Rappresentative
10 Giugno 2023
RAPPRESENTATIVA GIOVANISSIMI: Giacomo Accorrà e Yositha Eduksooriyage
Solo 92 ore separano l'ultimo allenamento dalla finale con Lodi. Poco meno di quattro giorni in cui riposare il fisico e ripassare mentalmente tutti gli schemi e i movimenti imparati sul campo in questi lunghi mesi di allenamento. È da gennaio che i ragazzi di Dario Rivetti si stanno preparando a questo momento ma per mettere benzina nel motore, si sa, l'ultimo allenamento è sempre il più delicato e importante. Lo sanno anche i diciotto migliori 2008 chiamati a riportare in auge la Rappresentativa di Milano e a spezzare la maledizione del Torneo delle Province che in terra meneghina manca addirittura dal lontano 2010. Dall'ultima finale sono passati ben sette anni e a San Pellegrino gli avversari di allora erano i temutissimi padroni di casa di Bergamo.
Almeno questa volta si potrà contare sul vantaggio di giocare (quasi) tra le mura amiche del Centro Sportivo Comunale "G. Facchetti" di Trezzano Rosa. Ma il tifo a favore conta fino ad un certo punto e i ragazzi di Rivetti dovranno dimostrare sul campo la loro fame di vittoria e confermare, come sempre hanno fatto finora, di essere superiori agli avversari. E l'allenamento in programma martedì 13 giugno nel Centro Sportivo del Leone XIII sarà decisivo, e non solo per questa ragione.
La rifinitura infatti è importante tanto per i giocatori quanto per l'allenatore, visto che molte scelte di formazione vengono prese proprio sulla base delle risposte che arrivano in questo frangente. E, scorrendo le convocazioni, si può facilmente intuire perché Rivetti abbia bisogno di quanti più elementi possibili per prendere la migliore delle decisioni. Ormai i nomi della Rappresentativa li conosciamo e non può essere facile decidere la formazione quando hai a disposizione giocatori come Luca Battaglia, Salvatore La Placa, Andrea Crisci o Yositha Eduksooriyage, Sergio Boccasile, solo per citare alcuni attaccanti. Qualcuno inevitabilmente si dovrà accomodare in panchina ma indovinare chi è ben più arduo.
Ognuno dei diciotto ragazzi, ognuno con i propri punti di forza, con il proprio carico di emozioni, con le proprie doti tecniche, potrebbe decidere la partita. Gabriele Veratti? Marco Sigillo o Carlo Giulini? Lorenzo Quartararo o Christian Frezzato? Di sicuro non vorremmo essere nei panni di Rivetti, anche se ogni allenatore del mondo vorrebbe aver problemi di questo tipo.