Under 17 Femminile
30 Giugno 2025
UNDER 17 FEMMINILE: Allegra Lopez e Iris Di Falco
Fa male perché negli occhi c'era ancora il Milan del 6-0 al Napoli e al Cesena, e sopratutto quello scintillante del 7-1 all'Atalanta. Perché le 2008 sono un'annata speciale in casa rossonera, e questa partita poteva rappresentare il coronamento di un percorso nel picco ultimo della maturità in categoria Under 17. Fa male, ma lo si deve accettare perché la vittoria della Roma non è frutto della sfortuna (seppur prendere gol appena prima dell'intervallo abbia comunque un senso di episodico) bensì della miglior prestazione complessiva offerta da una squadra che scendeva in campo con sei titolari del 2009. Onore alla Roma dunque, ma onore, tanto onore anche a queste ragazze che hanno fatto la storia del calcio femminile italiano, e continueranno a farla sicuramente anche in futuro.
Lopez 7.5 Controlla, e anche molto bene, tutto l’ordinario e qualcosa in più nella prima fase di gara. Brava e sicura anche nelle uscite alte. Il tiro di Parente, l’unico vero acuto assoluto della Roma nel primo tempo, è forte e angolato, e ci voleva un miracolo per prenderlo. Brutto l'errore nella ripresa quando respinge debole sui piedi di Grilli, ma si rifarà assolutamente nel finale, soprattutto sul volo che nega il gol a Iannaccone. A conti fatti la migliore in campo del Milan in questa finale.
Strauss 6 Ci si aspettava tanto da lei, soprattutto vedendola partire da titolare accanto a Montaperto in un tandem d'attacco ultra-corazzato. Ci si aspettava sicuramente di più, pur considerando le difficoltà a inserirsi in un impianto di squadra collaudato da anni e anni, lei che è in rossonero soltanto da pochi mesi. Impegna la difesa giallorossa sul piano della presenza, ma sono tanti i palloni gestiti in maniera non perfetta in fase di manovra. Riesce comunque a entrare in una delle tre occasioni della partita del Milan, con un suo tiro sporcato provvidenzialmente dalle romaniste.
6’ st Dancelli 7 Buon ingresso, lo testimonia l'intensità che ci mette e la voglia di attaccare ogni spazio, lei che ha nelle sue qualità una gestione più vellutata del ruolo di attaccante. Sua la sventagliata che lancia Ferranti in pressione, prima dell'occasione di Iris, in una situazione tutta tra ex grigiorosse.
Montaperto 6.5 Ci sarebbe da scrivere un pezzo solo sulla partita di Montaperto. La sensazione iniziale che è si pesti un po' i piedi con Strauss, tanto da essere portata a girare più al largo, svariando su tutto il fronte e arretrando a volte anche sulla linea di centrocampo. Mediana che poi la vede protagonista nella ripresa, quando con l'ingresso di altri attaccanti serve dare manforte all'indietro. Gara generosa, dispendiosa, per lei che aveva trovato una dimensione precisa da finalizzatrice ultimamente. Gara in un certo senso incompiuta, anche se la sua chance ce l'ha: è brava a costruirsela, ma allarga troppo il tiro. Gara di frustrazione, che traspare già dalla trattenuta su Andreangeli, ma soprattutto con la reazione di nervi che le costa il cartellino rosso.
Di Falco 7 Nella prima, difficile fase, è il punto di riferimento della squadra per provare a respirare e a distendersi. La determinazione è quella di sempre, il caldo e la stagione ormai alla fine le tolgono un pizzico di brillantezza, ma trova comunque il modo di servire Montaperto nella chance del primo tempo. La ripresa la mette di fronte a un bivio del destino: quella palla vagante sul rimpallo tra Ferranti e il portiere, un pallone infame che scappa via veloce dalla traiettoria buona per calciare. Iris raccoglie tutte le forze e prova a metterla dentro, ma la grande chiusura di Grassi fa partire un altro film. Bivio del destino, si diceva: da una parte il possibile 1-1 che avrebbe cambiato tutto, dall'altra un contrasto che la costringe ad abbandonare il campo anzitempo.
30’ st Rabbolini 6.5 Un quarto d'ora per coprire le spalle a una squadra decisa a giocarsi le ultime speranze. Rebecca si alza e spinge, ma gli spazi si allungano e la Roma va a nozze. Non per colpa di Ginevra, non per colpa di nessuno. Semplicemente perché le giallorosse hanno fatto un partitone, meritando di più questo Scudetto.
All. Treccani 6.5 Un'altra finalissima persa contro la Roma. Ma anche un'altra finale giocata nell'arco dei tre anni della sua avventura rossonera. Se a Senigallia la sconfitta era arrivata ai rigori però, quindi per questione di dettagli, questa volta la Roma ha avuto più idee, più brillantezza, e sicuramente più concretezza. Un peccato, perché il gol è arrivato proprio quando le giallorosse parevano aver perso un po' di bollicine, e quando il Milan stava cominciando a prendere più il sopravvento. A ridosso di un intervallo che, probabilmente, sullo 0-0 avrebbe rimandato in campo tutta un'altra squadra.