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Under 14

L'impresa che non sarà mai dimenticata: battono gli invincibili e riscrivono la storia

Un "gollonzo" decide una finalissima tirata e incerta fino alla fine

ALCIONE-VARESINA UNDER 14

ALCIONE-VARESINA UNDER 14: uno scatto della finalissima di Concorezzo

E alla fine è finita così, con Nicora che alza il trofeo e regala alla Varesina il terzo titolo Regionale della propria storia dopo quello di un anno fa vinto con l'Under 18 e quello del 2019 con l'Under 19. Contro ogni pronostico, contro ogni previsione, contro ogni logica. Un'impresa, quella della squadra di De Monte, che non sarà mai dimenticata. In primis perché il gol di Limido incarna alla perfezione il concetto di "gollonzo", divenuto famoso nei primi anni 2000 grazie al mai dimenticato "Mai dire gol". Dopodiché perché il sigillo del centrocampista rossoblù piega nientepopodimeno che l'Alcione, o meglio gli invincibili. Gli orange di Fontana cadono sul più bello dopo una stagione da applausi, ma soprattutto non riescono a completare una tripletta che sarebbe diventata storica: titolo nel 2019 con i 2005, titolo nel 2022 con i 2008, titolo nel 2023 con i 2009. 

IL RACCONTO

C'è poco da fare, una finale non è una partita come le altre. In poche parole, una finale è pur sempre una finale. E quella di Concorezzo, soprattutto nel primo tempo, lo conferma. Sì perché i primi 35 minuti - caratterizzati da poche, pochissime occasioni e tanta, tantissima paura - certamente non saranno ricordati per lo spettacolo. Da una parte l'Alcione prova a fare gioco e dopo qualche minuto di rodaggio si fa pure vedere dalle parti di Poletto, ma di conclusioni vere e proprie non se ne vedono. Dall'altra la Varesina, dal canto suo, imposta una partita intelligente: si mette a specchio, rinuncia almeno inizialmente a Lascaro e chiude ogni spazio. Ma non rinuncia ad attaccare, anzi. L'occasione più ghiotta è proprio per i rossoblù: Annunziata mette al centro un bel pallone, De Sevo legge la traiettoria e respinge ma la ribattuta arriva direttamente sulla testa di Buffa, che a porta sguarnita non trova la porta (35'). Nella ripresa il leitmotiv è lo stesso, tant'è che lo spettro dei calci di rigore inizia a farsi vedere prepotentemente. Almeno fino al 13', quando Limido mette a segno il gol più importante della sua vita. Un sigillo particolare, ma che proprio per questo rimarrà nella storia: perché involontario, perché derivato da un rinvio di Grieco che lo centra in pieno, perché batte un portiere del calibro di De Sevo - non proprio l'ultimo degli arrivati - grazie a una traiettoria incredibile. Segnali, col senno di poi inequivocabili. Perché una mezz'oretta dopo Evangelista di Treviglio fischia tre volte e fa partire la festa della Varesina, che alza al cielo il trofeo: contro ogni pronostico, contro ogni previsione, contro ogni logica.

IL TABELLINO

ALCIONE-VARESINA 0-1
RETE:
13' st Limido (V).
ALCIONE (4-3-1-2): De Sevo, Marchesoni (30' st Spadaro), Dodaj, Caminada (13' st Pacecca), Grieco, Trevisani, Gessa, Diani, Cattaneo, Barzaghi (25' st Ranieri), Terranova. A disp. Sette, Bianchi Zerbi, Moglio, Buccheri, Lamacchia, Renna Marco. All. Fontana. Dir. Stranieri - Moglio.
VARESINA (4-3-1-2): Poletto, Cavallo, Annunziata, Luzaku, Nicora, Pedroni, Buffa (22' st Lascaro), Limido, Bongiorno (32' st Urbano), Tortora (35' st Manes), Bubba. A disp. Corna, Pozzi, Nardi, Gambarotto, Anchimanya Cano, Piazza. All. De Monte. Dir. Tomasini - Pedroni.
ARBITRO: Evangelista di Treviglio.
ASSISTENTI: Eltantawy di Chiari e Giaramita di Chiari.

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