Torneo delle Regioni Under 15
25 Aprile 2023
RAPPRESENTATIVA UNDER 15: Jacopo La Viola, talento della Lombardia
Il lancio di Manzinali è millimetrico e rende giustizia alle sue straordinarie qualità tecniche, non male per uno che di mestiere fa il difensore. Il pallone arriva a Jacopo La Viola: che lo lavora come solo lui sa fare, che lo colpisce con la punta esterna come un giocatore di futsal brasiliano, che lo infila sul secondo palo non lasciando scampo al portiere. Un gol pesante, perché vale il raddoppio dopo il sigillo iniziale di Fardin. Un gol cercato, perché una giocata di questo tipo è difficile anche solo da pensare. Un gol voluto, perché il fantasista dello Schuster è alla ricerca del primo sigillo al Torneo delle Regioni da tre partite. E nel momento più importante, i quarti di finale contro l'Abruzzo, ma soprattutto nel palcoscenico più bello, lo stadio Dino Marola di Vinovo, Jacopo La Viola è tornato a essere re. Come Alex Del Piero contro la Germania nei Mondiali del 2006, come Antonio Di Natale contro la Spagna agli Europei nel 2012: che fosse giunto il suo momento era nell'aria, adesso è qui. Può goderselo, anzi deve, ma giusto per qualche ora. Perché domani bisognerà affrontare l'Emilia Romagna e, con una finale Scudetto in palio, alla Lombardia servirà nuovamente il miglior La Viola.
«Lo aspettavo da tre giornate, pure Dino (Carrieri, vice allenatore di Peccati) - racconta sorridendo La Viola -. Spero sia il primo di tanti. Adesso l'obiettivo è solamente uno: vincere. Nulla di nuovo rispetto alle premesse, siamo partiti con l'intento di portare a casa lo Scudetto e siamo ancora in corsa». Il gol del fantasista della Lombardia è l'essenza del calcio. Rientrare, tagliare dentro e incrociare: facile, no? È stato una questione di attimi, come d'altronde accade sempre quando si parla di calcio. Ha preso palla, in un attimo. Ha pensato alla giocata, in un attimo. Ha firmato il 2-0 con uno dei gol più belli del torneo, in un attimo. «Ci avevo provato prima col sinistro ma la conclusione è stata brutta, tant'è che mi sono detto che lo avrei rifatto ma calciando con il destro». Il risultato? «Un bel gol - prosegue La Viola - che ci ha aiutati a portare a casa il risultato, abbiamo giocato una buona partita e siamo felici di questo».
Il calcio è tutta una questione di attimi, questo lo abbiamo capito. Nel caso di La Viola questa stagione gli attimi li ha colti tutti, ma proprio tutti. Per la precisione lo ha fatto 18 volte, ovvero i gol messi a segno con la maglia dello Schuster in 20 presenze. Una volta rientrato a Milano sarà tempo di playout contro la Folgore Caratese, campionato di Under 15 Élite, dopodiché toccherà pensare al futuro. In tale senso una certezza già ce l'abbiamo: Jacopo La Viola lascerà la squadra di una vita, i neroverdi di Milano est, e volerà nei professionisti. Dove precisamente non è dato saperlo, ma le sirene attorno al talento classe 2008 sono le stesse che un anno fa hanno suonato con prepotenza dalle parti di via Padre Lodovico Morell. Quelle più rumorose arrivano dalle rive del lago di Como, con i lariani biancocelesti che sembrerebbero intenzionati ad assicurarsi le sue prestazioni.
Capello corto, fasciatura al braccio destro e capacità di essere letale negli undici sedici metri? È Karim Benzema? No. È Francesco Camarda? Nemmeno. È Jacopo La Viola, anche se in campo si rivede di più in Nicolò Barella. A dirlo è lui stesso: «Penso di ricordare per certi versi lui anche se sono più offensivo» la dichiarazione, prontamente seguita da un insulto (amichevole) di Correnti. «Ma dove? » si sente dal centrocampista del Club Milano. Fatto sta che le qualità sono comunque eccelse, alle quali sa anche abbinare una certa duttilità. Può infatti giocare sia alto a destra che alto a sinistro, ha dimostrato di sapersi adattare come attaccante centrale - meglio se al fianco di un numero 9, magari un Fardin o un Braga - e addirittura come trequartista. Lo Schuster se l'è coccolato fino a ieri, la Lombardia se lo sta coccolando ora, e chissà chi se lo coccolerà domani. Intanto c'è una semifinale da giocare e uno Scudetto da conquistare.