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Quasi cento tesserate, la collaborazione con il Parma: «Qui non c'è distinzione fra maschi e femmine»

Crescita, parola d'ordine quando si parla dell'Airoldi: parte del progetto Parma Academy, impegnato in prima linea nel movimento

FEMMINILE AIROLDI •

FEMMINILE AIROLDI • Le ragazze di Via Vivaldi

C'è una realtà in costante crescita. Come numeri, come categorie. Perché un mattone dopo l'altro si è arrivati a 94 atlete e ora, senza volersi fermare, si punta alla cifra tonda. Prima della fine dell'anno, chissà. Anche se il quando è relativo. L'importante è che la freccia punti sempre verso l'alto. Fra le mura del comunale di Origgio è ciò che pensano tutti. Vedendo l'entusiasmo che aleggia negli ambienti dell'Airoldi, vedendo il riconoscimento riservato alla società biancazzurra. Sul proprio territorio, ma anche molto lontano. Nella Rappresentativa di Varese arrivano dieci ragazze - fra l'Under 15 e la neonata Rapp Under 17, sempre agli ordini dello storico Ettore Geprini - nel progetto Parma Academy, di cui la società varesotta fa parte da ormai due anni. Cinque anni, o poco più, di lavoro per Carlo Ambrogio: «Il nostro successo dipende dalla nostra filosofia: qui non c'è differenza fra maschile e femminile. A tutti vengono dati gli stessi spazi. A tutte vengono date le stesse attrezzature». Pari opportunità.

FRA VARESE E NOCETO

 

«Il mondo Airoldi sta crescendo», il monito che arriva dal responsabile del femminile di Via Vivaldi. Non è un semplice racconto, più una sintesi di quanto i fatti raccontano. Della considerazione che le biancazzurre stanno ricevendo e dal Comitato Provinciale di Varese e dai Centri Federali Territoriali. In tutto, diciotto convocate. «Nella Rapp Under 15 sono state chiamate Castelli, Perfetti, Donnici e Pignatelli. Per noi significa tanto: da un lato perché è un riconoscimento del nostro lavoro - una realtà oratoriale che però cerca di comportarsi come una società dilettantistica vera e propria - dall'altro ci permette di avere un po' di visibilità». Perché il Torneo delle Province - ma più in generale i vari raduni che si susseguono nel corso dell'anno - servono anche a questo. A dar "lustro" alle giocatrici e alle società che nel femminile ci credono e ci investono. Ed è forse questo principio che ha portato molte delegazioni a tentare la strada delle Allieve: Bergamo, Milano, ma anche Varese. Che dalla società origgese ha convocato Trioni, Divico, Scalabrino, Forcato, De Magis e Scuzzarello. Dalle dieci ragazze dell'agonistica, agli otto profili selezionati dai Centri Federali Territoriali, punto di riferimento "sul territorio" del mondo della Scuola Calcio: un momento importante per le giocatrici, ma anche per gli stessi allenatori. «È chiaro che per le nostre tesserate sia bellissimo, ma lo stesso è per i nostri tecnici, che possono assistere alle sedute d'allenamento e continuare a crescere».

E se il lavoro prosegue benissimo "in patria", quella direttrice Origgio - Parma (o meglio, Noceto) si dimostra sempre caldissima. Fra l'Airoldi e i crociati c'è un legame strettissimo: dimostrato dall'adesione della società lombarda al Parma Academy, ma suggellato anche dal rapporto - storico e attuale - di Roberto Pirovano, responsabile del progetto gialloblù, con il club varesotto. «Cinque anni fa ho ricevuto proprio da lui il testimone: e credo di aver contribuito a questo sviluppo, grazie al mio bagaglio di esperienze. E, col Parma, ci stiamo trovando benissimo: ogni mese delle ragazze vanno in Emilia per partecipare agli allenamenti; vestire i loro colori, seguire il loro ritmo. È una grande occasione di crescita. E abbiamo anche occasione di accogliere gli allenatori qui da noi: vengono ad allenare i ragazzi, ma alla seduta assisteranno tutti i nostri tecnici. Ci sarà anche un briefing finale, in cui si cercheranno di chiarire e di spiegare i metodi di lavoro. Come detto, ciò che muove e fa funzionare la nostra realtà è il fatto che maschi e femmine vengono trattati allo stesso modo».

Sono tutte esperienze, che arricchiscono il bagaglio sportivo (e culturale) degli atleti e delle atlete. Come i tornei, a cui si tiene molto: «Abbiamo avuto occasione di partecipare al Torneo Crozada: uno evento spettacolare. Perché le nostre giocatrici hanno avuto modo di confrontarsi con squadre professionistiche, perché le finali sono state giocate nella splendida cornice del Tardini. Ma siamo state anche protagoniste della Yes Cup con le nostre Allieve: la presentazione a San Siro e la possibilità di conoscere realtà provenienti da tutto il Mondo». Un impegno costante nello sport, che si riflette anche nel proprio impegno fuori dal campo: «Abbiamo sempre ben presente il nostro ruolo "sociale" e cerchiamo di rispettarlo nel migliore dei modi: per quest'anno abbiamo organizzato una marcia alla panchina rossa di Piazza IV Novembre; l'ultima di una serie di iniziative che abbiamo portato avanti nel corso degli anni. Ci teniamo, a ciò che avviene in campo e a ciò che avviene intorno: cerchiamo di far divertire, sempre. Per Halloween abbiamo in mente un "allenamento in maschera" per le più piccole». 

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