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Torneo delle Regioni Under 15

È una Lombardia pazzesca! Rimonta clamorosa e finale Scudetto per riscrivere la storia

La selezione di Peccati batte l'Emilia e si regala l'ultimo atto del Piola di Vercelli

LOMBARDIA-EMILIA ROMAGNA UNDER 15

LOMBARDIA-EMILIA ROMAGNA UNDER 15: L'esultanza di Matteo Pino del Cimiano

Cos'è la forza? Secondo Treccani è «la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte». Ma si sbaglia. Probabilmente non conosce quanto fatto da venti ragazzi lombardi a Volpiano, capaci di mettere in campo una prova di forza impressionante e regalarsi la prima finale Scudetto della propria vita. La Lombardia batte in rimonta l'Emilia Romagna (3-1) e vola di diritto all'ultimo atto del Piola di Vercelli contro la Toscana, vittoriosa di misura nell'altra semifinale contro il Veneto. É la quinta vittoria in altrettante partite: la più sudata, perché il gol nel primo tempo di Raudini ha spaventato e non poco la formazione di Peccati; la più bella, perché la rimonta furiosa firmata da Pino, Fardin e Scalvini rimarrà nella storia e vuol dire finale; la più significativa, perché l'essersi trovati sotto e di conseguenza aver dovuto rimboccarsi le maniche è una palestra niente male in vista della finale. L'appuntamento con la storia è qui, è dietro l'angolo: nella giornata di domani, giovedì 27 aprile, la Lombardia proverà a portarsi a casa lo Scudetto numero 22, il terzo a livello Giovanissimi dopo quelli del 2016 e del 2019.

DIVERSA

Partiamo da un dato di fatto: l'Emilia Romagna non è l'Abruzzo e non è neanche la Puglia o il Friuli. È una squadra più simile al Lazio: lo dice la storia, lo dice la grandezza della regione - sia per chilometri quadrati che per movimento calcistico - e lo dice anche il percorso che gli ha permesso di giocarsi una semifinale. Tre vittorie, un pareggio e zero sconfitte, il tutto impreziosito dalla differenza reti: i gol fatti sono sette, quelli subiti uno (oltretutto su calcio di rigore). Inoltre lo dice anche la tipologia di partita di Volpiano, per certi versi la fotocopia di quella di Casale contro appunto il Lazio: molto fisica, poco spettacolare, giocata prevalentemente a centrocampo e potenzialmente decisa dagli episodi. La differenza sostanziale sta proprio qui, negli episodi. Se a Casale è arrivato a una manciata di minuti dal triplice fischio con la partita ancora bloccata, a Volpiano bastano 10 minuti: il tempo impiegato da Zilio per pennellare sul calcio di punizione, il tempo utilizzato da Raudino per salire in cielo e battere Azzolari per la prima volta nel torneo. Per la Lombardia è una situazione tutta nuova e potenzialmente pericolosa, ma la bravura della formazione di Peccati sta nel trovare la forza di rimboccarsi le maniche, capire il momento e agire di conseguenza. Tolti i successivi 20 minuti durante i quali l'Emilia sfiora addirittura il raddoppio con Callegari (sinistro a lato di un soffio al 21'), i lombardi prendono campo ma soprattutto fiducia: il missile di Holovko che sfiora la traversa è l'antipasto (27'), il gol dell'1-1 di Pino la portata principale (27'). L'azione del pari parte dai piedi di Fardin che parte in velocità, si beve Zilio e serve a rimorchio il centrocampista del Cimiano, poi bravo dal limite nel trova l'angolo sinistro.

TRIPUDIO

La Lombardia la pareggia prima dell'intervallo ed è una splendida notizia per due motivi. Numero 1: l'inerzia della partita. Nel secondo tempo non solo cambia, ma addirittura si capovolge: i lombardi sono rinvigoriti dal gol di Pino e giocano con spensieratezza, gli emiliani pagano lo scotto del pari subito poco prima la pausa e sembrano intimoriti. Numero 2: i gol. Quest'ultimi sono due e portano le firme di Fardin e Scalvini: il primo trasforma in oro un lancio di trenta metri di Villa, beffa Saccani in uscita e a porta sguarnita mette a segno il sesto gol del torneo (3'); il secondo cala il tris scaraventando in rete il pallone dopo una discesa da mille e una notte dello stesso centravanti dell'Alcione (10'). Nel mezzo un'altra occasione grossa come una casa per Fardin, questa volta assistito da un super La Viola: l'assist è perfetto, la conclusione potenzialmente anche ma l'intervento di Saccani è da applausi (5'). Tutti segnali inequivocabili di un esito della semifinale ormai scritto. A dar man forte ai lombardi ci sono anche le sostituzioni: Braga e Guidi fanno rifiatare Luly Tommaselli e Fardin, inoltre da segnalare l'esordio assoluto di Valli, talentuoso esterno in forza la Mapello. Un po' il doppio vantaggio, un po' le forze fresche, l'Emilia non solo non tira più dalle parti di Azzolari, ma addirittura si vede col contagocce sulle trequarti difensiva guidata da Villa e completata dai soliti Manzinali, Tabini e Holovko, ancora una volta praticamente insuperabili.

IL TABELLINO

LOMBARDIA-EMILIA ROMAGNA 3-1
RETE: 10' Raudini (E), 31' Pino (L), 3' st Fardin (L), 10' st Scalvini (L).
LOMBARDIA (4-4-2): Azzolari 7, Tabini 7 (32' st Niola sv), Manzinali 7.5, Villa 8, Holovko 7, Luly Tommaselli 7 (5' st Braga 6.5), Tedone 7, Pino 8.5, Scalvini 7.5 (12' st Valli 7), Fardin 8 (20' st Guidi 6.5), La Viola 7.5 (27' st Correnti sv). A disp. Pessagno, Clementi, Neccia. All. Peccati - Carrieri 9. Dir. Mantegazza.
EMILIA ROMAGNA (3-4-1-2): Saccani 6.5, Raudino 7, Zillio 7, Di Mauro 6, Cappelli 6 (19' st Cefalù 6), Callegari 6 (1' st Travini 6), Coviello 6 (9' st Benuzzi 6), Capasso Dy. 6.5 (27' st Scagliarini sv), Capasso De. 7 (27' st De Nardi sv), Cellarosi 6 (12' st Ungureanu 6), Ballo 6 (12' st Biagioli 6). A disp. Macchi, Talan. All. Turci - Tassi 6.5.
ARBITRO: Gasparetto di Collegno 7.
ASSISTENTI: Giaveno di Pinerolo e Cutillo di Nichelino.
AMMONITO: 13' Callegari (E).

LE PAGELLE DEI MIGLIORI DELL'EMILIA ROMAGNA

Capasso Dylan 6.5 Schierato sull'out sinistra, è il solito attaccante aggiunto quando in fase offensiva può portarsi la palla sul destro ed entrare dentro al campo. Con l'ingresso di Biagioli nella ripresa passa a trequartista alle spalle delle punte.

Raudino 7 Trova il gol del vantaggio per l'Emilia Romagna con un colpo di testa preciso sul cross perfetto di capitan Zilio. Scalvini dal suo lato, però, è un cliente difficile e si trova spesso a doverlo fronteggiare in campo aperto.

Capasso Devin 7 La sua posizione da trequartista mette parecchio in difficoltà la difesa della Lombardia, soprattutto nella prima frazione quando, grazie alla sua rapidità negli spazi stretti, innesca più volte gli attaccanti.

Zilio 7 è il libero dell'Emilia Romagna ed oltre a chiusure perfette da ultimo uomo, pennella una punizione perfetta per la testa di Raudino, che segna il gol del vantaggio. Nella ripresa passa a centrocampo sostituendo Callegari e forse è lì che la squadra perde i riferimenti in difesa

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