Cerca

Under 14

Ritmo, organizzazione e dettagli: dentro agli ingranaggi dell'orologio svizzero biancoverde

Rocco Tassano ci guida alla scoperta dei segreti del suo Quinto Romano

Quinto Romano Under 14

QUINTO ROMANO 14: I biancoverdi di Tassano festeggiano la vittoria sulla Rhodense

Tra le formazioni che si stanno mettendo maggiormente in mostra delle giovanili meneghine, non si può non citare il Quinto Romano di Rocco Tassano. L'Under 14 biancoverde si è distinta per prestazioni degne di nota ma soprattutto per la messa a disposizione di una quantità industriale di giovani talenti. Giocatori che hanno suscitato e tutt'ora suscitano attenzioni da tutta Italia. Tale livello di interesse non era solo giustificato dalle ottime prestazioni della quarta potenza del Girone R ma anche dal fatto che il 3-2 sugli orange è maturato con diversi 2010 in campo e la rosa quasi ridotta all'osso.

«Abbiamo avuto molti problemi con gli infortuni e durante tutto il girone primaverile siamo stati costretti a completare la rosa con diversi elementi provenienti dalla squadra cadetta». E questo ha dato non pochi problemi all'allenatore biancoverde: «Le nostre sconfitte con Baranzatese e Romano Banco sono arrivate perché eravamo deficitari in termini di uomini. In una partita siamo addirittura scesi in campo con un giocatore di movimento tra i pali perché non avevamo un portiere da poter schierare».

Ma, a dispetto di tutte le difficoltà, il Quinto Romano tiene il passo delle squadre che occupano le primissime posizioni di classifica. Dove sta dunque il loro segreto? Sta tutto negli allenamenti, tra uno stop orientato e uno scambio nello stretto: fin dalle primissime battute, la macchina costruita da Tassano lavora con la precisione di un orologio svizzero e riesce a mantenere un ritmo altissimo per l’intero allenamento, limando al massimo i tempi morti tra un esercizio e l’altro.

 

 

Insomma lavoro e organizzazione da subito paiono i capisaldi del metodo di allenamento: «Arrivo da importanti esperienze in diverse società professionistiche anche se adesso ho deciso di intraprendere un percorso in una società dilettantistica per poter sviluppare concretamente la mia idea di gioco e di calcio. Con il duro lavoro e le giuste richieste punto a valorizzare al massimo ogni singolo elemento della rosa». Tanto che è capitato più volte, anche negli anni scorsi, che: «Ad inizio anno arrivano molti ragazzi scartati da società di "alto livello". Loro fanno talmente bene qui da noi che l'anno dopo quelle stesse società ci chiamano per riaverli indietro. Noi non facciamo selezione tra i ragazzi perché vogliamo dare a tutti la possibilità di crescere bene e di sviluppare appieno le proprie potenzialità. Quando poi riusciamo a mandarli in una società professionistica è il massimo della soddisfazione».

Ma gli aspetti su cui lavorare sono tanti e due allenamenti alla settimana spesso non sono sufficienti: «Tutti insieme andiamo in piscina a fare esercizi di mobilità e con i pesi e, grazie al sostegno della società, in settimana riusciamo a fare un terzo allenamento di rifinitura». Per Tassano la crescita dei ragazzi non è solo una questione di quantità quanto piuttosto di attenzione ai dettagli: «I movimenti in campo sono importantissimi e la postura del corpo è determinante per la buona riuscita di una giocata. In settimana alleniamo tutti questi aspetti e col tempo abbiamo imparato a giocare con tutti i moduli in maniera tale da adattarci al meglio alla situazione che ci troviamo di fronte».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

ATTUALITÀ SCOPRI