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Torneo delle Regioni Under 15

15 anni, talento immenso e voglia di Scudetto: la coppia più forte del Torneo delle Regioni

Manuel Villa e Lorenzo Manzinali stanno trascinando la Lombardia

RAPPRESENTATIVA UNDER 15

RAPPRESENTATIVA UNDER 15: a sinistra Manuel Villa, a destra Lorenzo Manzinali

Come il giorno e la notte, come il sole e la luna, come l'estate e l'inverno. Da una parte Manuel Villa: classe 2008 da Cernusco, perno difensivo dell'Enotria e capitano della spedizione lombarda al Torneo delle Regioni. Dall'altra Lorenzo Manzinali: classe 2008 da Villa d'Almè, punto fermo del Ponte San Pietro e pilastro della retroguardia lombarda. Il primo è il giorno, il sole, l'estate: un difensore intelligente sia nell'impostare che nelle letture, uno che ha la leadership nel sangue. Ordinato in campo, può anche contare su un fisico statuario su cui pochi, pochissimi, possono contare alla sua età. Il secondo è la notte, la luna l'inverno: il classico difensore che sa come prendersi la scena, quel giocatore che lo vedi giocare e non te lo dimentichi. Perché ama staccarsi dai blocchi e supportare la manovra offensiva, perché ha bisogno di qualcuno al fianco che tenga a freno la sua esuberanza, perché con il suo atteggiamento ha la capacità di trascinare l'intero gruppo. Non a caso nell'azione che ha portato al rigore decisivo contro il Friuli - prontamente realizzato da Fardin - c'è il suo zampino: prende palla sulla trequarti, salta di netto il primo avversario, fa lo stesso con il secondo, infine viene atterrato in area.

DIVERSI

In poche parole due difensore diversi, tanto diversi. Praticamente agli antipodi sia per qualità che per carattere. Ma chi ha detto che questo un male? Dopotutto la storia parla chiaro: da Bonucci e Chiellini a Cannavaro e Materazzi, passando per Nesta-Stam, Lucio-Samuel e Piqué-Puyol. Tutte coppie di difensori che hanno fatto proprio della diversità il proprio punto di forza. È esattamente questo il caso di Villa e Manzinali: il Torneo delle Regioni non sarà né il Mondiale né tantomeno la Champions League, ma in una competizione come questa poter contare su due centrali di questo tipo può fare la differenza. D'altronde i numeri sono inequivocabili: quelli dei gol subiti nelle prime tre sfide contro Puglia, Lazio e Friuli (zero), ma soprattutto quelli dei tiri arrivati dalle parti di Azzolari (due). Di conseguenza i dati di fatto sono due: non solo gli avversari fanno una fatica enorme a fare gol, ma non riescono neanche a creare situazioni potenzialmente pericolose. «La fase difensiva sta funzionando molto bene. Ci troviamo perfettamente - spiega capitan Villa - e ci aiutiamo l'un l'altro. Siamo stati bravi sia a non subire gol ma anche a non concedere tiri».

OPPOSTI

Gli opposti si attraggono, almeno così dicono. Nel caso dei due centrali della Lombardia è proprio così: «Assieme ci troviamo bene. Penso che per caratteristiche ci completiamo: lui (Villa) è più fisico e gestisce bene l'intero reparto - analizza Manzinali - mentre io sono più veloce e riesco a sfruttare bene questa mia caratteristica». Quello tra i due classe 2008 è un rapporto che funziona a meraviglia sia in campo ma anche fuori, tant'è che tra i due si sta creando una sinergia che va ben oltre il semplice essere compagni di reparto. «Sicuramente condividiamo diversi momenti durante la partita, posso dire che la viviamo assieme. Dopo un gol, o comunque a seguito di ogni evento particolare, la prima cosa che facciamo è abbracciarci» dichiara Manzinali. Dello stesso avviso anche Villa, il cui pensiero va alle vittorie contro Lazio e Friuli: «Sono state due partite chiave per noi e la prima cosa che abbiamo fatto è abbracciarci». Che i due sarebbero diventati i punti fermi della Lombardia è chiaro da tempo. Precisamente dall'8 novembre, la data della prima amichevole contro la Pro Patria. In campo, oltre ai vari Fardin in attacco e Luly Tommaselli a centrocampo, loro due: Villa e Manzinali. Il risultato? Netta vittoria per 3-1. Coppia riproposta poi il 24 gennaio contro l'Inter, infine in tutti gli altri test fino al Torneo delle Regioni. 

QUI VILLA

Cadere, rialzarsi e avere l'umiltà di ripartire dal basso: una frase fatta? No, la storia di Manuel Villa. La prima vita calcistica del classe 2008 inizia nell'estate del 2018 quando lascia il Cernusco, la squadra del suo paese, per andare all'Inter. L'esperienza tra i nerazzurri stenta a decollare: tante panchine, poche partite giocate e di conseguenza la necessità di rilanciarsi. Ed ecco la seconda vita, iniziata nell'estate del 2022 e che oggi lo sta portando a potersi giocare uno Scudetto. Addio alla Milano nerazzurra per accasarsi nella Milano rossoblù, ovvero all'Enotria. Un passo indietro solo all'apparenza perché quanto fatto da settembre ad oggi lo sta consacrando come uno dei difensori più forti della categoria, tant'è che non è da escludere un ritorno nei prof già la prossima estate. Ma questa è un'altra: oggi c'è un Tricolore da riportare in Lombardia, domani un titolo Regionale da regalare in via Cazzaniga. E con un Villa in questo stato di forma sia Peccati che Leccioli potranno dormire sonni tranquilli.

QUI MANZINALI

Il percorso di Lorenzo Manzinali è diverso. Nasce a Villa d'Almè, i primi calci al pallone li dà al Villa Valle, infine sposa la causa Ponte San Pietro dove tuttora è un punto fermo. Il momento più alto della sua esperienza in blues è stata ovviamente la finale Regionale raggiunta la passata stagione, ma nel suo caso è evidente che il meglio debba ancora venire. Innanzitutto c'è un Torneo delle Regioni da vincere con la Lombardia e dei playoff da giocare con il Ponte San Pietro, dopodiché si potrà iniziare a pensare alla prossima stagione. Non è da escludere un cambio di casacca, magari con vista prof: su di lui ci sarebbe il Lecco, dal quale è stato a un passo anche nella sessione di mercato della scorsa estate, ma non solo. Anche nel suo caso è un'altra storia, e potenzialmente potrebbe essere una gran bella storia.

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