Torneo delle Regioni Under 19
22 Aprile 2023
RAPPRESENTATIVA FRIULI VENEZIA GIULIA UNDER 19 • Carlo Tosoni ha parato un rigore tenendo a galla i suoi compagni nel momento del bisogno
Una vittoria sofferta ma pur sempre una vittoria. Anzi, forse una vittoria che per il morale vale quasi doppio: il Friuli Venezia Giulia vince 1-0 contro la Puglia nonostante abbia giocato quasi tutto il secondo tempo in 10 contro 11. Ancora, conseguenza dell'espulsione è stato un calcio di rigore per i pugliesi, che però Tosoni - protagonista assoluto dei suoi grazie al suo intuito - ha saputo praticamente inchiodare a terra, dando un chiaro segnale a compagni e avversari: anche in inferiorità numerica non cambia nulla, il Friuli è in partita. E così è stato, perché la squadra di Randon non ha rinunciato a giocare, anzi ha continuato a creare, sfiorando anche il raddoppio. Ovviamente la Puglia ha poi avuto le sue occasioni, soprattutto con D'Amico nel finale, ma i friulani hanno saputo difendere il vantaggio fino all'ultimo, quando la squadra ha potuto esultare per la vittoria.
La partita è tosta sin dalle primissime battute: entrambe le squadre conoscono benissimo il peso di un’eventuale vittoria e partono in maniera forte, lottando su ogni pallone e provando a conquistare la supremazia specialmente al centro del campo. Ad affondare il primo colpo nel tentativo di sbloccare il risultato è la Puglia, con il gran bel tiro di Basile dopo pochi minuti, che trova però l’opposizione di Tosoni (4’). Ci vuole un po’ di più al Friuli Venezia Giulia per avere il primo squillo, che arriva su palla inattiva: punizione da ottima posizione battuta in maniera velenosa da Palmegiano; il pallone sibila sopra la barriera e serve un grande intervento di Pellegrini per riuscire a negare il vantaggio dei ragazzi di Randon (18’). L’occasione segna però la svolta dei friulani, perché da quel momento in poi i giocatori in maglia gialla si piazzano nella metà campo dei pugliesi e armeggiano bene con il pallone, provando a innescare Gotter Herve e Schiavon, anche se Barletta prima e Colabello dopo fanno bene da guardia. Il Friuli capisce che non bisogna dare punti di riferimento agli avversari, o meglio lo capisce il solito Gotter Herve, che inizia a svariare per tutto il fronte d’attacco, per esempio quando si allarga a destra e va in dribbling prima di servire un molto alto Tell, che raccoglie il suggerimento ma spara altissimo (28’). Lo stesso Tell è protagonista quasi in negativo sul ribaltamento successivo, perché il terzino devia sulla propria traversa il traversone di Chiatante (32’). Il Friuli ora fa un po’ più fatica a imbastire una trama perché i ragazzi della Puglia sono molto fisici e riescono così a spezzare i tentativi friulani. Come spesso accade, quindi, in questi casi è una palla inattiva a sbloccare la situazione: punizione battuta in area, tocca Clarini D’Angelo e favorisce l’inzuccata di Schiavon, che gonfia la rete proprio una manciata di istanti prima dell’intervallo (46’).
Squadre di nuovo in campo e la Puglia sente la necessità di provare a riacciuffare il risultato, tant’è che Tavarilli manda in campo anche Mawa per creare più occasioni lì davanti, ma è il Friuli Venezia Giulia che continua ad attaccare. Al quarto d’ora la Puglia ha un’occasione d’oro: progressione di Basile, palla per D’Amico che viene steso in area da un già ammonito Bozzo. Calcio di rigore, cartellino giallo ed espulsione. Sul dischetto, per calciare il penalty che può valere il pareggio si presenta Basile, che decide di chiudere il tiro: capisce tutto Tosoni, che quasi inchioda il pallone e salva il risultato (16’). Il Friuli adesso deve però gestire l’inferiorità numerica, tuttavia la squadra di Randon non sembra assolutamente intenzionata chiudersi in difesa per difendere il risultato, anzi: la retroguardia cerca di non abbassarsi troppo e di servire immediatamente gente come Presti o Schiavon, in modo tale da portare il pallone verso l’area pugliese e trovare il raddoppio. Negli ultimi dieci minuti la gara si gioca ovviamente perlopiù nella metà campo offensiva della Puglia, che cerca disperatamente il pareggio: lo sfiora D’Amico, che tutto solo in area gira di testa il suggerimento arrivato da Nestola, ma il capitano manca di un niente lo specchio della porta (36’). Poco dopo c'è il palo clamoroso di Marin, che al limite dell’area fa partire un tiro che prende la parte bassa del legno, strozzando in gola l’esultanza di squadra e tifosi (45’). Chiude infine in attacco la Puglia, che impegna Tosoni con il tentativo di Mawa (48’) ma il portiere devia bene in angolo: è l’ultimo highlight del match, perché il direttore di gara qualche istante dopo fischia tre volte e consegna i tre punti nelle tasche dei friulani dopo aver sofferto per gran parte del secondo tempo per cercare di mantenere il risultato e anzi, provare ad aumentarlo.
PUGLIA-FRIULI VG 0-1
RETE: 46' Schiavon (F).
PUGLIA (4-2-3-1): Pellegrini 6, Cocinelli 6 (7' st Grifa 6), Barletta 6, Colabello 6.5, Logrieco 6 (43' Morisco 6.5), Bevilacqua 6, Masellis 6 (28' st Scardigno 6), Basile 6.5, De Giosa 6 (6' st Mawa 6.5), Chiatante 6.5 (13' st Nestola 7), D'Amico 6.5. A disp. Valeriano, Marinelli, Fasciano, Spadavecchia. All. Tavarilli - Di Palma 6. Dir. D'addario.
FRIULI VG (4-3-3): Tosoni 7.5, Bozzo 6, Cotti Cometti 6.5, Zuliani 6.5, Tell 6.5, Pinton 6.5 (17' st Rizzi 6.5), Mallardo 6, Palmegiano 6.5 (11' st German 6.5), Clarini D'Angelo 7, Schiavon 7.5 (30' st Marin 6), Gotter Herve 6.5 (11' st Presti 6). A disp. Alessio, Gori, Lombardo, Muranella, Musumeci. All. Randon 7.
ARBITRO: Manno di Torino 6.
ASSISTENTI: Horri di Novara e Manni di Novara.
ESPULSO: 16' st Bozzo (F).
AMMONITI: Clarini D'Angelo (F), Bozzo (F), Presti (F).
PUGLIA
Basile 6.5 Leader silenzioso, più tecnico che carismatico. Poco (pochissimo) dopo l'inizio della partita impegna subito Tosoni, scaricando sui suoi guantoni un gran bel tiro che forse avrebbe meritato più fortuna. La sua partita è veramente bella e, cosa più importante, completa: strappa quando c'è da strappare, vede bene i compagni che si muovono, si lascia andare ad un paio di giocate di lusso e si fa trovare pronto nel servirli e prova anche il tiro in un altro paio di occasioni. Purtroppo il rigore sbagliato pesa tanto, ma c'è da dire che il portiere avversario fa una grandissima parata: il suo mancino dagli undici metri è perfetto e angolato nella giusta maniera. Purtroppo per lui, Tosoni era in giornata.
Nestola 7 Sostituisce un Chiatante che aveva fatto bene nell'arco della partita e che aveva creato qualche problema alla difesa friulana. Lui prende il posto del compagno e con poco tempo a disposizione riesce comunque a dare una grossa mano alla squadra, cercando di sfruttare nel migliore dei modi tutti i palloni che la squadra gli affida. Basti pensare al traversone al bacio che taglia tutto il campo per finire giusto sulla testa di D'Amico, che però non gira bene per una questione di centimetri o forse di millimetri.
D'Amico 6.5 Appunto, il capitano. Partita di sacrificio e di tanto impegno per lui, che oltre a fare il suo a livello di gioco cerca di tenere anche alta la concentrazione della squadra per tutta la durata della gara. Salta da una parte all'altra del campo, ora per lottare su un pallone, ora per dare carica a compagni come Chiatante o Basile. Sull'imbucata perfetta di quest'ultimo si fa trovare pronto, tiene botta contro Bozzo e guadagna un calcio di rigore potenzialmente fondamentale, anche se poi viene sciupato. Nel finale potrebbe invece pareggiarla proprio lui e di testa la colpisce anche bene, ma il tentativo si spegne sul fondo davvero per pochissimo.
Tutti in piedi nella foto di rito dei titolari della Puglia prima della partita
FRIULI VG
Tosoni 7.5 Pochi giri di lancette ed è già chiamato a sporcarsi i guantoni per via del bel tiro di Basile. Paradossale, se si pensa al duello che sostanzialmente si innescherà con l'avversario per tutto il match: il giocatore della Puglia prova in tutti i modi - direttamente e indirettamente - a incidere sul risultato, ma il portiere friulano si fa trovare sempre pronto. Ovviamente il capolavoro della sua partita è il rigore parato proprio a Basile, perché il 14 avversario a dire la verità calcia un gran bel rigore, ma l'intervento è altrettanto - se non di più - ben fatto, tant'è che in un tempo (e mezzo) Tosoni inchioda il pallone per terra, neutralizzando il rigore e sostanzialmente mandando in frantumi i sogni pugliesi.
Palmegiano 6.5 Un bel giocatore in mezzo al campo: gioca leggermente decentrato sulla fascia, dalla quale a volte si sgancia per accentrarsi e provare sia a dialogare con gli altri giocatori friulani che ad andare direttamente alla conclusione. La conferma delle sue doti balistiche arriva poi su calcio di punizione, quando calcia una punizione velenosissima che Pellegrini è però abile nel saper neutralizzare.
Clarini D'Angelo 7 Titolare questa volta a differenza della gara contro il Lazio, il numero 3 sulla fascia sgasa ogni volta che ne ha l'occasione e prova a far arrivare quanti più palloni possibili verso la torre, Schiavon. In alcuni momenti pare abbassi il suo raggio d'azione per dare più libertà di manovra per Gotter: in quei frangenti segue l'azione sia per farsi trovare pronto che per riuscire ad arginare eventuali contropiedi degli avversari. Entra poi nell'azione del gol friulano toccando la palla che finisce poi a Schiavon: presenza provvidenziale ai fini del risultato.
Schiavon 7.5 Tanto fisico, tanta intelligenza tattica e tanta voglia di graffiare la partita. Tre elementi che fanno di Schiavon un giocatore centrale nello scacchiere di Randon. Se infatti la costituzione fisica può far pensare ad una punta vecchio stampo, che riempiono l'area e aspettano il pallone decisivo, il campo dice che nel suo corredo ci sono tante altre giocate, in primis quella di abbassarsi per ricevere palla spalle alla porta, girarsi e andare in percussione. Paradossalmente, però, la decide lui quasi di rapina in area di rigore.
Gli 11 scelti da Randon per il fischio d'inizio
ARBITRO
Manno di Torino 6 Corretta dalla tribuna la segnalazione sul rigore, un po' da rivedere invece la gestione di diverse situazioni di gioco. I falli sono stati tanti e le perdite di tempo anche: bene sul calcolo del recupero, meno bene nell'utilizzo dei cartellini. Qualche giallo in più avrebbe favorito un gioco più scorrevole.