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Under 17 Femminile

Non basta un grande portiere e il coraggio delle veterane: pagelle rossonere tra l'orgoglio e la delusione

Lopez gioca un partitone tra i pali, Pomati e Di Falco ci provano fino all'ultimo, ma il Milan paga dazio a una grande roma

Pagelle Milan

UNDER 17 FEMMINILE: Allegra Lopez e Iris Di Falco

Fa male perché negli occhi c'era ancora il Milan del 6-0 al Napoli e al Cesena, e sopratutto quello scintillante del 7-1 all'Atalanta. Perché le 2008 sono un'annata speciale in casa rossonera, e questa partita poteva rappresentare il coronamento di un percorso nel picco ultimo della maturità in categoria Under 17. Fa male, ma lo si deve accettare perché la vittoria della Roma non è frutto della sfortuna (seppur prendere gol appena prima dell'intervallo abbia comunque un senso di episodico) bensì della miglior prestazione complessiva offerta da una squadra che scendeva in campo con sei titolari del 2009. Onore alla Roma dunque, ma onore, tanto onore anche a queste ragazze che hanno fatto la storia del calcio femminile italiano, e continueranno a farla sicuramente anche in futuro.

LE PAGELLE DEL MILAN

Lopez 7.5 Controlla, e anche molto bene, tutto l’ordinario e qualcosa in più nella prima fase di gara. Brava e sicura anche nelle uscite alte. Il tiro di Parente, l’unico vero acuto assoluto della Roma nel primo tempo, è forte e angolato, e ci voleva un miracolo per prenderlo. Brutto l'errore nella ripresa quando respinge debole sui piedi di Grilli, ma si rifarà assolutamente nel finale, soprattutto sul volo che nega il gol a Iannaccone. A conti fatti la migliore in campo del Milan in questa finale.

Artioli 7 Preferiti dal primo minuto il suo vigore e la sua determinazione alla regolarità di Rabbolini. Innumerevoli duelli con Pinchi, perlopiù vinti. La 11 giallorossa è cercata continuamente, ma va sistematicamente a sbattere contro Bianca. Nel secondo tempo si fa valere anche contro una super Parente prima che la 7 ritorni nella sua posizione originaria. Dopo la delusione di quel maledetto rosso dell'anno scorso contro la Juve, sarebbe stato doppiamente bello vederla gioire.
Rai Rebecca 6 Parente è un bruttissimo cliente dalla sua parte, ma lei non si tira indietro, alzandosi un pelo anche quando la partita lo permette, col Milan che prende le misure e guadagna campo. Sul gol, però, l’avversaria le presenta il conto, ed è anche sfortunata nel trovarsi Peres sulla traiettoria di un possibile recupero. La 7 giallorossa la salta ancora secca nel secondo tempo, Rebecca però è generosa nel finale, provando a spingere più che può da quinta di centrocampo dopo l'ingresso di Rabbolini.
Peres 6.5 Primo tempo a gettare acqua sul motore della Roma per raffreddarlo, aggiungendo una regia essenziale ma utile. All’occorrenza diventa anche un difensore aggiunto abbassandosi, ma il ripiegamento su Parente in occasione del gol è nocivo per la dinamica dell’azione, segnale di un pomeriggio storto per i colori rossoneri. Difficile la ripresa in cui il Milan fatica a imbastire trame; trova comunque la forza per un ultimo tentativo dalla distanza.
Pomati 7 Serve tutto il suo sangue freddo e classe per tenere la barra dritta nelle prime battute. Ingabbia Grilli lasciandole poco o nulla in un duello che fa scintille. Ripresa tutto cuore in cui prova a far valere, oltre alle sue doti, anche tutta la sua esperienza. I duelli persi però prima con Iannaccone, e poi con Mascenti, sono simbolici. Se anche Poma non ce la fa più, per il Milan scende la notte. Dopo tre Scudetti in tre anni, per la prima volta la sua stagione resta a secco. Emozioni e delusioni che la aiuteranno a crescere ancora.
Zecchina 6.5 Tanta corsa, tanta rincorsa, a volte a vuoto; ma anche palloni lavorati con qualità nello stretto, e un super recupero offerto a Cortinovis per l’assist a Strauss. Classe 2009, prova sempre a gettare il cuore oltre l'ostacolo e oltre la maggior fisicità delle avversarie. Ma questa Roma stavolta è stata superiore in ogni zona del campo.
14’ st Ferranti 6.5 La dominatrice della finale Under 15 è lanciata nella mischia nel ruolo di esterna di centrocampo, con Galluzzi che ritorna nel cuore del campo. Da ricordare la sua pressione sull'uscita di Pezzi che non si intende con Andreangeli, facendo carambolare il pallone dalle parti di Di Falco in quella che sarà l'unica vera occasione del Milan nella ripresa.
Galluzzi 7 Parte parecchio in sordina. Incalzata da Andreangeli e con l'incarico di vigilare parzialmente anche su Pinchi è una delle più impalpabili nel primo tempo. La musica cambia nella ripresa, soprattutto quando ritorna a giocare in mezzo al campo, facendo vedere di nuovo la giocatrice di rapidità e intuizione tanto ammirata in Under 15. Danza sul pallone e serve per Dancelli, poi è quella che sembra volerci credere di più.
Cortinovis 6.5 Prima parte di gara piuttosto spaesata, poi piano piano prende confidenza e fa vedere a sprazzi la giocatrice raffinata e ordinata che è. Gli highlights nella partita dell'ex Atalanta sono un buon destro sganciato nel primo tempo (e considerate le poche occasioni totali della squadra non è poco), ma soprattutto la rifinitura in verticale per Strauss nel momento probabilmente migliore della gara rossonera.
25’ st Tomaselli 6.5 Non riesce a ripetersi la favola del 2023, quando mise il punto sullo Scudetto Under 15 con una magia di sinistro. Avrebbe voluto giocarla da titolare con la fascia al braccio; avrebbe voluto entrare prima per provare a recuperare una gara che si stava mettendo male. Eppure il calcio è anche questo, e tocca accettarlo. Di quei 20 minuti almeno una decina le servono per entrare in partita, per provare a tramutare la delusione in energia ed entusiasmo. Ne restano pochi allora, in cui prova a volte a forzare, sbattendo sulla Roma; ma in cui riesce, soprattutto negli ultimi scampoli, a regalare qualcosa. Bello infine vederla andare a calmare Montaperto quando Angelica perde un po' le staffe dopo il rosso. Un gesto da capitano.

Strauss 6 Ci si aspettava tanto da lei, soprattutto vedendola partire da titolare accanto a Montaperto in un tandem d'attacco ultra-corazzato. Ci si aspettava sicuramente di più, pur considerando le difficoltà a inserirsi in un impianto di squadra collaudato da anni e anni, lei che è in rossonero soltanto da pochi mesi. Impegna la difesa giallorossa sul piano della presenza, ma sono tanti i palloni gestiti in maniera non perfetta in fase di manovra. Riesce comunque a entrare in una delle tre occasioni della partita del Milan, con un suo tiro sporcato provvidenzialmente dalle romaniste.
6’ st Dancelli 7 Buon ingresso, lo testimonia l'intensità che ci mette e la voglia di attaccare ogni spazio, lei che ha nelle sue qualità una gestione più vellutata del ruolo di attaccante. Sua la sventagliata che lancia Ferranti in pressione, prima dell'occasione di Iris, in una situazione tutta tra ex grigiorosse.
Montaperto 6.5 Ci sarebbe da scrivere un pezzo solo sulla partita di Montaperto. La sensazione iniziale che è si pesti un po' i piedi con Strauss, tanto da essere portata a girare più al largo, svariando su tutto il fronte e arretrando a volte anche sulla linea di centrocampo. Mediana che poi la vede protagonista nella ripresa, quando con l'ingresso di altri attaccanti serve dare manforte all'indietro. Gara generosa, dispendiosa, per lei che aveva trovato una dimensione precisa da finalizzatrice ultimamente. Gara in un certo senso incompiuta, anche se la sua chance ce l'ha: è brava a costruirsela, ma allarga troppo il tiro. Gara di frustrazione, che traspare già dalla trattenuta su Andreangeli, ma soprattutto con la reazione di nervi che le costa il cartellino rosso.
Di Falco 7 Nella prima, difficile fase, è il punto di riferimento della squadra per provare a respirare e a distendersi. La determinazione è quella di sempre, il caldo e la stagione ormai alla fine le tolgono un pizzico di brillantezza, ma trova comunque il modo di servire Montaperto nella chance del primo tempo. La ripresa la mette di fronte a un bivio del destino: quella palla vagante sul rimpallo tra Ferranti e il portiere, un pallone infame che scappa via veloce dalla traiettoria buona per calciare. Iris raccoglie tutte le forze e prova a metterla dentro, ma la grande chiusura di Grassi fa partire un altro film. Bivio del destino, si diceva: da una parte il possibile 1-1 che avrebbe cambiato tutto, dall'altra un contrasto che la costringe ad abbandonare il campo anzitempo.
30’ st Rabbolini 6.5 Un quarto d'ora per coprire le spalle a una squadra decisa a giocarsi le ultime speranze. Rebecca si alza e spinge, ma gli spazi si allungano e la Roma va a nozze. Non per colpa di Ginevra, non per colpa di nessuno. Semplicemente perché le giallorosse hanno fatto un partitone, meritando di più questo Scudetto.
All. Treccani 6.5 Un'altra finalissima persa contro la Roma. Ma anche un'altra finale giocata nell'arco dei tre anni della sua avventura rossonera. Se a Senigallia la sconfitta era arrivata ai rigori però, quindi per questione di dettagli, questa volta la Roma ha avuto più idee, più brillantezza, e sicuramente più concretezza. Un peccato, perché il gol è arrivato proprio quando le giallorosse parevano aver perso un po' di bollicine, e quando il Milan stava cominciando a prendere più il sopravvento. A ridosso di un intervallo che, probabilmente, sullo 0-0 avrebbe rimandato in campo tutta un'altra squadra.

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