Under 17 Élite
25 Maggio 2023
UNDER 17 OLGINATESE: Nicolò Conca, guida tecnica dei bianconeri
È il suo capolavoro. Il punto più alto di una carriera iniziata nel 2014 all'Accademia Aquilotti Malgrate: aveva appena 20 anni, era ancora sbarbato e mai avrebbe pensato che, da lì a qualche anno, sarebbe entrato nella storia del calcio giovanile lombardo. A 29 anni, 4 mesi e 3 giorni, Nicolò Conca è diventato il più giovane allenatore ad aver vinto un campionato Regionale. Lo ha fatto con l'Olginatese, la sua seconda casa dall'estate del 2018 nonché squadra che lo ha cresciuto fino a farlo diventare uno degli allenatori più forti in circolazione. Lo ha fatto dopo una stagione da Oscar condita da 25 vittorie, 3 pareggi e sole 2 sconfitte, senza però dimenticare i numeri: quelli dell'attacco, capace di mettere a segno un totale di 101 gol; quelli della difesa, battuta solamente 24 volte nelle 30 uscite stagionali. Lo ha fatto vincendo, anzi stravincendo, una finale mai veramente in discussione contro il Villa Valle. Il gol di Astuti nel primo tempo ha scacciato i fantasmi, presentatisi nelle vesti di un paio di ripartenze che tuttavia non hanno spaventato più di tanto Grimoldi e compagni. Poi quelli di Ponzoni e Sala hanno messo il lucchetto al terzo sigillo della storia bianconera.
«È un grandissimo traguardo. Siamo cresciuti di settimana in settimana, di mese in mese. A inizio stagione - puntualizza Nicolò Conca - puntavamo a raggiungere un piazzamento playoff, poi abbiamo capito che potevamo vincere il girone e lo abbiamo fatto. Quanto al titolo Regionale, adesso la volontà è quella di andare oltre i confini». Neanche il tempo di festeggiare che tocca già affrontare la prima giornata di un triangolare che rappresenta il primo step verso lo Scudetto, traguardo che per la cronaca l'Olginatese ha raggiunto in maniera splendida nel giugno del 2019. Domenica a Olginate arriveranno i sardi della Ferrini, storica società cagliaritana vincitrice del titolo Regionale in Sardegna. L'obiettivo è quello di non sbagliare per arrivare alla sfida contro la vincente del Piemonte - una tra Lascaris, campione in carica, e Pinerolo - con la consapevolezza di avere tra le mani il match-point. «La mia è una squadra matura - racconta Conca - e proprio per questo la festa è finita presto. Da martedì siamo al lavoro per preparare la fase Nazionale, dunque la nostra attenzione è già mirata verso la sfida contro i sardi».
Il terzo titolo della storia bianconera sarà ricordato anche per la qualità del gioco dei classe 2006. Dicono che nel calcio si debba essere più efficaci che belli da vedere, ma l'Olginatese ha dimostrato che questi due aspetti possono coesistere. In poche parole, si può vincere - e nel loro caso pure stravincere - giocando a calcio come Dio comanda. In tal senso la mano di Conca si è vista, eccome se si è vista. I suoi bianconeri hanno proposto di gran lunga il gioco migliore di tutta la Lombardia: terzini che fanno le ali (Brambilla a destra, Duca a sinistra), centrocampisti d'inserimento (Manzoni e Belingheri), centravanti di razza (Astuti), esterni di estro e fantasia (Haida, Ponzoni, Adamoli e Tironi). Il tutto senza dimenticare chi ha reso sostenibile un gioco di questo tipo: da capitan Sala all'irrefrenabile Aiello, passando per le geometrie di Frigerio alle qualità - dentro e fuori la porta - del duo Busi-Grimoldi. Tre domande, altrettante risposte. La prima: si può giocare bene a calcio? Sì. La seconda: si può giocare bene a calcio e vincere? Sì. La terza: si può giocare bene a calcio, vincere ed entrare nella storia? Sì. A proposito di storia, Conca ci è entrato dal portone principale: in primis mettendo la ciliegina sulla torta in un percorso pazzesco, dopodiché eguagliando le gesta di Andrea Terzi che nel 2019, sempre con la maglia dell'Olginatese e sempre a 29 anni, salì sul trono della Lombardia (e poi su quello dell'Italia, ma non ditelo al giovane allenatore di Lecco).
Al termine di una cavalcata di questo tipo i ringraziamenti sono d'obbligo. Quelli di Conca si dividono equamente tra campo e famiglia: «Per questo traguardo ringrazio davvero tutti: i miei familiari e i miei amici. Poi ovviamente la società, sono stati tutti incredibili dagli allenatori allo staff. Ci tengo poi a sottolineare il ruolo di Luca Gnutti (direttore tecnico del settore giovanile, ndr). È una delle colonne portanti di questa realtà - spiega il tecnico bianconero - ed è rimasto sempre con me. Abbiamo condiviso anche dispiaceri, ma questo traguardo ripaga tutto». E il futuro? Tempo al tempo, certo è che un allenatore come Conca - pure molto giovane - fa gola a molti, moltissimi. Che questo traguardo rappresenti la scossa premonitrice per un grande salto, se non questa estate la prossima? Chi può dirlo, nel frattempo lui non ha dubbi: «A Olginate mi trovo bene, al futuro penseremo alla fine della stagione perché ancora non è finita».
Nicolò Conca ai tempi del Lecco da calciatore