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Under 15 Élite

È l'impresa dell'anno: i classe 2008 fanno il miracolo e riscrivono la storia

Una vittoria che resterà scolpita nella pietra

Nell'età della pietra, in mancanza di carta e penna, si usava scolpire la pietra. Immagini e disegni certo, non scritte e numeri. Però quelle immagini e quei disegni scolpiti - appunto - nella pietra sono testimonianze indelebili e immortali di ciò che è stato e che quindi per sempre sarà. Tasto per andare avanti veloce, 2023. I 2008 della Masseroni di Vittorio Villa rimarranno per sempre scolpiti nella pietra, nonostante la presenza di carta e penna al giorno d'oggi. I bianconeri infatti trionfano, contro ogni pronostico probabilmente, nella finalissima di Vimercate, battendo l'Alcione e salendo per la prima volta nella storia del club sul tetto della Lombardia.

MAGIA

E se nel mondo delle favole serve un pizzico di magia per far diventare qualcosa di tangibile i sogni più irrealizzabili, alla Masseroni è bastato - per modo di dire - il coraggio del proprio condottiero, Vittorio Villa, che da quando la regular season è finita ha saputo rimescolare prepotentemente le carte in tavola, ridisegnando una squadra che facesse dei suoi punti deboli in campionato i suoi punti di forza nei playoff, fino alla finale contro l'Alcione. Una sorta di Davide contro Golia, anche se nel calcio non c'è mai nulla di scontato: l'allenatore bianconero l'ha preparata in maniera perfetta nel primo tempo, disegnando una squadra compatta che costringesse gli orange a giocare per vie centrali, dove la densità di gambe bianconere non ha permesso al centrocampo di qualità dell'Alcione di trovarsi con la solita sicurezza e spavalderia che ha accompagnato le prove dei ragazzi di Calderoli per tutto l'anno. Nessuna magia, quindi: solo tattica e voglia di fare qualcosa di veramente storico e, per certi versi, impossibile.

CUORE

Quando però Chioetto nella ripresa sgancia quel gran missile che supera un insuperabile - tanto prima quanto dopo - Ottaviano, qualcosa sicuramente ha scricchiolato nei cuori di Villa e di capitan Luca Zirilli. E dalle crepe si è affacciata la paura di vedere la Coppa sfumare quando era invece vicinissima. Paradossalmente, è proprio qui che la Masseroni vince la sua finale e conquista il Titolo Regionale, perché i bianconeri hanno avuto la forza e soprattutto il coraggio di continuare a giocare come fino a quel momento, restando compatti e arcigni su ogni pallone. La traversa presa dal cap in girata di testa sembra quasi un brutto scherzo del destino, perché la legge più vecchia del mondo del calcio - quella del gol sbagliato, gol subito - è sempre sul punto di colpire. Ma pochi minuti dopo Rossi decide di far compagnia a Infrano sul tabellino dei marcatori e tira fuori dal cilindro un tiro al volo di esterno che fulmina tutti in campo e si va a infilare proprio sotto la traversa difesa da Facchini, riportando la Masseroni in avanti. Dopo il pareggio subito, come solo le grandi squadre sanno fare.

PUNTO ESCLAMATIVO

Chissà se qualcuno lo scorso 18 settembre credeva che la Masseroni potesse essere una di quelle grandi squadre, quelle che hanno la forza di entrare nella storia. Di sicuro ci hanno creduto Vittorio Villa e capitan Zirilli, accompagnati dalle accelerazioni di Infrano e Iacometti, dai gol di Cerutti, dalla solidità di Hysa a centrocampo, dalla sicurezza difensiva di Sassudelli, dalle sgasate continue di Turi e Lavatelli, dalla voglia di incidere di Balliano e Rossi dopo gli infortuni e dalle parate di Ottaviano, in grado di prendersi il posto da titolare a suon di prestazioni. Senza dimenticare altri protagonisti come Fiore o Ferrario. Tutti insieme uniti per mettere il punto esclamativo sulla stagione della Masseroni. Tutti insieme uniti per far decollare la Masseroni nella storia del calcio giovanile.

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