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Under 17 Élite

Ha 17 anni e lo vuole mezza Serie A: il talento che ha fatto impazzire Inter, Milan e Juventus

Il predestinato è salito sul trono della regione e punta lo Scudetto

UNDER 17 OLGINATESE

UNDER 17 OLGINATESE: Pietro Astuti, bomber dei bianconeri

Non poteva che finire così, con due istantanee che rimarranno indelebili nella storia. Partiamo dall'ultima. Matteo Sala, capitano di mille battaglie, prende in consegna la coppa da Sergio Pedrazzini e la alza con orgoglio sul cielo di Vimercate: l'Olginatese è la squadra più forte della Lombardia. Poi la prima, probabilmente quella più significativa. Il protagonista è lui, sempre lui, solo lui: Pietro Astuti. Anzi, il predestinato di Olginate. Soprannome coniato in occasione della doppietta rifilata all'Inter lo scorso 7 marzo, ma mai così attuale per descrivere le gesta del classe 2006. Si tratta di un'istantanea che rappresenta perfettamente l'essenza dell'attaccante, l'essenza del numero 9. Brambilla s'inventa una palla verticale sfruttando un corridoio che vede solo lui, poi Astuti si avventa sul pallone. Lo fa partendo sul filo del fuorigioco facendo luccicare gli occhi agli amanti di Pippo Inzaghi, infine dà un senso al suo essere straordinario con la giocata dell'anno: prima supera Zanchi con un dribbling bruciate, poi trova la porta da posizione defilata. La fotografia: Astuti a braccia aperte, tutta l'Olginatese verso di lui e gol vantaggio in quel di Vimercate.

RACCONTO

«È stato un momento speciale, ho avuto sensazioni davvero belle. Ho visto partire il pallone - racconta Pietro Astuti - poi ho scartato il portiere e fatto gol. Credo sia stato importante andare in vantaggio già nel primo tempo, poi nella ripresa l'abbiamo chiusa». È andata proprio così, con il bomber classe 2006 che ha firmato il vantaggio poco prima dell'intervallo. Un gol che, col senno di poi, ha fatto sì che la partita venisse messa in cassaforte giusto qualche minuto dopo. Precisamente quando capitan Buzzoni, condottiero del Villa Valle, ha rimediato il secondo giallo con conseguente espulsione. Da lì in poi, con i bergamaschi in inferiorità numerica, è stato un dominio bianconero: prima il 2-0 di Ponzoni, poi il tris di capitan Sala, quindi lo stesso numero 5 con la coppa in mano dopo il triplice fischio di Monti di Como.

Oltre che il predestinato, Pietro Astuti potrebbe essere definito anche de iceman: l'uomo di ghiaccio. Non proprio come Richard Kuklinski, personaggio dell'omonima pellicola cinematografica del 2012, più come Kimi Raikkonen, l'iceman per eccellenza nel mondo dello sport nonché ultimo campione del mondo con la Ferrari. Lo sguardo è glaciale, nel cuore domina il coraggio e vanta anche un'innata capacità di non sentire la pressione. Perché Astuti è così, che sia al campetto con gli amici o in una finale regionale: gioca solo ed esclusivamente per divertirsi. E no, la pressione non sa proprio cosa sia. «Devo ammettere che in questa partita un pochino l'ho sentita - spiega il classe 2006 - ma in generale gioco sempre molto tranquillo. Penso a divertirmi e non sento pressione».

TALENTO

Gioca per divertirsi, dunque. Ed è un qualcosa che gli riesce pure bene. Dopo il sigillo messo a segno in finale i gol stagionali sono diventati 22, tuttavia sarebbe alquanto riduttivo limitare il discorso ai numeri. Che raccontano tanto, spesso tantissimo, ma che in questo caso - paradossalmente - non sono sufficienti per raccontare le gesta di uno degli attaccanti più forti degli ultimi anni. È proprio così: di giocatori come Pietro Astuti ne nasce uno ogni tot anni, tanto che nei campionati Regionali era davvero tanto tempo che non si vedeva un giocatore così dominante. Sono emblematiche le parole di Paolo Santambrogio, allenatore della Vis Nova, dopo averlo affrontato in campionato: «Penso di non aver mai incontrato un giocatore così dominante». E pensare che fino allo scorso anno giocava davvero per divertirsi. Precisamente a Cernusco Lombardone, casa dell'Academy Brianza Olginatese. Il campionato era provinciale, il che significa che nel giro di poco più di un anno potrebbe passare dal calcio di provincia a quello professionistico. Tornando a quella che è stata la stagione in maglia Olginatese, il predestinato racconta: «Non ero sicuro di poter fare quello che ho fatto. Inoltre ero abbastanza titubante sul fatto di trasferirmi, poi però l'ho fatto e sono molto felice di questo».

FUTURO

Quanto al futuro, Astuti rappresenta il classico diamante pregiato: quel giocatore che tutti vogliono, quel giocatore che con le sue qualità ha il potere di far mobilitare mezza Italia. Così è stato perché sul centravanti dell'Olginatese ci sono tutti, ma proprio tutti. In primis c'è l'Inter, che dopo la doppietta di Interello con la maglia della Rappresentativa Regionale gli ha messo gli occhi addosso tanto da provarlo in un'amichevole contro il Renate - per la cronaca, giocata alla grande riuscendo anche a segnare. Dopodiché, nell'ordine: Milan, Juventus e Fiorentina. L'interesse delle prime due potrebbe portare a qualcosa di concreto già nelle prossime settimane, mentre la viola potrà sicuramente contare su una corsia preferenziale avendo una partnership duratura con l'Olginatese. Tempo al tempo, anche considerando che la differenza la farà anche la volontà del ragazzo. Pietro è diverso dai suoi coetanei, molto diverso. Il perché lo si evince chiaramente dalle sue parole: «Il grande salto? Devo essere sincero, ancora non lo so. Vedremo cosa succederà - puntualizza il classe 2006 - ma devo dire che sarà una scelta importante. Devo pensarci perché non so ancora cosa voglio dal calcio».

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