Under 17 Femminile
02 Marzo 2023
Sarà capitato a tutti: sei in macchina, il traffico procede a rilento, metti la seconda, arrivi a mettere la terza, provi a capire qual è la corsia che scorre di più, ma quando ti sembra di averla individuata ecco che ti devi fermare di nuovo. E via così, anche per chilometri. A un certo punto però arrivi al punto in cui ci sono i lavori in corso che hanno generato il rallentamento; con pazienza lo superi, e davanti a te si riapre finalmente un'autostrada a quattro corsie dove finalmente puoi "lanciare" la macchina alla velocità di crociera ottimale.
Siamo sempre su Sprint e Sport e non su Quattroruote, ma questa sensazione potrebbe essere piuttosto simile a quella provata da Lidia Consolini (classe 2007 dell'Inter e già nel giro della Nazionale) al momento del passaggio dal calcio a nove a quello a undici. Si era già detto di come l'impostazione da "Esordienti" riservata al calcio femminile Under 15 (partite da tre tempi in un campo nove contro nove, con porte ridotte), possa avere un suo senso e una sua logica in ambito locale e dilettantistico, e di come invece, per atlete di alto livello tecnico e atletico, questa rappresenti una sorta di limitatore di velocità inserito in maniera artificiosa. Non è un caso, pertanto, che la giovane promessa di Valmadrera, giocatrice che ha nello slancio e nella corsa alcune delle sue maggiori qualità, sia "esplosa" una volta trovato maggior campo e spazi sui quali sprigionare i suoi cavalli.
UN'ATLETA TOTALE
Da piccola Lidia prova tantissimi sport, dallo sci al nuoto, a seconda della stagione, e in tutti quanti riesce alla grande. Tra questi c'è anche il calcio, che pratica assieme agli amici nell'oratorio di Valmadrera, nel lecchese. Un giorno viene notata da un osservatore dell'Inter che si trovava impegnato a seguire dei ragazzi. Da lì scatta subito la segnalazione alla divisione women nerazzurra, e per Lidia si aprono le porte di un grandissimo club professionistico.
L'impegno diventa da subito importante, tanto da portare la ragazza a fare una scelta netta che la fa concentrare soltanto sul calcio. I sacrifici sono notevoli, per lei e per coloro che le stanno vicino: l'Inter è di base prima a Sedriano, poi a Bruzzano, e in seguito in via Cilea, nel centro sportivo dell'Accademia Inter, per stabilire solo più di recente il proprio quartier generale al "Pertini" di Sesto San Giovanni.
LA VALCHIRIA NERAZZURRA
Lidia Consolini, come detto, ha trovato nel passaggio a undici una tappa fondamentale del suo sviluppo, tanto che oltre a essere protagonista con l'Under 17 di Stefano Torriani, ha già toccato ritmi e metodologie della Primavera nerazzurra. Alta e slanciata, con dei capelli biondi e dei tratti che evocano una guerriera della mitologia norrena, Lidia è una giocatrice che può ricoprire diversi ruoli in campo. Prevalentemente agisce sulla fascia, esterna pura a tutto campo in un sistema dal centrocampo a cinque, ma anche bassa in una difesa a quattro.
È stata provata tuttavia anche come difensore centrale, e la sensazione è che ci si trovi davanti a una giocatrice polivalente che abbina doti atletiche fuori dal comune a dei fondamentali tecnici molto solidi, e che ha un altro punto di forza nella serietà con cui affronta allenamenti e partite, unita a una grande cultura del lavoro. Una giocatrice moderna, insomma, che rappresenta un ottimo spot per un calcio femminile che sta proponendo, anno dopo anno, parametri qualitativi sempre più alti.
LA NAZIONALE
I progressi mostrati da Lidia (che quattro volte a settimana prende la navetta insieme a Jessica Ciano, l'altra lecchese dell'Inter, per venire ad allenarsi a Milano), l'hanno portata all'attenzione della selezionatrice Under 16 Viviana Schiavi, che più volte l'ha chiamata in Azzurro e che l'ha voluta con se nel recente torneo di sviluppo tenutosi in Portogallo a inizio febbraio, che ha visto l'Italia confrontarsi con le rappresentative di Olanda, Germania e Inghilterra. Un'esperienza incredibile per Lidia, che al suo ritorno a casa è stata invitata in Comune dal sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi, desideroso di complimentarsi personalmente con la ragazza per il contributo che sta dando al calcio femminile e allo sport lecchese.