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Under 14

Passato e presente in quasi cinquecento chilometri, ora è il bomber «eroe dei due mondi»

Le origini in Umbria e l'inizio in oratorio e la spola tra le due categorie: la storia di Samuele Costantini

Samuele Costantini, Club Milanese Under 14

CLUB MILANESE UNDER 14: Samuele Costantini, numero 9 del Club Milanese che ha già rubato l'occhio ai 2008

Per alcuni è un semplice dovere, per altri può diventare un peso insormontabile e per altri ancora, invece, è un vizio che viene dal profondo e non ti lascia: forse di questo ne sa qualcosa il numero 9 che veste la maglia biancorossa, quella del Club Milanese, quella di Samuele Costantini. Mi riferisco al vizio che da inizio anno tormenta Samuele - o "Costa", come lo chiamano i compagni - ma soprattutto quel vizio che è anche l'incubo delle difese avversarie: quel vizio di cercare e trovare il goal più di ogni altra cosa al mondo. In sole 9 gare disputate, nel campionato primaverile, sono 16 su 39 le volte che il nome di Costantini compare tra i marcatori: tradotto, il 41% dei gol realizzati dalla sua squadra finora passano dai suoi piedi. Se a queste statistiche aggiungiamo anche che il bomber di San Donato ha avuto la possibilità di assaporare lo spogliatoio della categoria dei più grandi allora possiamo affermare che la macchina da gol biancorossa si contraddistingue non solo per qualità e quantità ma anche per carisma, personalità e duttilità.

BIANCOROSSO ALL'ANAGRAFE, ROSSONERO DI SANGUE

Che stia facendo faville con i colori del Club Milanese, quelli del bianco e del rosso, non è una completa casualità ma si potrebbe dire quasi un piacevole scherzo del destino: «Sono nato a Perugia ma sono di fatto cresciuto a San Donato. Però da piccolo quando capitava di tornarci, assieme a mio nonno, andavo allo stadio a tifare il Perugia. Fuori dal campo lui era la mia fonte d'ispirazione». E il Grifone e i suoi Ingrifati, i tifosi biancorossi, ne han visti arrivare di attaccanti forti, soprattutto a cavallo tra gli anni '90 e 2000: dal compianto Paolo Rossi a Fabrizio Ravanelli, passando per Miccoli e Nakata. Quel pizzico di sangue umbro che ha trasmesso a Samuele quel feeling con la porta che alla sua età è un qualcosa di unico. Ma al cuor non si comanda e Samuele rivela la sua fede rossonera«Sono tifoso del Milan fin da piccolo e quando guardo le partite mi ispiro a Leao. Per tecnica e velocità, ossia i miei punti forti. Quando ho iniziato a seguire il calcio il mio primo amore è stato Deulofeu, mi faceva impazzire. Poi all'estero ammiro Vinicius, mi rispecchio nelle loro qualità». Insomma, il talento naturale è ciò che li accomuna ed è anche l'elemento che stuzzica maggiormente i gusti di Samuele.

Inizia a muovere i suoi primi passi nel calcio nell'hinterland milanese, a San Donato, dove è cresciuto con la famiglia: «Non ho altre squadre alle mie spalle se non quella dell'oratorio. Ho cominciato li da piccolo, volevo divertirmi. Poi mi sono detto che volevo mettermi in gioco e il Club Milanese mi ha dato questa possibilità, mi hanno notato in un campus estivo». Col senno di poi possiamo dire che la scommessa su di lui si è rivelata vincente. Tant'è che in poco tempo le prestazioni di Samuele hanno attirato le attenzioni di Salvatore Incontrera, tecnico dell'Under 15: «Ho avuto la possibilità di giocare con loro e posso affermare che si respira un bel clima, c'è un bell'ambiente e questo fa si che io non soffra le pressioni. I nostri 2008 sono molto forti e altruisti,  il merito va naturalmente all'allenatore e ai dirigenti di non farmi sentire un pesce fuor d'acqua. I miei compagni mi hanno dato una mano a integrarmi molto velocemente». La capacità di adattamento è un altro punto a favore di Samuele, una peculiarità che ha mostrato fin da piccolo: «Ho provato un pò tutti i ruoli di movimento, ho giocato centrocampista e poi mi sono innamorato dell'attaccante. Mi piace muovermi e spaziare, scendere sulla linea del centrocampo a chieder palla sui piedi e far salire la squadra ma la verità è che quando posso mi piace provare l’uno contro uno. Rispetto allo scorso anno, lo stile di gioco del mister è cambiato: un anno fa giocavo punta fissa e quindi dovevo muovermi solo sul fronte d'attacco mentre quest'anno con il gioco a 2 punte posso posso spostarmi sulla trequarti, stare più basso, mi alterno con Giovanni (Leonardi) e questo mi piace».

In merito al rapporto con i suoi compagni in Under 14, Samuele parla di un gruppo unito, solido e allineato anche nelle avversità: «In questa squadra ognuno di noi è un leader, a modo suo. Ognuno esercita la leadership quando c'è ne il bisogno, al di là di Vittorio (Urso) ovviamente, il nostro capitano. Si, in campo capita di correggere un mio compagno ma siamo tutti allineati su questo, nonostante le differenze di carattere ci si intende anche solo con uno sguardo».

E i risultati lo possono confermare vista l'unica sconfitta nel campionato in corso che a giudicar da fuori appare come un semplice incidente di percorso, come sostiene Samuele: «Contro il CVS è stata una sconfitta dovuta soprattutto alla mancanza di serenità ma è stata una sconfitta di squadra, tutto il gruppo era mentalmente confuso. Siamo stati bravi a rialzarci e la sconfitta l’abbiamo presa come un trampolino per far meglio in campionato. La nostra miglior qualità è saperci rialzare velocemente». Un elogio al gruppo che sicuramente adesso non dovrà mollare la presa, il traguardo è più vicino che mai e Samuele ha le idee chiare: «Siamo molto carichi, dopo il pari con la Calvairate dobbiamo vincerle tutte se vogliamo il primato. Dobbiamo affrontare la Rondinella e la Macallesi che sono le più complicate ma bisogna pensare al momento, partita per partita, da qui alla fine sono tutte finali. Non sono il tipo che studia i punti deboli degli avversari prima della gara perchè preferisco viverla sul momento e scoprire le carte a gara in corso, alla fine il calcio è anche questo e arrivati a questo punto della stagione non bisogna far calcoli, sarebbe un errore gravissimo». Il mood è chiaro, piedi per terra e pedalare. A sole 4 giornate dal termine, Samuele chiede un ultimo sforzo ai suoi compagni e da sè stesso pretende il massimo: il destino del Club Milanese passerà dai piedi e soprattutto dai gol di Costantini, uno dei numeri 9 più in forma del campionato.

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