Under 16
16 Febbraio 2023
ORIONE UNDER 16: Rinaldo Sagulo a seguito di uno dei suoi trionfi
Giocate illuminanti per mandare in porta i compagni, accelerazioni brucianti che lo rendono imprendibile per qualsiasi difensore ma anche un bottino di reti degno di un vero bomber di razza. E se si pensa che tutto questo avviene con indosso la stessa maglia che veste da 10 anni, la quale ormai ha preso le sembianze di una seconda pelle, ecco che ci si imbatte in una delle tante meravigliose storie, per certi versi anche d'amore, che questo meraviglioso sport continua a regalare. Rinaldo Sagulo è un ragazzo classe 2007 in forza all'Orione, squadra di cui è miglior marcatore con 12 reti siglate all'attivo.
Tutto comincia circa 3650 giorni fa, nel 2013, quando un giovanissimo Sagulo decide di assecondare la sua grande voglia di prendere a calci un pallone che ha fin da subito caratterizzato la sua vita. Un'attività semplice, quasi banale, ma che puntualmente diventa qualcosa di cui non si può fare a meno. Così, esortato anche da qualcuno dei suoi familiari, muove i primi passi nella Scuola Calcio dell'Orione, ancora inconsapevole che, col tempo, quella diventerà la sua seconda casa: «Mio papà e mio zio hanno sempre giocato a calcio e sono stati loro a portarmi per primi a provare. Per quanto riguarda me, giocare a calcio mi è sempre piaciuto, è il primo sport che ogni bambino vuole fare. Così tra i cinque e i sei anni ho iniziato qui all'Orione». A dire il vero, però, una piccola parentesi che vede il ragazzo discostarsi dal nido che lo cresciuto nelle battute iniziali della sua carriera c'è. Corre il tempo e passano gli anni, arriva il 2019 e Rinaldo si iscrive ad uno dei tanti campus estivi che le società organizzano nel periodo caldo. Lui sceglie di andare in quello organizzato dall'Alcione, società di grande prestigio nell'Interland milanese. Seppur recatosi lì col solo obiettivo di giocare, Sagulo fa da subito strabuzzare gli occhi ai dirigenti della squadra di via Olivieri, i quali richiedono la presenza del ragazzo in uno dei provini fissati per il rientro dalle vacanze estive. Rinaldo ci pensa e poi decide: nel Settembre dello stesso anno, diventa a tutti gli effetti un giocatore dell'Alcione. È così, tra lui l'Orione sembra finita ma, come spesso accade, i grandi amori non finiscono mai: Sagulo all'Alcione ci rimane solo 6 mesi prima di ritornare nella sua isola felice, nella sua seconda casa, pronta a riaccoglierlo a braccia spalancate: «C'erano troppi ragazzi e l'allenatore aveva già chiarito che tutti avrebbero giocato gli stessi minuti, quindi anche lo spazio in campo diminuiva. Sono tornato per questo motivo ma anche perché l'Orione è la mia casa, i compagni li conosco davvero da tutta la vita, alcuni addirittura dall'asilo». Calato il sipario su questo piccolo atto che si è inserito fra lui e la sua storia con l'Orione, Rinaldo riparte esattamente da dove aveva lasciato, con tanto di gioia e vivacità, caratteristiche che animano la carriera del ragazzo che ancora oggi porta gli stessi colori addosso con fierezza.
Spiegato questo aspetto, quasi romantico, che ha caratterizzato e caratterizza tutt'ora l'esistenza calcistica di Sagulo, il quesito ora riguarda la sua collocazione nel rettangolo di gioco. La risposta, però, non è scontata come si può pensare: precedentemente si è detto dei suoi numeri realizzativi, 12 reti messe a referto sono veramente un ottimo bottino. E se si considera che il ragazzo non ricopre il ruolo di attaccante vero e proprio, ecco che questo score realizzativo assume ancor più rilevanza. Rinaldo dice: «Lo scorso anno giocavamo con il 4-4-2 e ricoprivo il ruolo di centrocampista centrale. A Settembre l'allenatore ha impostato un 3-5-2 in cui giocavo da interno a destra, mentre ultimamente siamo passati al 3-4-2-1, sistema di gioco in cui il tecnico mi fa ricoprire il ruolo di rifinitore dietro alla punta. Mi trovo molto bene perché in quella posizione posso puntare l'uomo e giocare in velocità». Dunque, siamo davanti ad un giocatore dalle spiccate qualità tecniche che gli permettono di ricoprire ruoli nevralgici all'interno del campo ma che presenta sia abili doti da trequartista, con le quali dispensa palloni per i compagni, che il fiuto del gol di un attaccante vero e proprio, caratteristica che gli ha permesso di realizzare così tante reti. Sono questi punti di forza su cui pochi giocatori possono puntare, specialmente nel panorama Provinciale, e che contribuiscono a rendere la figura di Sagulo non facilmente etichettabile all'interno del campo. È lui stesso infatti a non saper definire se si sente centrocampista o attaccante, ciò che sa è che preferisce giocare più vicino alla porta possibile. Questo dualismo è testimoniato anche dalle figure che ha preso come riferimento in due momenti diversi della sua carriera: «Quando giocavo centrocampista pensavo a Kevin De Bruyne, in quest'ultimo periodo guardo molto Kylian Mbappé» due giocatori tra i più forti in circolazione ma che presentano comunque stili di gioco completamente differenti.
La classifica marcatori rimane un tabù, perché il Girone G, in cui compete con la sua squadra, vede due bomber come Lorenzo Frassinelli ed Edoardo Tarquinio dominatori incontrastabili, ma per lui non rappresenta un problema: «La classifica marcatori ovviamente la guardo, fa piacere guardare i propri numeri ma l'importante è che la squadra si comporti al meglio in campo e lavoro per fare in modo che questo accada». Sono parole, queste, sintomo di grande maturità e lucidità di un ragazzo non ancora maggiorenne ma che interpreta il gioco del calcio come un grande conoscitore. A testimoniare ciò interviene il tecnico dell'Orione Under 16, Marco Conte, il quale spende parole stupende nei confronti del suo fantasista: «Rinaldo è un ragazzo molto intelligente e altruista. Questo ultimo anno è esploso, lo dice la sua vena realizzativa, assolutamente non banale per un centrocampista. È un leader silenzioso, ha un'intelligenza tattica superiore e per questo cerchiamo di fargli ricoprire più ruoli possibile cercando di favorire sempre le sue caratteristiche. L'unico consiglio che gli do è quello di migliorare in fase difensiva: deve essere contento per essere diventato un elemento importante della squadra, ma ciò deve dargli motivazione per continuare a lavorare e migliorare in questo modo».
Il tecnico si è soffermato anche sui progressi della squadra, dicendosi soddisfatto dei miglioramenti registrati dal gruppo anche se la classifica non è entusiasmante. Sagulo si è espresso anche su questo: «A inizio campionato ci dicevamo di lottare per i primi tre posti. Poi ci sono stati tanti intoppi e abbiamo commesso alcuni errori che abbiamo pagato. Quest'anno abbiamo cambiato allenatore, abbiamo provato un modulo nuovo e va così, stiamo provando cose diverse. Sicuramente i risultati potevano essere migliori e siamo dispiaciuti per questo ma sappiamo anche che in questa seconda parte di stagione possiamo migliorare continuando a lavorare su quello che abbiamo impostato a Settembre». Ebbene, l'augurio è sicuramente quello di continuare a vedere il nome di Rinaldo Sagulo scritto sui tabellini delle partite dell'Orione, oggi come in futuro, in modo da poter continuare ad essere spettatori di questa storia d'amore.