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Accolta la prova Tv, l'arbitro ritratta ma rimangono le squalifiche

La Corte d'Appello accetta le immagini del ricorso, ma tecnico e dirigente innocenti staranno ancora fuori

Una sentenza scandalosa: la prova video assolve, la Corte d'Appello no

Fabio Isaia, allenatore della Pro Eureka Under 16

L'arbitro scrive un rapporto pesante, il Giudice Sportivo rincalza la dose con multe e squalifiche a lunghissima scadenza, la società presenta un ricorso con tanto di prova video che smentisce nella sua totalità la versione dell'arbitro. Dopo questi primi tre passaggi arriva il quarto episodio di Juve Domo-Pro Eureka, Under 16 Regionali.

Nella giornata di oggi, giovedì 16 marzo, sul Comunicato Ufficiale la Corte Sportiva d'appello ha emesso il suo verdetto. In generale si parla di riduzioni (anche importanti) delle squalifiche di tutte le persone chiamate in causa dal primo grado di giudizio. Quello che però salta all'occhio è che, nonostante il video dimostri chiaramente che il tecnico e il dirigente della Pro Eureka (Fabio Isaia e Giovanni Ungaro) non abbiano commesso alcun gesto che potesse meritare una squalifica, il Giudice Estensore non ha annullato le loro squalifiche, ma le abbia soltanto ridotte. 

De facto, Isaia e Ungaro devono ancora scontare due settimane di squalifica, in quanto la loro punizione è stata ridotta soltanto fino al 31 marzo. Cosa alquanto strana e addirittura scandalosa visto che il Giudice della Corte Sportiva d'Appello ha accettato la prova video e ha registrato il fatto che l'arbitro abbia ritrattato il suo primo rapporto. 

Nel Comunicato infatti viene riportato: 

Dall’esame del filmato allegato dalle ricorrenti, si evince che al termine dell’incontro si è effettivamente verificato un parapiglia che ha visto coinvolti i giocatori di entrambe le quadre, i quali si spintonavano vicendevolmente, ma non pare che tale situazione fosse sfociata in una vera e propria rissa, non risultando commessi da parte di nessun giocatore gesti violenti quali pugni e/o calci ed essendosi la situazione risolta in tempi relativamente brevi con il rientro delle due quadre negli spogliatoi.

Anche il direttore di gara, nel supplemento di rapporto, ha precisato che il dirigente e l’allenatore della PRO EUREKA si erano avvicinati a lui camminando e non correndo e che il primo non aveva compiuto gesti violenti nei suoi confronti, limitandosi ad appoggiare le mani sulle sue spalle; l’arbitro ha altresì chiarito che il termine “rissa” era stato usato impropriamente, essendosi verificati soltanto una serie di capannelli tra i giocatori delle due squadre, che si erano spintonati e trattenuti vicendevolmente per le magliette. Se è così, la reale situazione risulta quindi nel complesso decisamente ridimensionata rispetto a quanto era stato descritto dal giudice sportivo e posto a base dei provvedimenti disciplinari emessi nell’immediatezza e senza supplementi di istruttoria; tenuto anche conto della giovane età dei giocatori coinvolti nei disordini verificatisi in occasione della gara, ad avviso di questa Corte Sportiva d’Appello tutte le sanzioni in questa sede impugnate devono essere ricondotte ad equità e meritano una congrua riduzione.

Non solo la prova video ha scagionato Isaia e Ungaro anche per la penna del Giudice Sportivo, ma a confermare questa versione c'è anche il "supplemento di rapporto" del direttore di gara che di fatto nega ogni motivo di squalifica dei due dirigenti. Allora perché questi devono scontare ancora due settimane di squalifica? Perché non è stata quantomeno ridotta fino a questa settimana come è stato fatto per i 3 calciatori della Pro Eureka e i 2 della Juve Domo? Non si può neanche dire che serva per fare cifra tonda, in quanto con questa riduzione le settimane di squalifica sono 5. 

LA RIDUZIONE E LA COPPA DISCIPLINA

Sabato potranno tornare in campo Marco Praticini e Diego Di Lonardo, mentre per i settimesi i rientri saranno 3: Gabriele Lamanna, Luca Costa e Emanuel Samuel Grosu. Queste riduzioni, insieme a quelle di Isaia e Ungaro salvano la Pro Eureka dalla quota 100 punti disciplina, oltre la quale la categoria avrebbe perso la categoria Regionale. 

Al netto delle riduzioni, infatti, la società settimese si vede togliere 49 punti disciplina, scendendo quindi circa a 66 punti totali. Circa perché ci sono ancora le ammonizioni della scorsa giornata da sommare, ma che comunque non vanno a intaccare il nocciolo della questione: la retrocessione per disciplina è salva. 

LA POSIZIONE DELLA PRO EUREKA

A prendere la parola è il Ds delle Giovanili Marco Miele, che già aveva espresso la sua posizione quando ci ha spiegato e illustrato la prova video che ha anche mandato agli organi giudicanti. Se da un lato in casa Pro Eureka c'è un sospiro di sollievo per aver evitato la retrocessione d'ufficio, dall'altro rimane l'amaro di un giudizio ancora troppo severo per quella stessa prova video che la Corte d'Appello ha accettato.

«Premesso: anche quel poco che si è visto nel video non deve succedere. I ragazzi li ho ripresi perché a fine partita si saluta avversari e arbitro e si va via. Punto. Detto questo provo sentimenti contrastanti. Da un lato mi fa enormemente piacere la riduzione importante che è stata fatta sui calciatori. Se però paragono il tutto a quanto è effettivamente successo rimane l'amaro in bocca. Soprattutto per allenatore e dirigente: cinque settimane di squalifica per nulla rimane troppo. Le conseguenze principali sono scongiurate, ma non riesco a trovare una motivazione per quanto è stato inflitto loro. Lo ha ammesso la corte, scrivendolo e ammettendo il video. Non hanno fatto nulla! Forse forse posso ancora capire la squalifica per Ungaro che, come abbiamo scritto anche nel ricorso, ha fatto un applauso ironico quando ha ricevuto il referto. Ma per Isaia? Non so che ragionamento abbiano fatto. C'è poi anche scritto che non ci siamo presentati anche se convocati. È strano perché non abbiamo rintracciato nulla del genere né sui comunicati, né via PEC che controlliamo tutti i giorni».

Il dispiacere di Miele traspare anche su un altro punto del Comunicato: quello che parla del ricorso della Juve Domo in merito alle squalifiche dei sue due calciatori. 

«Fa strano: ci siamo sentiti, abbiamo condiviso il video. Mi è davvero spiaciuto leggere che la Juve Domo abbia impostato il loro ricorso sul fatto che i loro calciatori si difendessero dalle aggressioni dei nostri. Ribadisco: quando finisce la partita si deve salutare e andare via e i ragazzi, pur senza esagerando non lo hanno fatto. Ma impostare il ricorso su questo...»

PAROLA A FABIO ISAIA

«Il video è talmente palese che descrive nella totalità cosa è successo. Non c'è niente neanche per una settimana di squalifica e nonostante questo dobbiamo stare fuori ancora due settimane. Cosa c'è da dire? Il video lo hanno visto, l'arbitro ha ritrattato... non era da ridurre, era da annullare».

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