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Da 2-0 a 2-3: la rimonta per il playoff arriva in pieno recupero

Lo firma Riccardo Sansica il gol che beffa il Quincitava. Vittoria al gusto di fasi finali

Alpignano

Riccardo Sansica esulta dopo il 2-3 segnato in pieno recupero

Forse non è il risultato più giusto, ma è un risultato di una pesantezza incredibile. Da 2-0 a 2-3 e l'Alpignano espugna la tana del Quincitava guadagnandosi 3 punti sudati e fondamentali per mantenere la distanza dallo Charvensod e quindi il quarto posto che varrebbe i playoff. A sbilanciare i piatti di un 2-2 che non sarebbe stato troppo lontano dai famosi "punti" è stato Sansica con un missile terra-aria in pieno recupero. Vincere all'ultimo, contro un ottimo Quincitava e in rimonta può essere il vero punto chiave della stagione. 

URAGANO QUINCITAVA

Pressing asfissiante e una voglia matta negli occhi di fare risultato. Il Quincitava dei primi minuti è una forza della natura. Il baricentro alto e la capaictà di scippare palloni su palloni per proiettarsi subito in avanti vuole costringere l'Alpignano all'errore. Ad aiutare questa dinamica ci pensano gli ospiti che approcciano male: distratti, imprecisi... Dopo soli 4' arriva la frittata. Palla a campanile al limite, Bertot e Liboni si scontrano tra di loro regalando palla a Clemente che nega il suo cognome e non mostra pietà tirando sotto la traversa. 1-0. L'Alpignano incassa e prova a reagire spostando il proprio asse d'azione sulla fascia sinistra e al 13' arriva anche un'occasione. Carella sponda per Greco che manda Audrito sul fondo. Il cross basso innesca una carambola in area da cui nascono 3 occasioni su cui Anrò risponde sempre presente. Superato il pericolo il Quinci torna in avanti e, complice il vento, trova il raddoppio ancora con Clemente. Altro campanile, colpo di testa in tuffo e traiettoria allungata sul palo lungo a beffare Carlone. 2-0

quincitava

TEMPESTA DI RIGORE

Nel mentre Cosentino ha invertito Correa e Grosso e il 7 ha più libertà di svariare. Sulla base di ciò si arrivano ai 2' che cambiano la partita. Al 22' Grosso entra in area e viene trattenuto per la spalla dalla difesa dell'Alpignano. La panchina oronero esplode per chiamare il 3-0 che avrebbe, de facto, messo la partita in ghiacciaia, ma per Ghirone di Ivrea non ci sono gli estremi per un rigore. Tempo di far diminuire i decibel delle proteste, che, dall'altra parte del campo, Carella si gira bene in area e viene sgambettato da Nolfo. Questa volta Ghirone indica il dischetto e si riapre la partita perché Carella non sbaglia. 2-1 che dura ancora 10' perché poco prima dell'intervallo arriva il 2-2 al gusto di beffa per il Quinciatava, ma che al tempo stesso certifica che l'Alpignano è rinsavito. Cross di Mataj e stacco imperioso di Marco Aimone.

rigore

EQUILIBRIO E SILURO FINALE

Nella ripresa il Quincitava non patisce la botta psicologica: si abbassa, sì, ma l'Alpignano per quanto stia alto, non riesce a trovare il varco giusto. Difesa organizzata e qualche ripartenza insidiosa firmata Grosso: la prima occasione per sbilanciare di nuovo il risultato infatti ce l'ha il Quincitava con Grosso che scappa per vie centrali e conclude dal limite trovando una bella parata di Carlone al 22'. Insomma, tutto sembra presagire un 2-2 quando, al 1' di recupero un lancio lungo trova Sansica che ha ancora gamba e sprint per entrare in area da posizione un po' defilata e liberare un siluro che chiude i giochi. Il nervosismo finale racchiude una gara tesa, combattuta e pesantissima. L'Alpignano vince ancora nonostante un grande Quincitava: manca poco per l'accesso ai playoff.

IL TABELLINO

QUINCITAVA-ALPIGNANO 2-3
RETI (2-0, 2-3): 4' Clemente (Q), 19' Clemente (Q), 24' rig. Carella (A), 34' Aimone M. (A), 36' st Sansica (A).
QUINCITAVA (4-2-3-1): Anrò 6.5, Nolfo L. 6 (9' st Dimino 6.5), Ghirardo 6.5, Aresti 7, Perrenchio 7, Lombardi 6.5, Grosso 8, Vacchiero 6.5, Clemente 8 (21' st Totaro 6.5), Correa 7, Orlandini 6 (13' st Rossetto 7). A disp. Clerino, Gigliotti, Meletti, Palladinelli. All. Cosentino 7. Dir. Ghirardo - Dimino.
ALPIGNANO (4-3-3): Carlone 6.5, Sansica 8, Liboni 6 (1' st Aimone L. 7), Dellavalle 6.5 (18' st Attisani 7.5), Dello Russo 6 (1' st Crepaldi 7), Bertot 6.5, Greco 7.5, Aimone M. 7.5 (19' st Chiechio 6.5), Carella 8, Mataj 7 (23' st Miceli 6.5), Audrito 6.5 (1' st Bevilacqua 7). A disp. Suino. All. Domizi 7. Dir. Carlone - Bertot.
ARBITRO: Ghirone di Ivrea 6.5.

LE PAGELLE

QUINCITAVA

quincitava

Anrò 6.5 Si mette subito in mostra con un’ottima difesa tra i pali. Di palle sporche a Carella ne arrivano non poche, il centravanti le devia e lui le intuisce. Molto bene al 13’ quando in un minuto compie tre interventi consecutivi che salvano il parziale di 1-0. Il colpo di testa di Marco Aimone è angolato, ma non imprendibile. Ciononostante la sua prestazione è positiva.

Nolfo 6 La posizione anomala di Grosso lo confonde un po’, ma non fa grossi errori, anzi sta ben posizione dietro per evitare rischi. Casca nel tranello di Carella in occasione del rigore.

9' st Dimino 6.5 Ingresso deciso a rinforzare con energie nuove una fascia spesso usata dall’Alpignano nella ripresa. Chiude quello che deve con grinta e intelligenza.

Ghirardo 6.5 In avvio si batte soprattutto sulla sua fascia. Fa vedere grandi chiusure su Audrito che, quando è solo a puntarlo, fatica. Molte volte però sulla sua fascia arrivano i rinforzi biancazzurri e lì non può sdoppiarsi.

Aresti 7 Posizione efficace e linea ben tenuta con Perrenchio. Togli gli spazi di tiro al reparto offensivo dell’Alpignano sia nel primo tempo che nella ripresa quando, pur con il baricentro basso, il Quincitava non subisce grossi pericoli.

Perrenchio 7 Se talvolta non riesce a scalfire la colonna Carella, é abile a chiudere le traiettorie al puntero biancazzurro quando si gira. Organizza bene il castello giallonero che viene trafitto nel finale, quando fa più male.

Lombardi 6.5 Padrone di dinamica e scippo di palloni in avvio, quando l’Alpignano alza i giri del motore lui non molla e spesso li costringe a saltare una linea per cercare direttamente Carella. Col passare dei minuti ha meno margine di manovra in fase di possesso.

Grosso 8 Parte largo a sinistra dove fa intravedere qualcosa, ma a cui manca sempre qualcosa. Pressa alto, prova affondi, ma rimane sempre un ma… Questo viene cancellato quando si scambia con Correa ed entrambi ne beneficiano. Ha più possibilità di svariare, non dà punti di riferimento e il primo assolo è l’occasione del rigore reclamato a gran voce dagli oroneri. Nella ripresa, se possibile, è ancora più devastante. Il Quinci quando lo innesca nella corsia centrale riesce ad alzarsi perché a testa bassa carica, dribbla, recupera palloni. È capace di sfidare tutti gli ospiti da soli. Il termometro della grinta é il numero di seconde palle vinte.

Vacchiero 6.5 Come Lombardi è gigante in avvio di partita. Recuperi alti, ottima e sapiente gestione di spazi e tempi. Con quel ritmo non può durare tutta la partita, ma riesce a dosare le forze senza calare troppo improvvisamente.

Clemente 8 L'uomo del vento. Parte approfittando come meglio non può di una gaffe difensiva dell’Alpignano raccogliendo la palla al limite e fiondandola sotto la traversa. Replica, dimostrandosi tra i pochi a saper approfittare del vento, al 19’ con un colpo di testa che a prima vista sembra senza pretese, ma poi il pallone va a sbattere sul palo nell’angolino basso e per la seconda volta alza le bracci al cielo. Continua a lottare come un leone su ogni pallone. Torna al gol con una doppietta dopo 22 turni di campionato.

21’ st Totaro 6.5 Il 2010 entra per dare battaglia alle spalle di Grosso, per l’occasione spostato a prima punta. Dopo un paio di minuti col timore reverenziale, si sblocca e va più deciso sui palloni.

Correa 7 Dopo un avvio deciso, ma in gabbia, gode dell’aria fresca della fascia da dove scodella quella palla che diventa assist per Clemente. Generoso nella ripresa a mettere il suo fisico e la sua possenza a beneficio della squadra in fase difensiva, ma senza dimenticarsi di tentare anche l’impossibile in avanti.

Orlandini 6 Il Quincitava pende più a sinistra in avvio, quindi a lui tocca più lavoro sporco. Non lo disdegna, né lo fa male pressando tanto e alto. Nella ripresa cala un po’ di intensità e serve gamba per ripartire.

13' st Rossetto 7 La prima palla é una punizione guadagnata in fase offensiva. Nonostante l’anno in meno si presenta con personalità e vogli di sfrecciare. Non punge, ma costringe l’Alpignano a tenere sempre un occhio su di lui.

All. Cosentino 7 Un netto segnale rispetto a settimana scorsa. Salvezza certa, playoff troppo lontani, difficile trovare stimoli. L’Alpignano in casa è la molla giusta per vedere una prestazione aggressiva, preparata, da vero Quincitava. L’inizio è potente e prepotente tanto da stordire la quarta forza del campionato. Quel rigore avrebbe potuto mettere il ghiaccio sulla partita, ciononostante la squadra non esce dal campo e rischia anche il 3-2 nel secondo tempo.


ALPIGNANO

alpignano

Carlone 6.5 La partita non comincia alla grande. Se la difesa davanti a lui non ha il miglior approccio, anche lui fa qualche sbavatura sui rinvii e sul primo gol. Si riprende facendo una gran parata sul 2-2 su Grosso. Intervento che salva il risultato e cui seguono uscite sicure anche se meno spettacolari.

Sansica 8 L’uomo del destino, l’uomo che con il suo gol allo scadere può regalare le fasi finali all’Alpignano. Comincia dietro tenendo discretamente Grosso prima e Correa poi. Nella ripresa si sposta subito come esterno alto e da lì in avanti ha liberà di spinta. Qualche buon traversone senza fortuna e poi LA giocata. Si fa trovare pronto in pieno recupero e fa partire un missile a incrociare che vale i 3 punti.

Liboni 6 Partecipa alle gaffe iniziali difensive. Prova a riprendersi e col passare dei minuti ingaggia un bel duello con Orlandini.

1' st Aimone L. 7 Da quella parte non si rischia più. Un paio di ripartenze del Quincitava trovano le sue chiusure pulite, ma anche qualche intervento più ruvido quando serve. Ermetico.

Dellavalle 6.5 Mostra le sue doti migliori tra i due tempi, quando chiude bene gli spazi e tiene una posizione pulita.

18’ st Attisani 7 Servono muscoli freschi per scappare all’indietro su Grosso. Li mostra, come mostra anche ottime intuizioni sulle preventive e ottimo tempismo in interventi pericolosi.

Dello Russo 6 In una mediana che per 20' é totalmente spaesata lui forse fatica un po' più degli altri con la palla al piede. Leggermente meglio in fase difensiva. Non molla e continua a dar battaglia.

1' st Crepaldi 7 Si inserisce bene portando in dote intelligenza e dinamismo. Non tocca a lui creare occasioni, ma lega i reparti perché L’Alpignano rimanga con le tende piantate nella metà campo oronera.

Bertot 6.5 Sbornia iniziale, poi si riprende e lo fa alla grande. Sbatte in modo un po’ goffo su un suo compagno sul primo gol, ma poi, pian piano, torna a essere un centrale di assoluta affidabilità. Nel secondo tempo non sbaglia più niente e sfodera la giusta cattiveria in marcatura.

Greco 7.5 Parte esterno largo per poi, di fatto, giocare da sottopunta e raccogliere le sponde di Carella. È il pericolo numero uno degli ospiti lo dimostra portando bene palla al piede in tutte le parti del campo. Quella triplice occasione al 13’ nasce dalla sua posizione accentrata e dal suo suggerimento per Audrito.

Aimone M. 7.5 Terzo tempo e stacco imperioso dal limite che va a firmare il 2-2. Il suo gol segna il confine tra un avvio in affanno e una seconda parte con sempre più fiducia e rocciosità in mezzo al campo.

19’ st Chiechio 6.5 Paga un po’ di centimetri, ma compensa con la personalità. Ruba palloni e aiuta in fase difensiva.

Carella 8 Piedi ben piantati per terra, protezione palla e gran gioco da prima punta. Da manuale. Riesce praticamente sempre a tenere il marcatore alle sue spalle lavorando con sponde perfette per i suoi compagni. Quando c’è da attaccare la porta poi si rende sempre pericoloso. Vuoi con movimenti insidiosi o vuoi con tocchi improvvisi che costringono Anrò a testare i suoi riflessi per tutto il primo tempo. Il rigore se lo guadagna e lo trasforma. Protagonista.

Mataj 7 Cerca la sua solita regia, ma non trova gli spazi necessari. Il pressing del Quincitava è troppo alto. Poco male, decide di spostarsi di tanto in tanto e da questa intuizione nasce il cross perfetto per il 2-2 di Aimone.

23’ st Miceli 6.5 Si cala bene nella parte partecipando attivamente al fraseggio.

Audrito A 6.5 Corrente alternata: dialoga bene coi compagni di reparto, salvo poi attraversare minuti bui in cui fatica a saltare Ghirardo. Fa comunque vedere qualche cross buono, particolarmente quelli bassi.

1' st Bevilacqua 7 Basso a destra ha il mandato di arginare Correa. Il compito non è facile, per questo il riuscirci (lasciando pochi pertugi al 10 oronero) è una buona medaglia. Il duello è fisico e a ritmi altissimi.

All. Domizi 7 Ne mancano 3, ma questa, insieme al Borgaro, era la più dura. Su questo campo, con questo vento e con la voglia del Quincitava di prendersi ancora uno scalpo di lusso, vincere era fondamentale. L’approccio ha fatto infuriare Domizi: troppo molle, confuso, distratto. In controluce si vede una reazione buona che, aiutata dagli episodi, ha permesso il bottino pieno. Esperienza e tre punti nello zaino. Saranno entrambi utili per le fasi finali.

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