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Women's Cup

È di nuovo Juve contro Roma: pronta la finalissima per assegnare il primo trofeo della stagione

Si riaccende il duello dopo l'ultimo atto in Coppa Italia; sabato alle 17:30 si scende in campo per il titolo

È di nuovo Juve contro Roma: pronta la finalissima per assegnare il primo trofeo della stagione

Foto FIGC

Sarà Roma-Juventus, la finale della prima edizione della Women’s Cup che si sta disputando in questi giorni al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia. Il torneo, che richiama - nelle intenzioni della FIGC che l’ha organizzato - la coppa di lega, ha visto sfidarsi le 12 squadre che parteciperanno alla prossima Serie A (che avrà inizio nel primo weekend di ottobre), in quello che può considerarsi un vero e proprio antipasto di ciò che vedremo quest’anno nella massima serie femminile. Pronostico, dunque, rispettato, considerando che stiamo parlando delle formazioni che hanno vinto gli ultimi due campionati e che presumibilmente si daranno battaglia anche in quello che sta per iniziare.

LA ROMA STRAPAZZA LA LAZIO NEL DERBY

La prima semifinale, disputata martedì sera, vedeva in campo Roma e Lazio nel derby della Capitale. Successo netto e rotondo delle giallorosse che hanno inflitto un eloquente 3-0 alle biancazzurre, al termine di un match gestito e controllato con grande autorevolezza dalle ragazze di Rossettini. L’inizio era tutto delle biancocelesti che provavano a insidiare la porta difesa da Lukasova, senza però impegnarla seriamente. La Roma, dal canto suo, dopo aver fatto sfogare le avversarie, le colpiva al primo vero affondo del match con Haavi in una classica azione di rimessa, per poi raddoppiare nelle fasi finali del primo tempo con Corelli. Nella ripresa, con il risultato ampiamente nelle mani delle romaniste, i ritmi calavano e il terzo gol realizzato – sempre al culmine di un’azione di contropiede - da Viens a dieci minuti dalla fine, serviva solo ai cultori delle statistiche, mettendo di fatto una pietra sull’esito della contesa stracittadina, mai messo seriamente in discussione.

LA JUVE SOFFRE, MA HA LA MEGLIO SU UN’INTER MAI DOMA

La seconda semifinale vedeva, invece, il confronto mai banale fra Juventus e Inter, con le bianconere che prevalgono di misura per 2-1, con non poche sofferenze. Match sicuramente più equilibrato ed avvincente, quello fra bianconere e nerazzurre con la formazione di Piovani più vivace e intraprendente, almeno nelle battute iniziali. La Juve iniziava a farsi vedere nella fase centrale della prima frazione di gioco, ma la difesa nerazzurra faceva sempre buona guardia chiudendosi bene ogni volta che le campionesse d’Italia in carica provavano a farsi vedere dalle parti di Runarsdottir.

Quando tutto lasciava presagire un ritorno negli spogliatoi con le reti ancora inviolate, un colpo di testa a spiovere della Cambiaghi sugli sviluppi di un calcio piazzato, spezzava l’equilibrio portando avanti le ragazze allenate da Canzi. Rete che cambiava i piani tattici di Piovani e che costringeva le nerazzurre a rincorrere: nella ripresa, l’Inter avanzava il baricentro della propria azione, ma De Jong era quasi del tutto inoperosa. Un’ovazione accoglieva l’ingresso in campo di Girelli, poco dopo il quarto d’ora di gioco. E proprio un suo pregevole colpo di tacco, dava il via all’azione vincente di Schatzer che con una rasoiata sul secondo palo beffava per la seconda volta Runarsdottir. Le nerazzurre avevano però il merito di non arrendersi, e pochi minuti dopo accorciavano le distanze con una conclusione da distanza ravvicinata della Wullaert: retroguardia bianconera sicuramente non esente da colpe nella circostanza, perchè lasciava colpevolmente il tempo e lo spazio per la comoda battuta a rete alla nazionale belga.

La Juve accusava il colpo, e la neo entrata Schough con una conclusione potente dal limite colpiva l’esterno della rete, facendo scorrere brividi lungo la schiena dei supporters della Vecchia Signora. Tomasevic scaldava i guantoni di Runarsdottir, ma le nerazzurre nel concitato finale mettevano letteralmente alle corde le bianconere sfiorando ripetutamente il pareggio che eppure avrebbero meritato per quanto mostrato sul campo. Dapprima, Lenzini salvava quasi all’altezza della linea su conclusione a colpo sicuro di Detruyer. Poi, era De Jong a ergersi a protagonista assoluta respingendo da autentica fuoriclasse tre pericolosissime conclusioni di Wullaert, Csiszar e Merlo a cavallo fra l’84’ e il 90’. Il generoso forcing finale delle nerazzurre si spegneva con un colpo di testa di Van Dijk che non centrava lo specchio della porta.

L’atto finale della manifestazione si disputerà sabato pomeriggio, con calcio d’inizio fissato alle 17:30.

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