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Under 15 Femminile

Pronta per l'Inter la miglior giocatrice delle finali lombarde

Gol, assist e grandi prestazioni con la maglia della Rhodense campione: Alessia Nuzzi sta per aggregarsi alle nerazzurre

Alessia Nuzzi

UNDER 15 FEMMINILE: Alessia Nuzzi

«Ogni volta che la vediamo in azione fa cose più incredibili di quella precedente», così fu definita una delle centrocampiste di Terranova dopo quello spumeggiante quarto di finale con l'Atalanta. Alla fine di quella stagione, però, Alessia Nuzzi decise di lasciare gli ambienti della Pro Sesto e di seguire colui che la osservò e, per primo, la segnalò alla Rhodense: Luciano "Lucio" Oliverio, quello che sarebbe stato - seppur per poco - il suo tecnico. Non per un precoce addio né della giocatrice, né dell'allenatore, quanto per le doti atletiche e tecniche della centrocampista: un passo, quello nelle Allieve, pressoché immediato e decisivo, per la stagione delle arancionere e per la crescita della 2010, arrivata alla convocazione nella Selezione Longobarda, ma, anche e soprattutto, arrivata, adesso, a vestire la casacca dell'Inter.

ALLA CLARENCE SEEDORF

Ma facciamo un passo indietro, torniamo alla torrida estate del 2024: l'Inter ha appena ottenuto il suo 20esimo scudetto e sulle radio di tutta Italia suona Coca Zero dei Pinguini Tattici Nucleari. E a Rho sbarca Alessia Nuzzi. 2010 umile, che, pur reduce da un percorso importante - con la sua Pro Sesto che, rimontando il risultato con l'Atalanta, si era assicurata un posto fra le migliori quattro d'Italia - mette subito al centro il desiderio d'imparare, fra le Giovanissime, ma soprattutto fra le Allieve. Perché è nel gruppo delle 2008 di Fornari che la stella venuta da Sesto San Giovanni ricomincia a splendere, nel 4-3-3 del tecnico arancionero che esalta le sue doti da mezz'ala. Lo stereotipo del centrocampista energico, "tosto", che non sembra veloce, ma che col pallone fra i piedi appare imprendibile. E per lei, milanista nel midollo, questo giocatore non può che essere Clarence Seedorf.

Il Professore - come lo soprannominava Silvio Berlusconi - era il modello per eccellenza di questo tipo di far calcio, di esser calcio: un po' ovunque nel campo, capace di leggere ogni momento della partita, fra attacco e difesa. Fra il supporto a Maldini e Nesta dato in quel Bayern Monaco - Milan, e quel capolavoro con cui chiuse il derby del lontano febbraio 2004. Alessia incarna - con le dovute precauzioni - questo binomio: fra mediano e trequartista, fra gol e salvataggi. Esemplificati, superbamente, nella semifinale di ritorno col Brescia: dal salvataggio su Klimoska, in un secondo tempo che, grazie all'intervento della venti, finisce sullo 0-0. Al gol, sul grande invito di Adorno, che nella terza frazione apre la cavalcata della Rhodense.

Riportando, fra le Giovanissime, quello che aveva appreso fra le compagne più grandi. Perchè l'ex Pro Sesto si è approcciata negli ambienti di Rho con estrema umiltà, con voglia di imparare dalle più grandi e, soprattutto, di giocare. Una dedizione al lavoro difficile da contenere, persino quando i problemi fisici l'avrebbero costretta al riposo: perché, anche con una caviglia gonfia, tanto da rendere difficile l'utilizzo degli scarpini, Alessia voleva entrare in campo. La Cazzimma, però, a Nuzzi non l'ha insegnata nessuno: un tratto recondito, originario, della centrocampista, che in finale ha fatto la differenza: con quella gestione del centrocampo sempre perfetta, con quegli strappi difficili da contenere. E ora, viene il bello. Perché il futuro, sembra essere a tinte nerazzurre. 

CONTESA, MA ALLA FINE SARÀ INTER

E come le più brillanti stelle del firmamento sono anche le più visibili, così è stato per Alessia Nuzzi, che fin dai primi palloni giocati a Rho ha attirato lo sguardo delle due regine di Milano: Inter e Milan. Un percorso lungo, in cui l'arancionera ha avuto modo di provare sia coi nerazzurri sia con le rossonere. Ma, alla fine, è stato il Biscione ad aver la meglio. Un passaggio che ancora non è stato formalizzato - per questioni meramente formali - ma la sicurezza che l'anno prossimo la centrocampista di Via Pirandello si trasferirà al Konami Center di Via Sbarbaro. E lì, sarà interessante capire le dinamiche: in un centrocampo governato da Beatrice Ascone, Alessia potrebbe essere la compagna di reparto più adatta. Perché le doti tecniche delle due giocatrici paiono completarsi: l'esplosività della prima, la gestione della seconda. E, se la immaginiamo nel 3-5-2 con cui Marelli ha affrontato le ultime partite della stagione, la completezza del reparto sembra essere garantita. Ma sarà la tournèe in America - a cui Alessia è già aggregata - a dare le prime informazioni. 

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