Under 15 A-B
22 Gennaio 2023
Capitan Luongo e il grande cuore granata fanno 1-1 in rimonta con il Como
Inizia con una mezz’oretta di ritardo Toro-Como, in campo l’Atalanta a fare la rifinitura in vista dallo scontro con la Juve di domenica sera all'Allianz Stadium. Appena usciti dal campo i giocatori di Gasperini prendono il loro posto i giovani di Como e Torino, già caldi, non perdono tempo e subito la gara si fa intensa. A preannunciare una sfida dalle mille emozioni e che termina con un pareggio che può accontentare (ma anche scontentare) un po' tutti...
QUALITÀ COMO
Il freddo condiziona questo inizio di gara, campo leggermente scivoloso. Ma entrambe le squadre non si lasciano condizionare. Primo tempo con il Como che mette in mostra un ottimo gioco, si rende spesso pericoloso, sfruttando bene sponde e sovrapposizioni. Come per esempio la serie di passaggi magnetica tra Piscitelli, Iacovello e Licata al 10', ci pensa Amisano a fermare tutto in area, quando sembrava ormai non ci fossero più speranze.
Mentre il Toro preferisce usare le proprie qualità in velocità, con ripartenze e contropiedi per provare a mettere in difficoltà il reparto difensivo degli ospiti. Costringendo il capitano avversario, Canneti, al fallo al '34, per fermare il gioco, fallo tattico punito con un giallo.
Como che non concretizza, nonostante le molte occasioni da gol, i giocatori tendono ad aspettare troppo e si complicano la situazione al tiro cercando quella ideale piuttosto che sfidare più la sorte. Toro che ha meno occasioni, principalmente sui calci d'angolo, in grado di approfittare di queste situazioni. Il Como invece non riesce sui calci d'angolo, anzi rischia troppo, con il Toro che recupera spesso palla e riparte in contropiede. Primo tempo che resta comunque bloccato sullo 0-0.
LUONGO LA PAREGGIA
Toro che scende in campo con mentalità totalmente diversa dal primo tempo, già al primo minuto Falasca ha un'occasione d'oro, ma calcia male, sente la pressione dell'uomo alle sue spalle.
Ma è dal Como il gol, minuto 12', Papaccioli brucia Quattrocchi sulla fascia e crossa in area, con Piscitelli sul secondo palo che segna col destro di prima.
Toro che cambia le carte in tavola con qualche sostituzione, azzeccate, siamo al 22' quando Luongo si fa trovare al posto giusto al momento giusto, regge bene la pressione, si coordina e calcia con Manzi che può farci poco. Si ritorna in parità.
Gara che procede, entrambe le squadre in cerca del gol vittoria, si sfidano a viso aperto ma al fischio finale il punteggio è 1-1, entrambe le formazioni si devono accontentare di un solo punto, giusto considerando l'andamento del match.
TORINO-COMO 1-1
RETI (0-1, 1-1): 12' st Piscitelli (C), 22' st Luongo (T).
TORINO (4-2-3-1): Cereser 7, Quattrocchi 7, Berto 6.5, Amisano 7.5, Schembre 6.5, Parisi 6 (22' st Bianchi 6), Antonelli 7.5, Luongo 7.5, Falasca 6.5 (9' st Heinzen 7), Calderone 7 (9' st Sheji 7), Bonacina 7 (17' st Turola 7). A disp. Bassani, Moretti, Ciucci, Parisotto, Costantino. All. Della Morte 7.
COMO (4-3-3): Manzi 7, Canneti 7.5, Arioli 6.5, Pavan 6.5, Bergamini 7, Villa 6.5, Licata 7, Papaccioli 7, Anghileri 6.5 (26' st Lebyad 6.5), Iacovello 7.5 (24' st Castelli 7), Piscitelli 7.5. A disp. Capoccia, Toledo, Ronchetti, Bernasconi, Serraglia. All. Volontè 7.
ARBITRO: Catanese di Nichelino 6.
COLLABORATORI: Cardillo di Torino e Mosca di Chivasso.
TORO
Cereser 7 Doppio miracolo nei minuti di recupero che vale la partita, para su Castelli e si allunga subito per metterla fuori con Lebyad che stava lì sul rimpallo. Gara che sa interpretare bene, facendosi trovare pronto quando il Como tenta il tiro, subisce un solo gol, su cui non può far molto.
Quattrocchi 7 Una certezza, al 16’ scivola in area mettendo fine alla minaccia Iacovello in modo impeccabile, pulito, chiusura in diagonale su giocatore che si era involato e aveva seminato il resto della difesa del Toro. Continua così, a difendere con grandi qualità, fino alla fine. Graziato al 36’ del secondo tempo, l’arbitro concede una punizione dal limite mentre i giocatori del Como reclamano il rigore.
Berto 6.5 Riesce a rendersi utile anche in fase offensiva, sfruttando bene le sue doti sull’esterno palla al piede e provando a far salire la squadra. Da non sottovalutare però il suo apporto in difesa, sempre utile. Al 37’ occasione di testa, riesce a liberarsi sul calcio d’angolo calciato da Schembe, ma il pallone supera la traversa.
Amisano 7.5 Sicurezza in campo, supporta la difesa, copre bene e va a recuperare palloni importanti. Parte in progressione e insiste, non lascia perdere. Mantiene la calma, testa sempre in campo, i suoi compagni possono contare su di lui.
Schembe 6.5 Alti e bassi, si distrae troppo e perde troppo spesso l’uomo. Al tempo stesso salva il risultato al 8’ st, ferma Anghilieri solo in area, per dirne una, sa difendere e lo fa vedere, deve solo trovare più costanza.
Parisi 6 Buona gara la sua, mostra le sue doti, come sull’intervento su Iacovello al 36’, chiude senza problemi e impedisce di andare al tiro.
22’ st Bianchi 6 Sostituisce Parisi e ne segue le orme, una buona prestazione, dando solidità in difesa.
Antonelli 7.5 Parte largo, dove ha qualche intuizione ma non incide. Dopo i cambi viene spostato punta, qui si dimostra più a suo agio, si fa vedere di più e si rende più pericoloso. Giocata da prestigiatore al 25’ st, ha il difensore addosso e non prova nemmeno a girarsi, la gira d’esterno senza guardare per Sheji, che non riesce a sfruttarla.
Luongo 7.5 Mette la firma sul pareggio, si fa trovare al posto giusto al momento giusto, non si fa spostare, regge bene la pressione e calcia, Manzi non riesce a metterci una pezza. Prova spesso la soluzione dalla distanza, senza troppa fortuna, ma dimostra di voler fare qualcosa, non aspetta, vuole il gol, vuole vincere.
Falasca 6.5 è un buon attaccante, ma oggi non gli riesce un gol: sbaglia di testa al 15’ e ancora calcia male, ma qua messo in difficoltà dalla pressione del Como, al 1’ st. Le occasioni non gli mancano, e anzi è in grado di crearsele, peccato nessuna rete che avrebbe potuto cambiare tutto.
9’ st Heinzen 7 Sia largo che dietro la punta funziona, lanciato bene al 31’ st ma Villa gli mura il tiro, ha una buona visione di gioco, non avessero sporcato quella palla al 38’ per Turola forse staremmo parlando di un altro risultato finale.
Calderone 7 L’uomo in più, marcarlo non è semplice, si muove con scioltezza e fluidifica la manovra offensiva. Peccato per l’occasione al 7’ st, ci pensa troppo, non la passa, non tira e il Como alla fine recupera.
9’ st Sheji 7 Prende il posto di Antonelli largo, in quella posizione dimostra di saperci fare. I terzini faticano a contenerlo, la fascia è sua.
Bonacina 7 Niente gol, nonostante alcune grandi azioni: al 31’ Manzi in qualche modo ci arriva sul tiro da sotto lo specchio, altra grande parata gli nega la rete al 3’ st, lui si attraversa il campo, con un’accelerata mostruosa ma niente da fare. Nel complesso fa una partita di livello, minaccia costante.
17’ st Turola 7 Dribbling di pregio, riesce a superare l’uomo, si accentra in cerca del compagno giusto, scatta bene sulla fascia. Una prestazione ottima.
COMO
Manzi 7 Salva la sua porta, riuscendo a essere sempre lì quando serve, dà sicurezza. Tutto il reparto offensivo del Toro si trova in difficoltà e non riesce a befferlo, resta imbattuto con interventi al cardiopalmo, ma alla fine Luongo riesce a segnare, non gli riesce un’altra acrobazia su un tiro comunque molto difficile da parare.
Canneti 7.5 Continuità in campo, regge lo sforzo fino alla fine continuando a difendere. Chiusure clamorose, come quella su Bonacina al 32’, lo recupera e butta palla su senza pensarci due volte.
Arioli 6.5 Tira una punizione al 11’ del secondo tempo da buona posizione ma Cereser ci arriva facilmente. Buona l’idea. Così la sua partita: buone idee, gioca semplice, rischia poco.
Pavan 6.5 Regge bene contro una squadra offensiva e veloce come il Toro, lavoro non semplice arginare i loro tentativi rapidi.
Bergamini 7 All’inizio è in difficoltà, non ha punti di riferimento in campo ma non si lascia prendere dallo sconforto. Siede sopra la difesa e si propone per fare da anello di congiunzione con il centrocampo. Riesce anche a farsi trovare davanti, con qualche tentativo, come al 25’ st con un tiro dalla distanza che però non riesce a mettere in difficoltà Cereser.
Villa 6.5 Come il collega centrale di difesa, fa bene contro una squadra difficile che sa attaccare. Al 42’ riesce anche a tirare dalla distanza, ma la palla finisce alta.
Licata 7 Si inverte con Papaccioli a metà del primo tempo, soprattutto in questa frazione di gioco interpreta un buon calcio, come al 35’ stoppa di petto, si gira e serve il compagno. Nel secondo tempo fa più fatica, non ai livelli dell’ottimo primo tempo.
Papaccioli 7 Assist con cross che taglia l’area, dopo aver bruciato Quattrocchio in velocità. Parte a rilento, il cambio di lato gli fa bene ma è soprattutto nel secondo tempo che fa vedere ciò di cui è in grado, sa spingere bene e creare scompiglio a metà campo.
Anghilieri 6.5 Forse avrebbe potuto fare qualcosa in più, ottima coordinazione con i compagni davanti, un attacco affiatato. Poche occasioni oggi, un paio di buone intuizioni, non è egoista, come al 27’: allarga su Papaccioli non marcato, che però tira fuori.
26’ st Lebyad 6.5 Ha pochi minuti, tutti dedicati alla disperata ricerca di un gol che cambi tutto, che però non arriva.
Iacovello 7.5 Sempre lì a cercare di fare qualcosa, il Como può contare su di lui. Dal primo minuto si rende utile, si fa trovare dai compagni tanto quanto trovarli lui, gestisce bene la palla, lì davanti è lui a dare il via al gioco.
24’ st Castelli 7 Siamo nei minuti di recupero quando Cereser gli nega la gioia parando il tiro, si era mosso bene, d’intesa con Piscitelli che lo aveva visto scattare. Prosegue bene il lavoro di Iacovello, costruendo un buon gioco.
Piscitelli 7.5 Gol! Gran gol! Di prima con il destro, si smarca da Parisi e il tiro gli viene naturale. Sa attaccare, il gol non è il suo unico tentativo, va spesso al tiro, provando per tutta la gara a mettere i suoi in vantaggio.
ARBITRO
Catanese di Nichelino 6.5 Gestisce bene il campo, il Como voleva un rigore sul fallo di Quattrocchi verso la fine del secondo tempo ma per lui è punizione. Qualche incertezza, ma mantiene la calma in campo ricorrendo ai cartellini solo quando deve.