Under 19 Femminile
24 Giugno 2025
Azzurra Gallo (Foto FIGC)
Con l’in bocca a lupo di Gigi Buffon, con gli incoraggiamenti di Laura Giuliani, di Elena Linari, Cecilia Salvai e Martina Rosucci, l’Italia Under 19 di Matteucci arriva all’appuntamento con la storia. Il pareggio con la Polonia nel girone ha raccontato di una squadra presente e viva; la vittoria sulla Svezia ha lanciato il gruppo, e la gagliarda prestazione con la Francia ha consolidato il gruppo azzurro sulla strada della semifinale con la Spagna. Un risultato che già così vale la qualificazione al prossimo Mondiale. Non è arrivata l'impresa, perché dopo una battaglia di 120 minuti le Furie Rosse riescono ad avere la meglio su una Nazionale che si è comunque dimostrata pienamente all'altezza del palcoscenico. Dopo aver tenuto bene per tutta la gara infatti, e avendo anche punto in avanti in qualche circostanza, l'Italia capitola sul gol di Dorado (importantissimo il contributo delle sostituzioni per Lerga) uscendo dal torneo con tanta delusione, ma anche tanta consapevolezza e speranza verso il futuro.
Emozioni che arrivano subito, perché appena al terzo minuto il calcio d’angolo di Marta Zamboni carambola sul palo spaventando le spagnole. Pressing alto e aggressione dell’Italia in avvio. Aggressione e riaggressione immediata, ogni qualvolta le avversarie provano a imbastire le loro proverbiali trame. La gara arriva così al quarto d’ora in perfetto equilibrio, con le squadre che si studiano alla ricerca di potenziali punti deboli. Spagna che si accende al minuto 17, quando Pau avvia la serpentina dalla parte di Consolini, cerca lo spazio per il tiro ma trova la pronta risposta di Mustafic. Ed è 1-1 sul piano delle occasioni da gol. Chance che tuttavia distende i nervi spagnoli, con le ragazze di Lerga che attorno al 20’ cominciano a piantare più bandierine nella metà campo azzurra, pur senza riuscire mai davvero a sfondare.
Azzurre che hanno in Lombardi una delle sue migliori interpreti, e proprio da una discesa della fiorentina il pallone arriva a Zamboni, che scarica un destro potente non lontanissimo dalla porta. Della serie: furie rosse a comandare maggiormente il gioco, Italia concentrata e pronta a colpire con direttrici più verticali. Come il pallone che al 35' arriva lungo sulla corsa di Ferraresi, con la juventina che strozza però il tiro, concludendo in maniera forse un po' frettolosa. Si arriva così alla fine del primo tempo. La Spagna ha capito che di spazi ce ne sono pochi, di palloni per Marisa nessuno (che partita del due centrale Gallo-Cocino), ma sopratutto che per aver ragione di un'Italia compatta e risoluta serve qualcosa di fuori dall'ordinario.
Proprio in questo senso arriva una doppia sostituzione per la Spagna all'inizio del secondo tempo: Agote per Segura e Libran per Gomez, mentre le azzurre si ripresentano in campo con le stesse 11. Proprio Agote taglia subito il campo dalla sua posizione di destra; tracciante pericoloso su cui Pau arriva in ritardo di un attimo. La risposta dell'Italia però è immediata e dello stesso tenore di pericolosità potenziale. Palla improvvisa in profondità per Zamboni che costringe Laia all'uscita precipitosa per sventare il pericolo. Gara viva, più di prima: ancora Pau a scagliare un destro rasoterra che impegna Mustafic, prima che ancora Zamboni si confermi la più pericolosa, sollecitando il portiere spagnolo alla grande risposta. L'Italia c'è eccome, gioca da Italia attingendo al miglior dna azzurro, e ci crede. Dopo il decimo minuto la Spagna cambia un'altra pedina in mezzo al campo (Dorado per Arques) e c'è il primo cambio anche per Matteucci con Ventriglia per Ferraresi, ruolo su ruolo. Ubriacante la percussione di Aguirrezabala che guadagna il fondo e mette dentro per Agote un attimo dopo, ma ancora una volta la morsa della difesa italiana soffoca il pericolo.
Dopo l'avvio scoppiettante la partita si stabilizza, le iberiche iniziano ad affidarsi anche al lancio lungo per diversificare le opzioni offensive in cerca qualcosa di efficace; dall'altra parte arriva il momento di Manuela Sciabica al 24', che entra al posto di Zamboni. Agote e Pau si confermano tra le più velenose tra le furie rosse, che negli ultimi 20 minuti provano a riprendere in mano le redini. Cresce anche Serrajordi nel finale, la pressione si intensifica, arrivano un girata in area e un paio di mischie pericolose, ma l'Italia tiene senza mai inginocchiarsi. E anche quando la conclusione di Cerrato arriva da una mattonella pericolosa su assist di Agote, ci pensa una concentratissima Mustafic a sventare. Al 90', quindi, il punteggio è ancora bloccato sullo 0-0, e per decidere chi andrà in finale serviranno i tempi supplementari.
Un giallo di Lombardi in avvio di overtime. Un cartellino ben speso sul momento, ma che costa caro, perché sulla punizione di Libran c'è la spizzata in area che libera Dorado in posizione di colpire, e di segnare un gol pesantissimo. Cambia tutto, e deve cambiare qualcosa nell'impostazione azzurra perché adesso la Spagna ha buon gioco a nascondere il pallone e a guadagnare secondi preziosi. Nascondere, e provare a colpire: con l'Italia che deve necessariamente sbilanciarsi Pau va nozze negli spazi, costringendo Mustafic al miracolo al minuto 100. Tosello per Consolini all'inizio del secondo tempo supplementare. Tocca provare qualcosa e Matteucci si affida alla propositiva esterna della Juventus. Il piglio e la voglia di provarci ci sono, ma l'ostacolo - a questo punto, e dopo aver speso così tanto - sembra proibitivo da scalare. E al termine di altri 15 minuti di gestione la Spagna mette il punto su una qualificazione sudata, ma complessivamente meritata, con il sigillo del 2-0 di Agote.
Spagna-Italia 2-0
RETI: 2' pts Dorado (S), 13' sts Agote (S).
SPAGNA: Laia, Amaya, Gomez (1' st Libran), Marisa (21' st Cerrato), Camara, Arques (13' st Dorado), Serrajordi (10' sts Gurtubay), Moreno (32' st Noemi), Pau, Segura (1' st Agote), Aguirrezabala. A disp. Arrula, Barrera, Galvez. All. Lerga.
ITALIA: Mustafic, Consolini (1' sts Tosello), Cocino, Gallo, Cherubini Maya, Fadda (39' st Perselli), Ferraresi (13' st Ventriglia), Pellegrino Cimò (39' st Girotto), Lombardi, Cherubini Martina (6' sts Tironi), Zamboni (24' st Sciabica). A disp. Belli, Pizzuti, Bertora. All. Matteucci.
ARBITRO: Vuorio (Fin).
ASSISTENTI: Bizderi (Hun) e Nigulis (EST).
AMMONITE: Marisa (S), Lombardi (I), Amaya (S).