Coppa Serie C
23 Settembre 2025
SERIE C FEMMINILE REAL MEDA - PRO PALAZZOLO · Scontro fra le big quello di Meda: fra la Pro e il Real è 1-1
Bentornata Serie C, almeno per quanto riguarda la Coppa Italia. La stagione entra ufficialmente nel vivo. A poco meno di un mese di distanza dalla prima giornata di campionato - vera data da cerchio rosso per molte squadre, che utilizzeranno la Coppa per rodare la squadra, cercando di far bene, ma soprattutto di trovare se stesse - Real Meda e Pro Palazzolo s'incontrano per la prima volta: anticipando forse ciò che verrà alla fine dell'anno "calcistico"? Chissà, ma se durante la regular season non ci sarà nessun atto secondo - le Pantere nel girone A, le bresciane nel B - Mattia Marelli si augura che le due formazioni «potranno rincontrarsi, perché questo significherebbe essere arrivati alle fasi finali». Intanto è 1-1, mentre a Lesmo lo squalo bergamasco passa sulle fenici. E se fra Garlasco e Sedriano non si gioca - e non si sa ancora se la partita verrà rinviata o decisa a tavolino - la Pro Sesto passa sulla SolbiAzalee. Barbuiani ne fa quattro e alla fine è 6-1.
Succede tutto nel finale. Minuto chiave? Il settantanovesimo. L'espulsione di Foti, la punizione vincente di Mariani. Le Pantere che passano, ma che nei minuti finali vengono raggiunte. Tengattini sfonda in area e il suo piazzato non lo prende nessuno: è 1-1 al Mino Favini. Un pari che lascia qualche rimpianto per il risultato, ma che concede a Mattia Marelli degli ottimi spunti: «È stata una gran partita per entrambe le squadre: c'è stata da subito grande intensità, per noi e per la Pro. Abbiamo costruito tanto, peccato che siamo riuscite a concludere poco verso la porta. Ed è questo un aspetto su cui dobbiamo lavorare. Aldilà di due grandi sbandamenti - una ripartenza a inizio gara e il gol subito nonostante la superiorità numerica - abbiamo giocato bene: forse avrei dovuto cambiare qualcosa, ma la gara sembrava equilibrata e ho preferito proseguire così. Alla fine, il pareggio ci sta tutto. Io sono soddisfatto nel complesso: quello che chiedo alle mie ragazze è di regalare emozioni, poi nel calcio può sempre capitare di tutto; è stata una partita emozionante da vivere, e in questo momento già è una buona cosa. Sono contento di tutto il gruppo: di chi è qui da quasi dieci anni, ma anche delle nuove, di come sono state accolte e di come si sono integrate. Abbiamo un girone di Coppa Italia difficile, come sarà il campionato: tutte le squadre sono andate sul mercato in un certo modo; sarà tosta, un raggruppamento equilibrato». Ma senza guardare troppo lontano, c'è comunque da sorridere per il presente, per aver strappato un punto a «una squadra forte, che sembra già rodata, con distanze fra i reparti che mi sarei aspettato di vedere fra un mese».
Un poker alla prima stagionale, l'esordio perfetto per Giada Barbuiani. Sei gol alla prima stagionale, l'esordio perfetto per la Pro Sesto. Show delle biancazzurre di Marco Pierangeli, che inizia con un 6-1 la propria avventura sulla panchina della prima squadra. «Abbiamo approcciato benissimo alla partita, mettendo subito in pratica ciò su cui abbiamo lavorato nelle ultime cinque settimane. Ho chiesto identità, e credo che si sia vista. Una squadra che sa attaccare, sa difendere, ma che soprattutto riesce ad essere fedele ai propri principi. Lavoriamo sul campionato, ma anche sulla Coppa: un obiettivo importante per la società, ma anche per il gruppo, un mix di gioventù ed esperienza, ma soprattutto una rosa forte. Volevamo vincere, fin da subito. Devo ringraziare la società per la fiducia che mi ha dimostrato, ma soprattutto per avermi messo a disposizione queste ragazze: siamo riusciti a confermare il blocco che l'anno scorso è arrivato secondo, aggregando delle giovani con un'esperienza di rilievo, già pronte a far la differenza. Io non mi voglio nascondere: il nostro obiettivo è vincerle tutte, poi vediamo. Il girone è complicato e tante squadre hanno saputo rinforzarsi. Dovessi fare una top-3, metterei - in ordine casuale - noi, il Real Meda e il Moncalieri. Ma poi la verità la dà il campo».
E nonostante il passivo, qualche buona sensazione è arrivata anche alla Solbiatese Azalee: dal tecnico avversario, che parla di una squadra «che è cambiata completamente, che sarà la più giovane di una Serie C che ogni anno alza l'asticella. Ma che ha mostrato una buona risposta: anche quando era sotto di quattro, continuava a essere presente in campo; non ha mai mollato». E dalla dirigenza nerazzurra: «Sapevamo che sarebbe stato un inizio difficile. Non siamo qui per dire che la sconfitta non conta: brucia, ma ci sta. Sono inciampi che possono capitare a tutte, soprattutto alla squadra più giovane del campionato, che ha speso meno di tutte. Soprattutto all'inizio. Siamo state in campo, abbiamo patito un po' di inesperienza. Il campo ci lascia quello che abbiamo acquisito anche dalle amichevoli con il Sedriano e con la Pro Palazzolo: siamo più vicine di quanto avremmo immaginato, ma ci manca quello switch che ti fa capire i vari momenti della partita. Ma sono errori come questi che ti aiutano a crescere e a fare lo step successivo», commenta il direttore sportivo Davide De Masi.