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Torneo delle Regioni Under 17

Lombardia, niente colpaccio per questione di millimetri: il verdetto è rimandato

Pari senza reti nel big match contro il Lazio

LOMBARDIA-LAZIO UNDER 17

LOMBARDIA-LAZIO UNDER 17: Uno scatto della sfida di Casale

Si sono studiate, si sono temute, si sono spaventate a vicenda. Ma alla fine non si sono fatte male, e classifica alla mano non è neanche un male in ottica quarti di finale. Finisce senza reti il big match tra Lombardia e Lazio: un punto a testa per Tacchini e Pesci che, in virtù dei tre punti ottenuti all'esordio rispettivamente contro Puglia e Friuli, permettono di affrontare l'ultima giornata del girone con la consapevolezza che un'eventuale vittoria potrebbe garantire l'accesso ai quarti di finale. Sponda laziale, al momento, dall'ingresso principale essendo avanti nel conto della differenza reti. Sponda lombarda, sempre in attesa delle sfide in programma domenica 23 aprile, come una delle migliori seconde (avranno accesso le migliori 3 dei 5 gironi). Se dovesse arrivare un successo contro il Friuli, salvo casi eccezionali, l'accesso tra le prime otto dovrebbe essere garantito in virtù degli ipotetici 7 punti conquistati.

PREPARAZIONE

Dire che in palio ci sono solo i tre punti è probabilmente riduttivo. Perché si parla pur sempre di Lombardia-Lazio al Torneo delle Regioni, sfida paragonale a un Inter-Milan in Champions League o Manchester City-Manchester United in FA Cup. Perché una vittoria permetterebbe di mettere un piede e mezzo ai quarti di finale. Perché rappresenta quella che potrebbe essere a tutti gli effetti una finale Scudetto, considerando che di fronte ci sono due delle più grandi favorite del torneo. Il primo tempo si potrebbe riassumere con una frase: ciò che sarebbe potuto essere ma non è stato. Lo spettacolo atteso alla vigilia lascia spazio a tanta, troppa tattica. Ma non c'è nulla di cui stupirsi: la posta in palio è alta, la tensione è palpabile e l'essenza stessa del Torneo delle Regioni, da sempre, porta a partite di questo tipo. I reparti più sotto pressione sono quelli mediani: nel centrocampo a tre della Lombardia confermati Gjonaj in cabina di regia e Tosini sul centro-destra, mentre Valenti si accomoda in panchina per far spazio ad Alessi; in quello del Lazio spicca la tecnica di Ciaramella e la corsa della coppia Conte-Yanovskyy. Leggermente più in ombra i due tridenti, laddove a fare da capolino è comunque la qualità: Tacchini può contare su Astuti, bomber dell'Olginatese, Iannone su Kovbasniuk, astro nascente del Team Nuova Florida. Due centravanti di razza che, coadiuvati rispettivamente dal duo Ragni-Domnitei e Spinosa-Metawie, hanno tutte le carte in regola per far passare i peggiori incubi alle difese avversarie.

RIPRESA

Tuttavia, come detto, i primi 40 minuti raccontano ben altro. Non molto diversa la ripresa, con la differenza che le sostituzioni studiate da Tacchini e Iannone danno nuova linfa alle due formazioni. Come successo contro la Puglia, sponda lombarda il reparto offensivo cambia completamente volto: fuori Astuti, Domnitei e Ragni, dentro Novaglio, Testa e Sorgon. Da sottolineare poi gli ingressi di Marangione e Valenti, tutti fondamentali nella costruzione della palla gol più nitida della partita. L'asse che si accende è quello formato da Valenti e Novaglio: il primo lavora un buon pallone sulla trequarti e lo serve in profondità al secondo, che lo protegge e tiene a distanza il diretto avversario. Una volta in area manca però l'appuntamento nel momento più importante, visto che la conclusione ravvicinata è troppo morbida e fa fare bella figura a Coronas. È il minuto 30, c'è ancora un quarto d'ora da giocare e la partita cambia. L'inerzia, dopo essere stata a favore del Lazio in avvio di ripresa, è ora della Lombardia: che alza visibilmente il proprio baricentro, che porta più uomini nella trequarti avversaria, che si costruisce due occasioni per il colpaccio. Il primo protagonista è Tosini, che raccoglie una deviazione della barriera laziale dopo una punizione di Valenti e calcia a botta sicura: il destro sembra indirizzato nello specchio ma una deviazione, seppur leggera, spedisce il pallone in calcio d'angolo (40'). Il secondo Marangione, che ci prova a tempo praticamente scaduto sempre su punizione: il destro è al bacio, la traiettoria sembra perfetta ma il pallone esce a lato di un soffio (44').

IL TABELLINO

LOMBARDIA-LAZIO 0-0
LOMBARDIA (4-3-3): Negri 6.5, Toraldo 6.5, Maffi 7, Mongelli 7, Carrara 7, Alessi 6.5 (8' st Valenti 6.5), Gjonaj Tomaso 6.5 (8' st Marangione 6.5), Tosini 6.5, Ragni 6.5 (26' st Sorgon 6.5), Astuti 6.5 (11' st Novaglio 7), Domnitei 6 (8' st Testa 6). A disp. Brugali, Scalvini, Superti, Reale. All. Tacchini - Gibellini 6.5. Dir. D'Angelis.
LAZIO (4-3-3): Coronas Carlo 7, Riccardi 6, Montebove 6.5, Sabbatini 6.5, Bizzocchi 6 (9' st Mariani 6), Conte 7, Ciaramella 7 (42' st Trevisone sv), Yanovskyy 7 (1' st Fiore 6), Spinosa 6.5 (32' st Rotunno sv), Kovbasniuk 6 (1' st Di Fiore 6), Metawie 7. A disp. Innocenti, Iacobucci, Pinti, Terelle. All. Iannone - Di Giosia 6.5. Dir. Di Benedetto - Arcese.
ARBITRO: Zamfira di Asti 6.5.
ASSISTENTI: Costantini di Asti e Zine Zine di Asti.
AMMONITI: Tosini (L), Carrara (L).

LE PAGELLE DELLA LOMBARDIA (in aggiornamento)

NEGRI • Se contro la Puglia gli interventi di rilievo erano stati zero, il discorso è molto simile per la gara odierna. Di interventi veri e propri non ne fa, tuttavia si fa trovare pronto in occasione di qualche uscita aerea, nonostante in qualche occasione non siano mancati i brividi.
6.5
TORALDO • Dopo lo spezzone con la Puglia ecco la chance dal primo minuto. Ripaga la fiducia di Tacchini con la sua solita prestazione: solidità, intelligenza e sicurezza.
6.5
MAFFI • O capitano, nostro capitano! Solido, arcigno, attento e con personalità. Esce indenne dal duello contro i centravanti del Lazio e contribuisce a tenere la porta inviolata.
7.0
MONGELLI • Alza il muro assieme a Maffi. Uno gioca a Bergamo, l’altro a Milano: distanti ma uniti da talento e capacità. È uno dei punti fermi della formazione di Tacchini e l’ha dimostrato ancora una volta.
7.0
CARRARA • Seconda prestazione da applausi per il terzino. A destra contro la Puglia, a sinistra contro il Lazio: il risultato non cambia. Certo è che quest’oggi non è riuscito a trovare la via del gol, ma per uno che di mestiere fa il terzino è difficile immaginarsi altro.
7.0
ALESSI • Primi minuti per la mezzala del Darfo. Tolto qualche minuto di assestamento, una volta entrato in partita, ha fatto il suo mettendosi a disposizione della squadra. Affrontare un centrocampo di qualità come quello del Lazio non era semplice ma lui ha risposto presente. 8’ st Valenti 6.5 Nella mezz’ora a disposizione prova a cambiare la partita e in parte ci riesce. Serve un bell’assist che Novaglio non sfrutta, poi ci prova direttamente su calcio di punizione ma viene murato.
6.5
GJONAJ • Metronomo. Dà equilibro, ritmo e intensità. Si mantiene sui buoni livelli mostrati all’esordio, poi lascia il campo per fare a spazio a Marangione dopo 50 minuti di grande sacrificio. 8’ st Marangione 6.5 Partiamo da un dato di fatto: avrebbe potuto fare di più. Ma sarà sempre così. Non sarà stata di certo una delle sue migliori prestazioni, ma resta il fatto che a tempo praticamente scaduto è stato lui uno dei più pericolosi per la Lombardia.
6.5
TOSINI • Solito dinamismo. Quando ha modo di saltare l’uomo e creare superiorità numerica è un valore aggiunto, se solo fosse riuscito a farlo più costantemente staremmo probabilmente parlando di un’altra partita.
6.5
RAGNI • Ragni 6.5 Il suo primo tempo è stato difficile, molto difficile. È lasciato troppo solo e neanche il cambio di fascia lo favorisce. Molto meglio nella ripresa, quando aumenta i giri del motore e ritorna a fare la differenza come solo lui sa. 26’ st Sorgon 6.5 Esordio da incorniciare. Gioca pochi minuti ma sono abbastanza per dimostrare di avere la stoffa per meritarsi una maglia da titolare nella sfida decisiva contro il Friuli. Si piazza alto a sinistra e con i suoi strappi dà una svolta alla partita.
6.5
ASTUTI • Astuti 6.5 In ombra come i compagni di reparto, ha dalla sua la capacità di ritagliarsi comunque il giusto spazio per fare male. Di occasioni per farlo non ce ne sono state parecchie, ma in 50 minuti ha dimostrato comunque di essere uno dei centravanti più forti del torneo. 11’ st Novaglio 7 Ci mette centimetri e tanta, tanta garra. Avrebbe anche la chance di deciderla ma per sua sfortuna si è trovato di fronte un Coronas in stato di grazia.
6.5
DOMNITEI • Viene lasciato troppo solo sulla corsia e ne risente. Non riesce ad essere determinante come all’esordio, ma la certezza è che già dalla sfida contro il Friuli di domenica potrà tornare ai suoi standard. 8’ st Testa 6 Prova sufficiente. Entra senza strafare, si vede a sprazzi ma quando parte dimostra di poter fare male. Sarà sicuramente un’arma in più anche contro il Friuli.
6.0
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