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Under 17 Élite

Riscrivono la storia dopo 1463 giorni: la gloria eterna dei classe 2006 più forti di tutti

Le istantanee della finalissima che ha riportato il titolo a Olginate

Tutte le strade portano a Olginate. Non sono strade normali, sono autostrade. Ma non sono neanche autostrade normali, sono autostrade tedesche: quelle dove non esiste limite di velocità, quelle dove si può viaggiare oltre i canonici 130 chilometri orari. Quella principale, che alla fine è anche quella più bella, è lunga esattamente 24 chilometri: la distanza esatta che separa la Leon Arena di Vimercate a via dell’industria a Olginate. Strada, anzi autostrada, percorsa a tutto gas dai ragazzi dell’Olginatese. Nel bagagliaio un carico di circa una quindicina di chili, un oggetto alquanto particolare: la parte alta è dominata da una sfera, quella centrale da tre congiunture che portano a una base marrone. Su di essa una scritta di quattro parole, tanto semplici quanto inequivocabili: Brianza Olginatese campione Regionale.

CORSI E RICORSI

È tutto vero, i bianconeri sono sul tetto della Lombardia: ci tornano 1463 giorni dopo la vittoria ai rigori contro l’Alcione ad Agrate Brianza, ci tornano per la terza volta nella propria storia dopo i trionfi del 2006 e del 2019, ci tornano dopo una stagione fantastica caratterizzata da numeri pazzeschi. E quanto visto a Vimercate non è altro che la ciliegina sulla torta in un percorso netto, dritto, senza intoppi. Come se Conca avesse guidato una limousine - non un’auto di lusso qualunque, un’auto di lusso con sotto il cofano un motore Ferrari - su una strada senza limiti di velocità. Un’autostrada, appunto. Tornando ai numeri, tocca partire dalla fine.

I NUMERI

24 sono i minuti impiegati da Pietro Astuti, il predestinato, per dare un senso al suo essere straordinario: partendo sul filo del rasoio alla Inzaghi, superando Zanchi in uscita e firmando il vantaggio. 7 sono i gol stagionali di Ponzoni, partito dalla panchina ma semplicemente perfetto a infilare il raddoppio su assist di Tironi. 27 è il minuto in cui Matteo Sala, capitano di mille battaglie, ha firmato il definitivo 3-0 volando in cielo con un colpo di testa poderoso. 2 sono i secondi impiegati dallo stesso cap Sala per prendere la Coppa, alzarla al cielo e riportare l’Olginatese nell’Olimpo dei più grandi dopo un’annata fantastica. Ed ecco altri numeri. 101 sono i gol stagionali, merito di uno dei reparti offensivi più forti di sempre: Ponzoni, Sormani e Tironi a inventare, Astuti e Battistessa a finalizzare. Senza poi dimenticare Haida, uno dei talenti più cristallini della Lombardia, all’ultimo atto di Vimercate in panchina 90 minuti causa infortunio. 24 quelli subiti, specchio di una retroguardia solida e arcigna: capitan Sala, Aiello e Mauri al centro, il duo Brambilla-Duca sulle corsie. Difficile, quasi impossibile, riassumere in un numero la qualità del gioco e quindi del centrocampo, fulcro della manovra bianconera: Frigerio e Valsecchi in mediana, Manzoni e Belingheri a completare un quartetto che farebbe gola persino a Pep Guardiola. In tal senso la mano di Conca c’è e si vede, tanto che in questo trionfo dell’Olginatese c’è tanto, tantissimo del tecnico lecchese. Che sia il primo in una lunga e lungimirante carriera? Chi può dirlo, fatto sta adesso c’è pure uno Scudetto da conquistare.

COL CUORE

Di fronte a un simile strapotere il Villa Valle si è dovuto arrendere. E persino con Andrea Terzi in panchina, il mago delle finali regionali avendo conquistato, sempre nel 2019 e con la maglia - ironia della sorte - dell’Olginatese, prima il tetto della Lombardia e poi quella dell’Italia. Finale che non cancella quanto di buono fatto dal tecnico bergamasco, che entrerà ugualmente negli annali per aver regalato al Villa Valle la prima storica finale a livello regionale.

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