Under 15 Femminile
26 Giugno 2025
UNDER 15 FEMMINILE: La gioia delle rossonere campionesse d'Italia
E così ne è arrivato un altro. Dopo Cesena, Senigallia e Firenze, in casa rossonera il mantra è "mai meno di così". Mai meno di uno Scudetto all'anno. Il secondo in categoria Under 15 dopo quello vinto da Tomaselli e compagne contro l'Inter, ancora più emozionante - forse - perché arrivato al termine di una partita di grande sacrificio e applicazione, e anche perché queste ragazze sono solo poche settimana che giocano "ufficialmente" a undici. Tempo di festeggiare allora, tempo di godersela preparandosi a fare il tifo per le Under 17 che il 30 giugno sfideranno la Roma. Ma prima è tempo di rivivere tutte le singole prestazioni della finale contro la Juventus.
Salvalaggio 9 Scende in un millisecondo su Rulfin con la prima paratona al minuto 7. Poi vola plastica sul destro di Oliva, con un guizzo da figurine. Nel secondo tempo anche il palo le strizza l’occhio in una stagione che l'ha vista tante volte protagonista. Bucata soltanto in pieno recupero, mantiene però la massima lucidità avventandosi e facendo suo un pallone che a quel punto è una sfera di fuoco.
Colombo 8.5 Coraggiosa discesa a metà di un primo tempo in cui al Milan serve anche un po' di spinta da dietro. Tiene un occhio su Colomba, e l'altro sempre proiettato in avanti per capire cosa serve in quel momento. Cresce di elettricità nella seconda frazione quando la pressione della Juve si fa più forte. Mostra tutto il suo carattere nel terzo tenendo sempre una soglia di attenzione elevatissima.
Bestetti 9.5 Mantiene sempre il sangue freddo anche anche momenti di maggior pressione, diventando un faro sempre più luminoso per tutta la squadra nel corso della partita. Limita in molte occasioni Rulfin. Interviene su chiunque in chiusura, in anticipo, senza mai scomporsi o dare l'idea di arrivare al limite dell'errore. Conquista il primo Scudetto della sua vita, il secondo in tre anni per il Milan. Continua Da Sorelli, a Pomati, a Bestetti, la grande tradizione di difensori rossoneri.
Magrini 8 Perde nelle prime fasi una bruttissima palla sull’attacco di Battocchio, Pozzo è un brutto cliente ma riesce anche a fare cose apprezzabili. Nella ripresa si lascia andare a un leziosismo di troppo, poi chiude in mezzo all’area sulla punizione seguente facendosi perdonare. Alti e bassi nella sua partita, ma il meglio lo tiene per la fine, quando controlla e incanala l'adrenalina di una partita in cui riesce a calarsi progressivamente.
27’ tt La Rocca sv Errore sulla rete della Juve, ma era entrata da pochi istanti a in una finale Scudetto. Si riscatta poco più tardi spazzando bene un pallone pericolosissimo.
Schense 7.5 Sacchi sceglie ancora lei da titolare sulla fascia destra, e Allegra risponde con una prova concreta in cui entra in duello con Colomba, con Oliva e anche con Brunero. Ancora una volta si dimostra estremamente regolare, pronta, e confermarsi anche contro un’avversaria del genere significa essere una giocatrice ben più che “normale”. Nel primo tempo pesca Carco con un pallone molto interessante, poi entra in modalità computer sbagliando pochissimo, e preparando il campo per l'ingresso di Marti.
1’ tt Marti 7.5 Fa valere il suo slancio e la sua iniziativa. Non lascia segni indelebili sul tabellino ma le frequenze con lei sono più alte, e in quella fase della partita serviva dimostrare alla Juve che non poteva prendersi troppe licenze su quella fascia, perché la gazzella Marti era sempre in agguato.
Elshamy 8.5 Rincorre, chiude e interviene da mediano consumato andando anche a tamponare sull’errore di Magrini. Ma trova anche la lucidità per disegnare qualche apertura interessante. Grandiosa su quel pallone che recupera e serve in profondità per Ferranti sul gol. Il pallone era lungo, è vero, e decisivo è stato l'errore di Avolio, ma l'intuizione della Faraona non passa in secondo piano. Provvidenziale Sara anche quando spazza dopo il palo colpito dalla Juve. Una prestazione da Jolly, una gioia immensa per uno dei più grandi talenti del settore giovanile rossonero.
19’ st Cappello 8 La solita belvazza che azzanna tutto quello che le passa vicino. Ciò che rende Cappello una giocatrice speciale, però, è che oltre a una grande forza fisica possiede anche una notevole visione di gioco e dei piedi che la assecondano.
Marinari 9 Si prende la responsabilità di gestire tanti palloni difficili nel cuore del campo. Qualcuno lo sbaglia, molti altri riesce a distribuirli con intelligenza. Quando le squadre si allungano diventa padrona del centrocampo, e non soltanto di quello. La crescita e la gestione del Milan nella seconda parte dell'incontro passano in buona parte da lei, che troneggia come una statua greca. Schiena dritta, testa alta sempre, è da giocatrici così che si costruisce il calcio femminile di domani.
24’ tt Toschi sv Soltanto pochi minuti in questa partita, ma da capitano storico della squadra è lei ad alzare al cielo la coppa.
Raso 8 Specchio di tutto il Milan che si è visto nell'ultima fase della stagione. Una squadra che sa soffrire, fortificandosi nelle difficoltà. Primo tempo molto complicato in cui non riesce a emergere al cospetto del tambureggiare bianconero. Gira a vuoto, spesso scavalcata, la sua struttura fisica non la avvantaggia ma lei non molla mai. Sacchi non ci rinuncia, e Arianna - come tutto il Milan - si rialza più forte di prima conservando il meglio per la fine. Quando sradica palloni clamorosi, trovando anche la lucidità per servirli alle compagne in maniera non banale.
Bertoni 8 Stretta tra Bozzetto e Pozzi, non riesce a distendersi nel primo tempo giocando molte volte con poco ossigeno. Un buono spunto nella ripresa per provare a spezzare il possesso bianconero, ma ciò che portiamo a casa dalla partita di Lara Bertoni, e che le vale un voto importante, è l'intensità che tiene fin oltre l'ottantesimo di una partita infinita. Una gara che non sarà stata la migliore in senso assoluto per lei sotto il profilo delle giocate, ma che l'ha vista dare il 120% in una posizione di campo estremamente dispendiosa.
Carco 7.5 Sussulto su assist di Schense con cui scalda le mani ad Avolio. Protegge palla quando può e dà ossigeno, ma spesso si trova a rincorrere sul primo possesso juventino. Quella però è la sua missione, il suo obiettivo principale. Fiaccare le avversarie, prendersi e dare qualche colpo, in una staffetta che - come nel caso di Schense/Marti - rappresenta una chiave interpretativa non casuale per Sacchi.
12’ st Dan 7.5 Pecca un po’ d’egoismo quando ha la palla buona nel secondo tempo (facendo indispettire pure il telecronista di Vivo Azzurro TV), ma inizia il terzo con un guizzo che si stampa sul palo che ricorda a tutti che giocatrice è Jessica Dan, il cui talento si è apprezzato nel suo "prime" nel quarto di finale con la Sampdoria.
Ferranti 10 Il primo affondo arriva subito, e ci vuole un intervento da fuoriclasse di Fava per fermarla. Il secondo cinque minuti dopo, e lì dimostra a chi non la conosceva ancora che, quando Angelica parte, ha tutto un altro passo. Per come si mette la partita finisce a un certo punto un po' isolata, ma la sua fame resta lì, mai sopita: va a prendersi quel pallone su Avolio e lo butta dentro. Il secondo gol, poi, parla da solo. Pura superiorità di un centravanti che non ha nessuno in Italia. Al primo anno di Milan, "inventata" centravanti all'inizio della stagione, chiude un anno a lungo doloroso - che l'ha vista fuori per tanti mesi - con la gioia più grande. (20' tt Fiore sv).
All. Sacchi 9 Si diceva benissimo del suo Milan fin dal precampionato, ma la storia non si fa con le sensazioni, né coi pronostici. Ancora una volta manda in campo una squadra che ha un punto di inizio, e un punto di arrivo alla fine di un percorso. Un Milan che soffre, un Milan che si rialza, un Milan che va a colpire e a vincere. Pre-season a parte, in questa stagione le sue ragazze hanno vinto tutto quello che c'era da vincere. Compresa la Bracco, e compresi tutti i derby. Davvero niente male per un ragazzo alla prima volta su una panchina delle top categorie.