TDR Under 15
21 Aprile 2023
RAPPRESENTATIVA UNDER 15: Giulio Fardin dell'Alcione
Cosa si può fare in 26 secondi? Alcuni ci bevono un caffè, per altri magari rappresenta il record di apnea sott'acqua. Ma non solo. Romain Grosjean, per esempio, nel 2020 rimase per esattamente 26 secondi bloccato nella propria monoposto avvolto tra le fiamme dopo un brutto incidente in Bahrain, uscendone praticamente illeso. C'è poi chi li ha utilizzati per cambiare completamente la storia, per stravolgerla. In primis la sua ma anche quella dell'intera squadra, un po' come avvenuto alle ore 9:42 del 21 aprile 2023 a Casale Monferrato. Il protagonista è stato lui, sempre lui, solo lui: Giulio Fardin. Molti lo conosceranno come il re dei bomber di Under 15 Élite, trono conquistato grazie ai 37 gol (37!) messi a segno nella regular season. Altri come il golden boy dell'Alcione, arrivato in estate dalla Soccer Boys e capace di sbaragliare la concorrenza. Altri ancora come il predestinato, capace di segnare due gol al Milan e di attirare su di sé le attenzioni del Diavolo, tanto che il prossimo 1 luglio si dovrebbe mettere nero su bianco il suo approdo in via Aldo Rossi.
Da qui il quesito: cos'ha fatto il 26 secondi Giulio Fardin? Semplicemente ciò che gli viene meglio, ovvero segnare. Lo ha fatto con la maglia della Rappresentativa, lo ha fatto nell'esordio al Torneo delle Regioni contro la Puglia, lo ha fatto nella splendida cornice di Casale Monferrato. Di sigilli nella sua carriera ne ha fatti parecchi e da qui ai prossimi anni ne farà ancora di più, ma questo sicuramente non lo dimenticherà. Sicuramente per il peso, visto il momento e il palcoscenico, ma anche e soprattutto per l'estetica. Sì, l'estetica, perché il gol che è valso il vantaggio contro la Puglia è stato fantastico. Tutto è nato da un grandissimo lavoro di Braga, partner d'attacco nonché bomber del girone B di Under 15 Élite: gran giocata spalle alla porta e assist illuminante per Fardin. Un antipasto mica da ridere, poi la portata principale: sterzata a rientrare alla Diego Milito in finale di Champions League nel 2010, difensore mandato al bar e sinistro a giro chirurgico che s'infila sul secondo palo. Il tutto con una semplicità disarmante, tanto che in tribuna chiunque avrà pensato «facile, la prossima volta ci provo io». Ed è proprio questa l'essenza del gol di Fardin, la quale descrive alla perfezione le sue capacità: fa sembrare apparentemente semplice anche ciò che non lo è affatto.
D'altronde è lo stesso Giulio che lo conferma nel post gara: «Il secondo gol? Sinceramente non me lo ricordo neanche. Ha provato a tirare Braga, poi sono andato sulla respinta e...». Ed è venuto fuori un gol pazzesco, l'ennesimo. Un destro al volo che è finito sotto l'incrocio dei pali, una giocata sublime che ha permesso alla Rapp di Peccati di portarsi avanti di due lunghezze. Sigillo che ha dato poi il via alla goleada: «Sono felice per il gol e soprattutto per la vittoria. Segnare 5 gol non era né facile né scontato, e per noi è importantissimo. In caso di sconfitta contro il Lazio avremmo comunque una buona differenza reti in ottica secondo posto». Propri in chiave big match contro i laziali, Fardin non ha dubbi: «Ci hanno detto che sono una squadra molto forte ma noi vogliamo vincere. Alla fine l'obiettivo è arrivare fino in fondo, mi piacerebbe poi segnare in ogni partita».
Insomma, c'è uno Scudetto da riportare in Lombardia ma anche da difendere, visto che la Lombardia è tuttora campione in carica in virtù del trionfo dei Giovanissimi di Gazzola nel 2019. Lo stesso discorso vale per l'Alcione: Calderoli non solo punta al secondo titolo regionale in due anni, ma può anche dare seguito a quello conquistato dai classe 2007 di Tonani, sempre per la categoria Under 15. Proverà a farlo con Giulio Fardin in avanti, ma occhio a parlare solamente del golden boy: «Ho fatto 37 gol e sono tanti, vero. Ma molti di questi sono frutto dell'ottimo lavoro dei miei compagni. Si parla spesso di me ma vorrei che la giusta riconoscenza andasse anche a loro». Parole che dimostrano anche un certo tipo di maturità, tutta carne al fuoco al fine dell'ormai imminente passaggio al Milan. I nodi sembrano ormai sciolti e manca solo l'ufficialità, inoltre tutti gli indizi portano Giulio Fardin sulla sponda rossonera del Naviglio. E se qualcuno avesse dubbi sulla tenuta mentale del classe 2008, a spazzare ogni dubbio ci ha pensato lui stesso: «Non sono uno che sente molto la pressione, vivo le partite con molta tranquillità». Il riferimento è chiaramente all'esordio al Torneo delle Regioni, ma è facile immaginare che anche un eventuale passaggio nella Milano rossonera possa fargli lo stesso effetto.