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Promozione Femminile

Presentazione con vista sull'Eccellenza: la Brianza femminile tira il movimento e ha una sicura protagonista

Su il sipario sul nuovo Cavenago che aspetta il ripescaggio: avanti con il guru Brambilla una piazza che ha curato ogni dettaglio

Il direttore sportivo Stefano Bianchi e l'allenatore Danilo Brambilla

Alessia Brambilla, Irene Confalonieri e Martina Diolosa

Porsi degli obiettivi è il primo passo per imparare a crescere. E crescere, si sa, implica ricerca, studio, organizzazione. Prerogative che, attraverso il lavoro quotidiano, le scelte ponderate e l’ambizione accorta, plasmano gruppi forti e squadre vincenti. E vincere, si sa, implica una responsabilità ancor maggiore: appropriarsi del verbo significa diventare grandi per davvero. Una ristretta cerchia d’élite a cui vuole aderire anche il nuovissimo Cavenago targato 2025/2026, che si presenta ai nastri di partenza con le idee chiare: migliorare, migliorarsi e fare incetta di piccole conquiste. Senza nascondersi, ma nutrendo la consapevolezza che, insieme, si può. Si può costruire, si può arrivare, si può caricare di senso un progetto, quello del femminile, ben avviato e indirizzato sulla strada dei numeri uno.

UN DESIDERIO COMUNE

E quindi si riparte. Uniti da un impegno comune: rendere il Cavenago sempre più competitivo, dentro e fuori dal manto verde. Con una grossa novità all'orizzonte: l'iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza, per cui è già stata presentata domanda di ammissione. La risposta, prevista entro 48-72 ore, non ha comunque tolto pensieri alla società, desiderosa di replicare l'ottima stagione passata. Parlano i numeri: quarto posto in Promozione, semifinale di Coppa Lombardia e una visione d'insieme in continuo divenire. Ulteriormente consolidata quest'estate, attraverso colpi di caratura e aggiunte importanti a completamento dello staff tecnico, tra cui il preparatore atletico Martina Diolosa (new entry inedita). Il tutto ha una mira definita, che semplicemente va oltre: il femminile giallorosso, infatti, si conferma un modello sano nel suo complesso, ricco nei valori e solido nell'identità. Aspetti che hanno rinforzato il blasone del gruppo, avvicinando giocatrici anche da club più quotati: dal Monza arrivano Di Meo, Alvarez e Vergani, mentre è ancor più emblematico l'arrivo di Samantha Corsini  ex Inter. A dimostrazione di come, tra le mura amiche del Cavenaghello, si respiri aria di casa. Dove c'è casa c'è famiglia, dove c'è famiglia c'è intesa e dove c'è intesa, di solito, c'è il presupposto per stare (e fare) bene. Una formula magica che risuona come un monito e che anima i propositi dell'intero ambiente. La passione, del resto, non scende mai a compromessi.

I nuovi volti sono stati presentati nella serata de LaQuolina (ristorante adiacente al centro sportivo che da anni accoglie i propositi della Cavenago sportiva), in cui c'è stato spazio per tutti. A partire dal Sindaco del Comune, Giacomo Biffi, che ha così aperto le danze: «è sempre un piacere essere qui in questi momenti. È bello vedere la squadra che si rinnova e quindi è bello poter vedere la progressione di una squadra che potremmo definire neonata a Cavenago, che cresce, si sviluppa e in qualche modo ci rende tutti orgogliosi, per me come Sindaco ma anche per tutta la nostra amministrazione e per tutto il Paese. Io ringrazio le atlete ma anche tutta la società, tanti lavorano gratuitamente e questo è un senso davvero di volontariato, che si palesa nella gioia ma soprattutto nelle difficoltà». A seguire, il breve ma incisivo commento dell'assessore allo sport cavenaghese, Lorenzo Lanzanova, che si complimenta con la rosa augurandole un sincero in bocca al lupo per il futuro. I cui fulcri saranno sempre il presidente Paolo Sotgiu, il direttore sportivo Stefano Bianchi e l'allenatore Danilo Brambilla, che, con spensieratezza e compattezza, illustrano il piano di crescita del progetto. Prende la parola il patron, che taglia così il nastro: «Voglio ripartire dalla stagione passata, che è stata ottima. È mancato quel pelino in più, sia in campionato che in Coppa, ma ribadisco che siamo veramente contenti delle ultime due stagioni condotte. Siamo partiti da zero e abbiamo ottenuto risultati importanti: posso dire che la scommessa fatta con il direttore e l'allenatore è stata ampiamente vinta». Poi, un aggiornamento sul fronte Eccellenza«come sapete abbiamo chiesto di essere iscritti al campionato, e sicuramente sarà così dato che ci sono più posti liberi di quante squadre hanno fatto richiesta di ammissione. Speriamo di riuscire a raccogliere risultati anche in questa categoria». In conclusione, i ringraziamenti recapitati alle ragazze che hanno abbandonato la nave: «l'asticella si è alzata, così come il valore delle ragazze. Faremo un grande campionato».

Dalla scrivania fino al terreno di gioco: la palla, adesso, passa al DS Bianchi. Che esordisce così: «mi collego alle parole del Presidente e ringrazio chi ha fatto parte del Cavenago fino ad oggi. Come avete visto, non abbiamo perso un minuto. Le atlete si confermano il nostro valore aggiunto, perché dimostrano quanto sia cordiale l'atmosfera che si respira qui». Parola d'ordine, valori. Che forgiano le grandi squadre, che animano le grandi imprese«sono giallorosso da quattro anni, e ho sposato questo progetto in primis per i suoi principi, che portiamo avanti nello sport e nella vita. Sarà questa la nostra base di partenza per affrontare un campionato che non sarà facile. Ma la rosa che abbiamo allestito è di tutto rispetto, abbiamo ringiovanito il gruppo con 14 elementi nuovi ed è d'obbligo alzare l'asticella. Non dobbiamo mai perdere la gioia e il sorriso: come dico sempre, dobbiamo essere campioni di vita prima che di sport».

Uno slogan che sembra fatto su misura per un ambiente sereno, il cui calore attrae e travolge. Resta giusto il tempo di condividere una risata, poi l'attenzione è subito riposta nelle parole del tecnico Brambilla, che mostra carica, orgoglio e prontezza«ringrazio la società, che ci sostiene dal primo giorno. Io ho sempre allenato nel calcio maschile, ma una volta abbracciato il femminile sette anni fa non sono più tornato indietro, perché le emozioni e l'impegno che mi danno le ragazze sono aspetti impareggiabili che mai avevo sperimentato prima». Una tornata di gratitudine, uno sguardo al passato e un occhio sul futuro, perché a Cavenago vige consapevolezza sulla propria forza«avremo uno staff che non ha nessuno a questo livello. E pensate che, tre anni fa, partimmo quasi per scherzo, senza giocatori. Ma ci siamo messi in gioco e ci siamo dati da fare, arrivando addirittura a fare video, ad analizzare le partite, a stilare programmi di allenamento specifici per ogni atleta: un lavoro davvero importante».

Non solo campo: il successo, spesso, parte dalle retrovie. Difatti, Brambilla menziona l'inserimento di figure professionali come la fisioterapista Irene Confalonieri e il preparatore atletico Martina Diolosa, risaltandone l'importanza: «pensavo che una fisioterapista fosse un valore aggiunto e la società ce l'ha messa a disposizione, con Irene che considero la più brava in assoluto. Quest'anno, inoltre, potrò contare su una figura che non ho mai avuto negli anni, ed è il preparatore atletico. L'ingresso di Martina è un'aggiunta di cui avevamo bisogno. Le ragazze saranno seguite sempre al 100% e sono felicissimo». Parte integrante del suo discorso, le scelte di mercato, così commentate: «ringrazio chi non c'è più, specificando che ogni decisione è stata condivisa con le dirette interessate. Andiamo ad affrontare un livello più alto e abbiamo preso ragazze di un livello più alto, anche in prospettiva essendo tutte molto giovani. Siamo in linea con il nostro credo di base, la società ci lascia lavorare in serenità e noi diamo il massimo: io voglio vincere anche la partita dell'oratorio, ma lasciamo pure perdere la mia ambizione».

Epilogo schietto, simpatico, che nasconde un'inevitabile filo di verità. Perché, a Cavenago, stanno nascendo presupposti davvero molto interessanti e chiunque ne è conscio. Anche la dirigente Alessia Brambilla, che prende parola sul gong: «so quanta passione mette l'allenatore, vivendolo H24. Ha tanta ambizione, vuole vincere sempre ed è normale che ogni tanto sia severo con le ragazze. Io sono felicissima, nonché contenta che ci sia un'altra quota rosa nello staff».

CAPITANO, MODULO, OBIETTIVI, ETICA

Il rinfresco finale anima ulteriormente una serata di per sé piacevole, dove tutto scorre e niente è lasciato al caso. Non avanza molto cibo, spazzato via come palloni vaganti dai presenti, ma avanza sicuramente il tempo per rimettere il calcio al centro del villaggio. Riprende la parola Bianchi, che sposta il focus sulle necessità, non senza aver prima ribadito l'importanza delle nuove aggiunte dello staff di Brambilla, tra cui spicca anche il viceallenatore Marco Bevitore (che ha appena terminato il corso per tecnici UEFA B). Tra i punti toccati nel secondo intervento del direttore, la permanenza in Eccellenza e l'allestimento di una squadra Juniores, considerati i 28 profili che comporranno la prima squadra femminile: «nel nuovo campionato che andremo ad affrontare l'obiettivo principale è la salvezza. Sarà importante portare avanti i valori in cui crediamo, poi quello che viene in più sarà tutto guadagnato. Dobbiamo crescere e ambire ad una squadra Juniores che funga da serbatoio per la prima squadra. Ma ci servono gli spazi». Da qui, un ampio taglio è dedicato alle strutture di cui dispone (e di cui dovrà disporre) il Cavenago«dobbiamo ringraziare il Comune perché ci ha permesso di rinnovare i campi sintetici. A settembre rifaremo le luci e ad oggi abbiamo in mente anche il rifacimento della tribuna. Per la Juniores che verrà occorrerebbero degli spogliatoi: a livello di campi siamo a posto».

Ma l'aspetto più puro di questa realtà risiede nei suoi principi, che restano punti chiave dell'intero evento. A ricordarlo, proprio il presidente Sotgiu«lavoriamo per passione perché chi fa sport lo fa per questo. Chi non rientra in questi canoni non può aderire alla nostra realtà. Nel femminile abbiamo anche collaboratori a costo zero, che antepongono la passione e i veri valori dello sport agli interessi che spesso muovono il calcio. Ci sono tanti volontari, siamo una grande famiglia e sono felice così: chiunque va via da Cavenago conserverà sempre un ricordo, e non posso essere più orgoglioso»

Il patron giallorosso ha poi concluso così il suo discorso: «Io spero sempre che i miei collaboratori scelgano in primis delle brave persone, forte e con valori. Non voglio primedonne e non farei mai qualcosa che ci possa permettere di raggiungere un risultato sportivo ma che vada al contempo contro quello in cui crediamo». Una missione etica che assume anche rilevanza sociale, come ad esempio nei confronti delle donne vittime di violenza e degli arbitri: «sono insegnamenti che noi vogliamo trasmettere soprattutto ai più piccoli, che costituiscono la parte più ampia del nostro bacino. Come detto da Bianchi, dobbiamo essere campioni di vita. Quando verranno meno questi valori, mi farò da parte».

Tornando sul manto verde, invece, permangono ancora dubbi sulla scelta del capitano: «siamo indecisi tra Mantovani, Lonati e Chiesa», confessa Bianchi. Mentre Brambilla svela il modulo di partenza: «partiremo con il 4-3-3, è una base importante ma devo capire come far rendere tutte al meglio».

ROSA E STAFF TECNICO

Squarciato il velo di Maya sul breve, medio e lungo termine, è tempo di conoscere le protagoniste del Cavenago che prenderà parte al prossimo campionato di Eccellenza femminile. Di seguito, la lista completa.

PORTIERI: Simona Caporiondo (2003), Francesca Chiesa (1992), Lucrezia Di Meo (2008, Monza), Elisa Vitali (2001, Polisportiva Oratorio 2B)
DIFENSORI: Sara Brambilla (2008, Lesmo), Manuela Basciu (1981), Camilla Lambertini (1997), Giada Lonati (2000), Monica Consonni (2003), Michela Vergani (2007, Monza), Samantha Corsini (2005 Inter), Debora Leo (2004 Polisportiva Oratorio 2B)
CENTROCAMPISTI: Martina Agazzi (2002, Polisportiva Oratorio 2B) Elisa Colombo (2003), Chiara Mantovani (1996), Giorgia Iacono (2005), Sara Mazza (2005), Alessia Penati (1998), Laura Giudici (2000, Polisportiva Oratorio 2B), Giulia Manenti (2003, Sporting Valentino Mazzola), Erika Alvarez (2008, Monza)
ATTACCANTI: Gaia Cicorella (2002, Sporting Valentino Mazzola), Lisa Boschini (1999), Laura Stucchi (1989), Beatrice Turrini (2001), Sara Amoroso (2006), Alessia Solano (1987), Michela Tufano (2002)
ALLENATORE: Danilo Brambilla
STAFF TECNICO: Marco Bevitore (viceallenatore), Riccardo Pollastri (collaboratore tecnico), Matteo Manna (preparatore portieri), Giovanni Monzani (dirigente accompagnatore), Alessia Brambilla (dirigente accompagnatore), Daniele Casu (dirigente accompagnatore), Irene Confalonieri (fisioterapista), Martina Diolosa (preparatore atletico)

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