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Under 16

Fiammate Charvensod: salvezza viola rimandata all'ultimo appello

Cannatà, Baccoli, Ranieri e Pozza stendono un Cenisia orgoglioso, ma che è ancora alla ricerca della permanenza al Regionali

Alex Cannatà, attaccante dello Charvensod che sblocca la partita dopo soli 2' di gioco

Alex Cannatà, attaccante dello Charvensod che sblocca la partita dopo soli 2' di gioco

Visto il risultato di Leinì, sarebbe bastato un punto per far partire la festa salvezza del Cenisia. Un punto che per qualche minuto è stato realtà, per la maggior parte della partita un sogno difficile, ma possibile, ma alla fine è rimasto un desiderio da cercare ed esaudire soltanto all'ultima partita di campionato. A rovinare i piani di Secci (squalificato) e Lioce è stato uno Charvensod già salvo, ridimensionato, ma non per questo rilassato. I valdostani, capaci di fiammate letali, con un primo tempo quasi perfetto si mettono in una posizione di forza che regge fino al triplice fischio ed espugnano Torino con un 2-4 che costringe le violette a cercare la salvezza nell'ultima partita contro il Quincitava. 

FIAMMATE VALDOSTANE

Si spengono i semafori e invece di vedere Verstappen scattare, si vede Cannatà che approfitta di una catena di destra viola distratta per scappare con un paio di spallate e tanta, tantissima velocità fino al tupertu con Crespo che viene battuto da un tocco dolce ed angolato. Dopo 2' lo Charva è avanti, ma il Cenisia è squadra d'orgoglio, è squadra affamata. Per questo Prudente non fa aspettare molto e dopo 4' lancia Ferraris sulla sinistra che premia subito Tarantini, bravo a scivolare alle spalle di Pozza che lo tocca dietro in area. Rigore che Dalipi non sbaglia e pareggia. 

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L'esultanza di Andi Dalipi, numero 10 del Cenisia, dopo il gol del momentaneo 1-1.

Il pareggio dà serenità al fraseggio e sicurezza nelle giocate, ma il Cenisia dopo appena 10' si ritrova di nuovo a inseguire, perché la macchina valdostana è fatta così: organizzata dietro, letale quando parte e questa volta parte il 2008 Baccoli che sfida mezzo centrocampo viola e da fuori libera un destro angolato che vale l'1-2. Questo colpo fa male e il Cenisia non si sfilaccia del tutto, ma un po' di meno ci crede tanto da cedere in una nuova disattenzione al 37' quando Poletti copre palla con stile e lancia in fascia il treno Cheney che supera due difensori poi mette una palla in mezzo che Ranieri deve solo spingere in rete. 1-3 e tutti negli spogliatoi. Dopo la sosta la salita diventa ancora più ripida perché il solito Poletti, defilato a sinistra, scaglia un punizione forte e bassa che Crespo non trattiene favorendo il tap in dell'1-4 di Pozza. 

pagelle

REAZIONE VIOLA

Secci e Lioce all'intervallo cambiano e adottano un 4-3-3 funzionale ad un assalto all'arma bianca che trova benzina e coraggio solo dopo il 14', quando Prudente si inventa una punizione all'incrocio da sogno. Munteanu, Vidaurre e gli altri cambi danno energia e idee, ma sottoporta c'è una maledizione. Le occasioni per scrivere un pareggio storico ci sono, ma non vanno a buon fine. Né al 16' quando Munteanu distrugge il palo a botta sicura, né al 29' con Dalipi che centra un buon Bosonin dal limite dell'area, tantomeno al 34' quando ancor Munteanu da destra mette in mezzo un pallone che Arlunno mastica troppo sprecando l'occasione più nitida che avrebbe aperto a un finale da fuoco e fiamme. 

Invece termina così, con lo Charvensod che espugna il Cit Turin (via Revello squalificata per un turno) e rimanda la missione salvezza del Cenisia all'ultima giornata. Restate connessi. 

IL TABELLINO

CANNATà RANIERI

 Alex Cannatà e Tommaso Ranieri dello Charvensod, entrambi in gol

CENISIA-VDA CHARVENSOD 2-4
RETI (0-1, 1-1, 1-4, 2-4): 2' Cannatà (V), 7' rig. Dalipi (C), 16' Baccoli (V), 37' Ranieri (V), 5' st Pozza (V), 14' st Prudente Andrea (C).
CENISIA (3-5-2): Crespo 5.5, Ferraris 6.5 (17' st Vidaurre 7), Gamba 6.5 (9' st Beatrici 5.5, 40' st Cau sv), Prudente Andrea 8, Sertorio 6.5, Barbaro 6.5, Arlunno 5.5, Doro 6 (9' st Munteanu 6.5), Tarantini 6 (28' st Di Marzo 6.5), Dalipi 6.5, Scamarda 5.5 (1' st Daidone 6.5). A disp. Scanu. All. Lioce 6.5. Dir. Di Marzo - Gerardi.
VDA CHARVENSOD (4-3-1-2): Bosonin 7, Cheney 7.5, Foletto 7.5, Filippone 7, Pozza 7, Di Marco 7.5, Marcoz 7.5, Baccoli 7.5 (5' st Macchioni 7), Ranieri 7.5 (32' st Riboni 7), Poletti 8, Cannatà 8. A disp. Fogato. All. Fermanelli 7. Dir. Tibone.
ARBITRO: Musso di Torino 6.

AMMONITI: Vidaurre (C), Beatrici (C), Tarantini (C), Pozza (V), Macchioni (V).

LE PAGELLE

CENISIA

CENISIA

Crespo 5.5 Nella prima frazione può poco sui gol del vantaggio, anche se non scende velocissimo sulle conclusioni comunque non potentissime. La macchia grossa è quella in avvio di ripresa quando non trattiene la punizione di Poletti lasciando una palla a Pozza troppo facile.

Ferraris 6.5 Cavalca come se non ci fosse un domani trovando pochi assoli tecnici, ma tante giocate giuste, misurate e scelte sagge, non ultimi cross sempre insidiosi. Infatti le ultime le energie le usa per un cross prelibato sul quale Munteanu ammacca il palo.

17' st Vidaurre 7 La scintilla giusta per fare divampare un incendio. Vuoi con la voce, o vuoi con recuperi e proiezioni offensive ha sempre gamba e grinta perfetta per la situazione. Non basta a cambiare l’inerzia della partita, ma il suo ingresso è molto positivo.

Gamba 6.5 Ventiduesimo gettone presenza per il capitano che nella difesa a 3 fa la guardia al lato che regge meglio. Combatte e chiude come può e si perde una sola volta la catena destra valdostana. Da uomo squadra, anche dalla panchina continua a spingere i suoi, da capitano corre insieme a Scanu a soccorrere l’infortunato Beatrici e lo accompagna negli spogliatoi.

9' st Beatrici 5.5 Ingresso di muscoli, ma che troppo presto diventa nervosismo. Si fa sentire su Poletti con un intervento duro e Musso di Torino gli risparmia il giallo, anche se la grazia vera arriva quando il giallo lo prende su un intervento duro su Marcoz con la gamba troppo alta.

Prudente 8 Se è vero che con lo Charva non è andata bene né all’andata, né al ritorno, i gialloblù sono la sua vittima preferita. Oltre alla rete contro il Lucento, il centrocampista 1681’ sulle spalle trova la sua terza rete stagionale ci cui 2 proprio contro i valdostani. Una punizione magica, incantata che gli dà ossigeno alle speranza di una rimonta impossibile e che lo premia per una prestazione dominante. Gigante in fase di rottura, intelligente in fase di impostazione. Servono altre prove per giustificare il voto? I piazzati sempre velenosi e il lancio che porta al rigore dell’1-1.

Sertorio 6.5 Primo tempo di luci ed ombre. Ottimi interventi preziosi, un paio di buchi insieme a tutta la squadra. Nella ripresa non solo non sbaglia più nulla, ma si fa anche apprezzare per ottime letture su Ranieri e chiunque passi dalle sue parti.

Barbaro 6.5 Insostituibile, come al solito. È il primo delle violette a sfondare il muro dei 1800’ giocati e lo fa facendo da ombra a un Cannatà che però qualche volta riesce a scappargli. Sa usare anche le maniere forti e argina il potenziale offensivo di un attaccante capace di fare 7 gol con gli Under 17 e 3 in 280’ con i pari età. Insomma, non il cliente più facile che ci sia.

Arlunno 5.5 Parto largo a destra dove fa tanta fatica nel duello con un formidabile Foletto. Nella ripresa cambia ruolo nel 4-3-3 andando a ricoprire un po’ il riferimento centrale ma principalmente l’esterno di sinistra. Non riesce a incidere e il gol mangiato a porta totalmente sguarnita pesa come un macigno.

Doro 6 Centrocampista duttile come dimostrano i 6 gol stagionali e il fatto che é il secondo calciatore più utilizzato in rosa con 1765'. In fase di possesso fa valere muscoli e la testa alta per provare a innescare il reparto offensivo, in fase difensiva ruba qualche pallone, ma ogni tanto si perde la marcatura.

9' st Munteanu 6.5 Un ingresso molto positivo. Sembra partire mezzala, ma in realtà è la pedina offensiva che si fa trovare con più continuità. Sfida Foletto, lo punta, lo carica e a volte lo salta, altre gli scivola alle spalle per attaccare la porta. Alla prima occasione buona chiude gli occhi e tira più forte che può ammaccando il palo da posizione molto ravvicinata. Prova a rifarsi servendo, dalla stessa posizione, una palla perfetta per Arlunno che però non trova fortuna non per colpa sua.

Tarantini 6 Sua la fuga e la posizione che vale il rigore del pareggio. Mossa positiva che però viene leggermente macchiata per quel giallo meritato visto il calcio a rigore già dato a Pozza. Nel resto della partita si fa vedere molto, ma si intestardisce molto con la palla tra i piedi.

28' st Di Marzo 6.5 Il più utilizzato dal Cenisia come cambio in corsa (16° ingresso dalla panchina), va a rimpolpare un reparto offensivo che ha bisogno di idee e qualcosa riesce a tirare fuori. Anche come posizione è utile sulle seconde palle.

Dalipi 6.5 Il suo collega di reparto é l'unico punto di riferimento, perché lui non dà alcuno. Scarica e prova a inventare un po’ con la corrente alternata: perché quando riceve palla difficilmente fa male, ma poi si nasconde per lunghe parentesi di partita. Il rigore gli serve per trovare il 9° centro stagionale (2° su rigore) e accorciare sul grande assente di giornata Romeo nella classifica marcatori interna.

Scamarda 5.5 Parte mezzala destra, dove però non trova le misure coi suoi compagni in fase difensiva. Da frangiflutti davanti alla difesa funziona un po’ meglio e recuperando qualche pallone in più dimostrando comunque una discreta duttilità. Non a caso è l’unico delle rosette ad aver giocato in tutte le partite.

1' st Daidone 6.5 Pronti, partenza, via e subito fa una diagonale difensiva facendo una bella chiusura energica. In impostazione ci mette un po’, ma poi trova gli spazi per trovare palloni interessanti.

All. Lioce 6.5 Quanta sofferenza quando si accende lo Charva nella prima frazione. A lungo andare i suoi dimostrano agonismo e la voglia giusta per centrare la salvezza. Il punticino necessario non arriva sempre per quella mancanza di concretezza negli ultimi metri. Tutto il resto (lampi di gioco, grinta, determinazione e carattere) c’è.

BANNER PAGELLE

CHARVENDOD

CHARVENSOD

Bosonin 7 Sempre, sempre, sempre sicuro in ogni intervento. Commette solo una mezza sbavatura con un rinvio sui piedi che si alza a campanile, ma niente di grave. Specie se in confronto ai tanti interventi che costruiscono certezze. Se Arlunno si mangia un po’ il gol del 3-4, gran parte del merito è anche suo perché è reattivo a intercettare il debole tiro e a neutralizzare anche la ribattuta di Di Marzo.

Cheney 7.5 Ha tanto da fare con le sovrapposizioni di Ferraris, specie in avvio. Le legge, le tiene, alcune benino altre molto bene. Sul finale di primo tempo ha gamba e coraggio per affondare, assistito dal mago Poletti, sulla fascia e mettere in mezzo l’assist per quel golletto di Ranieri che dà una mazzata al Cenisia.

Foletto 7.5 Mastodontico in entrambe le fasi sulle quali giganteggia su Arlunno, ma anche su Tarantini con un recupero a fine primo tempo che salva il risultato. Nella ripresa è più attento e diligente, anche perché c’è un Monteanu in più da tenere d’occhio.

Filippone 7 Gara pulita, gara di muscoli, gara di ordine. Quando tocca a lui fare la guardia su Tarantini non fallisce e risponde presente con grinta e carisma, tenendo il 9 viola sempre spalle alla porta.

Pozza 7 Parte male, chiude alla grande. Quell’incrocio di gambe con Tarantini gli costa il giallo e il rigore dell’1-1, ma è molto saldo e saggio nel riprendersi subito nonostante giochi con la spada di damocle sulla testa. Cresce in convinzione fino ad essere protagonista in una ripresa che vede lo Charva col baricentro basso che lui orchestra e trovare poi il quarto gol valdostano in tap in.

Di Marco 7.5 La sua sapienza e la sua possanza in fase di impostazione permettono a Marcoz e Baccoli di proiettarsi subito sulla trequarti a creare densità e superiorità. Tanto quando la palla è nei suoi piedi è in cassaforte. Abile frangiflutti in fase di non possesso.

Marcoz 7.5 Coltellino svizzero sempre pronto all’uso. Cattivo, nel senso agonistico, nei contrasti e pungente quando scappa in avanti a fare l’ala aggiunta. Sa sempre dove posizionarsi e come appropriarsi del pallone. Trova anche il gol del 2-5 e della gloria personale, ma il direttore glielo annulla.

Baccoli 7.5 Mamma mia che gol! Riceve spalla alla porta, aggira il marcatore, ne salta 3 e infila un tiro basso e teso nell’angolino basso. Ha un anno in meno, ma tanto sprint in più, ma alla seconda da titolare dopo quella col Paradiso trova il primo gol con l’Under 16.

5' st Macchioni 7 Un altro 2008 chiamato a dar manforte ai 2007 con i quali fa l’esordio. 35’ in cui comincia timidamente, ma poi cresce con giocate intelligenti e interventi senza alcun timore reverenziale, come dimostra il suo cartellino giallo.

Ranieri 7.5 In genere è l’arma in più dalla panchina (12 ingressi a partita in corso), ma la sua sesta presenza da titolare trova il suo terzo gol in campionato. Gara pratica, con tantissimo lavoro sporco per creare spazi per Poletti e Cannatà. La rete di tap in è meritata per dedizione e spirito di squadra.

32' st Riboni 7 Ha pochi minuti a disposizione in cui lavora tanto e bene. Subito un bel colpo di testa a sparecchiare l’area, poi si torna davanti a fare da punto di riferimento per fare salire i suoi.

Poletti 8 Capitano, mio capitano. Il mago, il diavolo, il genio. Nell’arco della partita indossa queste 3 maschere rivelandosi imprendibile per il Cenisia. inventa suggerimenti prelibati, punta tutta la retroguardia anche da solo, prova anche un eurogol al 22’ del primo tempo sfiorando di poco il palo lungo dopo aver calciato quasi dalla linea laterale di sinistra. Non solo numeri di prestigio, ma anche efficacia come dimostra la punizione velenosa che induce Crespo all’errore e quindi Pozza al quarto gol valdostano.

Cannatà 8 Ha degli esplosivi nelle gambe e detonano subito con una fuga di muscoli e velocità che porta al vantaggio. Il resto della partita è un duello uomo contro uomo con Barbaro in cui non si risparmiano colpi e spesso riesce a sfuggirgli guadagnando il fondo o cercando un successivo dialogo con i suoi compagni di reparto. Vespino.

All. Fermanelli 7 Sostituisce Ciccarelli e porta a casa 3 punti che rendono più dolce la classifica. Ha una panchina corta, ma una squadra organizzata che gestisce bene le forze. Avvio con fiammate caldissime, ripresa in gestione.

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