Sul campo i risultati sono stati più che positivi (la squadra è arrivata a un passo dalla Serie B), ma l'aria, negli ambienti della Pro, si era fatta ormai pesante: e così, dopo aver lasciato il club di Sesto San Giovanni, la Tagliabue aveva paventato l'idea di abbandonare il mondo del calcio, in quello che sarebbe stato un punto di svolta per tutto il movimento: «Dopo le mie dimissioni avevo deciso di uscire completamente dal mondo del calcio femminile: la delusione era tanta, e volevo lasciare spazio ai giovani. Ma poi le ragazze della prima squadra - un gruppo meraviglioso - mi hanno convinta a continuare: perché è vero che c'è ancora bisogno di qualcuno che abbia la passione necessaria per mettersi in trincea e lottare per i loro diritti e per le pari opportunità». E così, la Tagliabue resta a combattere, anche se rimane da capire sotto quale egida. «Sono stata contattata da numerose società, professioniste e dilettanti, e le ringrazio tutte per la stima. Alla fine, la mia scelta cadrà su un club dove il settore femminile è ritenuto un valore aggiunto, non un semplice modo per incassare le quote d'iscrizione. Solo in un contesto del genere riuscirò a lavorare con passione e cuore!», conclude Elena Tagliabue. Una possibilità concreta è stata il Sedriano, piazza dai requisiti concordi coi desiderata della Tagliabue in quanto a categoria di appartenenza e struttura societaria. Contatti avviati, ma la scorsa settimana la trattativa è poi tramontata.