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Juniores

Dall'oratorio allo scudetto, la storia di una società imbattibile

Per un decennio dominarono in lungo e in largo, li fermò una storia assurda

Beinasco

SCUDETTO JUNIORES 1973: Vittorio Ronco (a destra) riceve una targa di riconoscimento dai suoi ex "ragazzi"

Si erano conosciuti sui banchi di scuola al Collegio San Giuseppe di Torino in via San Francesco da Paola al numero 23. Per i torinesi non una scuola qualunque perché dal San Giuseppe sono uscite le migliori menti pensanti a partire da Umberto Agnelli, Nuccio Bertone, Angelo Benessia, Carlo De Benedetti per citarne qualcuno. Vittorio Ronco e Enzo Bitossi la storia aveva voluto farli incontrare proprio lì, nel cortile polveroso dove nelle pause si scendeva per tirare due calci al pallone, e lì nacque un'amicizia che in seguito scrisse storie di calcio ancora oggi ineguagliate.

La formazione Juniores che 50 anni fa conquistò lo scudetto. La squadra si è ritrovata sabato 17 giugno a Beinasco

Dalla stagione sportiva 1972/73 alla stagione 1980/81 il Beinasco, la società che prese vita dall'unione del River Plate con sede all'Oratorio San Gioachino di Porta Palazzo a Torino e la Veritas di Beinasco, vinse 9 titoli regionali, 4 Juniores, 5 Allievi e 2 scudetti. Il primo sigillo proprio nella stagione 1972/73 (campione regionale Juniores) e poi arriva lo scudetto. È il 1973 in finale con la Libertas Campidoglio a Piacenza finisce 1-0 su rigore di Girardello al 20' del primo tempo.

Così scriveva il Piemonte Sportivo sull'edizione di martedì 19 giugno 1973.

Il Beinasco ce l'ha fatta: è campione italiano dilettanti della categoria Juniores. Ce l'ha fatta alla grande sconfiggendo nella finalissima un avversario duro a morire che fino all'ultimo ha fatto soffrire pene d'inferno ai molti fans beinaschesi scesi in massa in terra emiliana a sostenere la squadra del cuore. Il tabellino della gara:

BEINASCO: Usseglio C, Silanus, Girardello, Grosso, Cecere, Pegolo, Usseglio B, La Bella (De Giorgio), Di Corato, Soncin, Ragazzon. All. Enzo Bitossi. Rete: Girardello su rigore al 20' del primo tempo.

Nella stagione sportiva 1973/74 ancora un titolo regionale con Bitossi tecnico mentre la stagione successiva la squadra Juniores venne affidata a Oscar Bedendo che nei due anni successivi conquistò il titolo regionale. Nel frattempo Enzo Bitossi era passato alla guida degli Allievi e dalla stagione sportiva 1976/77 alla stagione 1980/81 conquistò 5 titoli regionali consecutivi (record ancora imbattuto) e nella stagione 1979/80 conquistò anche lo scudetto (dopo aver perso due finali nazionali consecutive).

Il 1 luglio 1980 così il Piemonte Sportivo celebrava lo storico traguardo. A sette anni di distanza dal titolo conquistato dalla squadra juniores, gli allievi del Corsica Beinasco hanno meritatamente vinto il Campionato Nazionale Allievi Regionali, superando nella finalissima l'Orzignano di Pisa. La vittoria è stata strepitosa, soprattutto perché ottenuta in condizioni di netta inferiorità (teorica) rispetto all'avversario, a seguito della espulsione di Gatta, apparsa a molti quanto meno affrettata; poi perché i ragazzi di lannuccì e Bitossi hanno risposto con molta serietà ad un appuntamento cosi importante, non mancando assolutamente al momento decisivo. Anzi, proprio l'esaltazione di alcuni giocatori, quali Mazza, Pedone, Savino e Marchioro (ma bisognerebbe citarli tutti), ha permesso al Corsica Beinasco il colpaccio che nei due anni precedenti nei quali è giunto in finale non gli era mai riuscito. Ecco il tabellino della partita (curato dall'inviato dell'epoca Claudio Manetti)

CORSICA BEINASCO: Cazzulo, Zurma, Marchioro, Corciat, Ràcca, Gatta, Solarino, Savino, Dessi, Mazza, Pedone. Sulas, Chillè, Badoglio, Roveri, Deiana, Sgroi. ALL.: lannucci-Bltossi.

ORZIGNANO PISA: Tonceri, Papucci, Barzotti, Valleggi, Castaldi, Mannocci, Taccola (Anterigi dal 40'), Del Rosso, Bucchionì, Logli, Poli. Scatena. ALL.: Filippelli.

ARBITRO: Bonci di Pesaro, coadiuvato dai sigg. Scalise e De Pascalis di Bologna.

RETI: Pedone al 30' e Mazza al 70'.

NOTE: Serata abbastanza calda, campo piuttosto duro. 1500 circa gli spettatori. Sono stati ammoniti Castaldi, Anterigi, Logli (O.) e Gatta (C.B.); lo stesso Gatta è poi stato espulso per somma di ammonizioni. Calci d'angolo: 6-3 per l'Orzignano Pisa.

LA PARTITA - Come era logico prevedere, le due squadre hanno sentito molto la partita; soprattutto i pugliesi sono apparsi particolarmente nervosi, incapaci, nel primo tempo, di costruire la benché minima azione. I ragazzi di Tedeschi si sono infatti limitati ad agire di rimessa, superando addirittura la metacampo dopo 21' minuti di gioco. Il Corsica Beinasco ha dunque pressato ininterrottamente gli avversari nella loro trequarti per i primi quaranta minuti; Savino e Mazza hanno portato avanti un numero immenso di palloni, sui quali Pedone ha fatto quel che ha potuto: al 15 si è fatto anticipare da Spagnulo quando avrebbe potuto concludere dal limite con sicurezza ed al 23' si è elevato bene a deviare di testa una punizione calciata da Mazza; solo la faccia inferiore della traversa ha saputo resistergli. Nella ripresa, i torinesi hanno passato un brutto momento fino al 20', anche perché Sgroj è venuto decisamente meno e con lui si è spento Savino. L'ingresso in campo di Chillè è stato, come già domenica scorsa, determinante. La rete che sblocca la gara giunge al 30'. Savino viene fermato con le brusche maniere dieci metri fuori l'area di rigore; finta Corgiat la punizione, calcia Racca per la testa di Pedone: puntualissima l'incornata che depone la palla nell'angolo opposto a quello di tiro. Clamore indescrivibile in campo e sugli spalti. Il raddoppio è venuto nella ripresa, pure al 30'. Questa volta Leo Mazza ha compiuto una brasilianata delle sue andando via in progressione a centrocampo, superando un avversario e poi il libero pisano in doppio passo, per concludere poi con una staffilata nell'angolino basso. Lo stadio di Grassina è stato uno sventolio di drappi tricolori e bandiere gialloblù.

Sabato 17 giugno 2023 Vittorio Ronco ha chiamato a raccolta la squadra Juniores che dettò legge in Piemonte e in Italia per celebrare i 50 della vittoria e con l'occasione il comune di Beinasco ha deciso di apporre una targa al campo per ricordare l'impresa. Mattatore della serata, e non poteva essere diversamente, proprio Vittorio Ronco, presidente allora e ancora perfettamente in grado si ricordare ogni secondo di quei momenti. Ecco che nel consegnare le targhe emergono tutta una serie di aneddoti: Giovanni entrò in campo nel secondo tempo, perdevamo 2-0 con il Barcanova e lui diede la svolta. Mario fu colui che si presentò dal dischetto nella semifinale, e così via. Serata magnifica, emozionante.

Se con l'ultimo titolo regionale del 1981 di fatto il Beinasco chiuse la sua storia vittoriosa i rapporti tra Vittorio Ronco e Enzo Bitossi sono rimasti solidi. Questo fino al 13 agosto del 2022 quando Bitossi è scomparso.

«Se n’è andato via come ha sempre vissuto, senza clamore, eppure lui ne avrebbe avuti di motivi per far sentire la sua voce, invece no. Ha preferito conservare sempre un profilo basso. Enzo Bitossi, classe 1943, si è spento nella sua Rimini, dove viveva da molti anni. Toscano di origine, ma piemontese di adozione, Enzo Bitossi è ancora oggi l’allenatore più decorato del calcio piemontese con i suoi 7 titoli regionali, 2 scudetti e 3 volte vice campione d’Italia. Tutti ottenuti alla testa di una sola società, il Beinasco, dove negli anni settanta, con il presidente Vittorio Ronco, creò un sodalizio che portò lustro alla Valsangone e contemporaneamente a tutto il calcio piemontese».

Questo scrivevamo ad agosto del 2022 quando sapemmo, sempre attraverso le parole di Vittorio, l'amico e il compagno di calcio di una vita, che era mancato. Sempre dalle pagine di Sprint e Sport.

Nato nel 1943 in Toscana si era trasferito con la famiglia a Torino perché il papà, ristoratore, aveva aperto una trattoria a Porta Palazzo. Enzo Bitossi, che in gioventù non era stato un granché come calciatore, si dimostrò però un formidabile tecnico. Amante del basket era solito studiare metodologie che, per quei tempi, potremmo definire rivoluzionarie, e in un decennio ottenne risultati sportivi con il Beinasco ancora oggi non eguagliati da nessun club piemontese.

Dopo alcuni anni di apprendistato nella stagione sportiva 1972/73, alla guida della formazione Juniores Bitossi vince a sorpresa il titolo regionale di categoria e poi prosegue la corsa alla fase finale fino a conquistare lo scudetto. Un successo straordinario. L’anno dopo, sempre alla guida della Juniores, vince il titolo regionale ma la corsa allo scudetto si interrompe ai quarti di finale (solo ai calci di rigore) quando vengono eliminati dal Guastalla. Tra le curiosità, ricorda il presidente Ronco, in quella squadra giocava un autentico “rompiballe” che in seguito diventerà famoso non come calciatore bensì come anchorman, era Gene Gnocchi. Per la cronaca il Guastalla vincerà poi lo scudetto di categoria. Giro a vuoto nelle stagioni 1974/75 e 1975/76, ma nella stagione sportiva 1976/77, alla guida degli Allievi Bitossi conquista il titolo regionale mentre la corsa allo scudetto si interrompe sempre ai quarti e sempre dal dischetto con la Cattolica Virtus.

Stagione sportiva 1977/78, sempre con gli Allievi arriva il titolo regionale e finale scudetto raggiunta. Purtroppo, a sbarrare la strada del successo ci sono i romani del Pro Calcio (con in porta un certo Orsi). Un po’ di amarezza ma resta comunque una stagione da vice campioni d’Italia. L’anno successivo arriva nuovamente il titolo regionale e anche in campo nazionale la strada sembra spianata con la finale raggiunta. Ma l’esito dei rigori è ancora una volta fatale, il titolo va al Levante Genova. Nella stagione sportiva 1979/80 arriva il tanto sospirato scudetto. Il Beinasco di Enzo Bitossi conquista il titolo regionale e poi, con un percorso netto, arriva nuovamente in finale. A contendere il titolo l’Orzignano di Pisa ma questa volta niente scherzi del destino, il Beinasco è campione d’Italia per la seconda volta, dopo la Juniores in bacheca finisce anche il trofeo Allievi.

L’anno successivo, siamo alla stagione 1980/81, il Beinasco conquista il quinto titolo regionale della sua storia per la categoria Allievi e sarà anche l’ultimo. La corsa per il titolo italiano finisce nella prima fase e chiude di fatto anche la cavalcata storica del Beinasco di Vittorio Ronco e Enzo Bitossi. Una serie di vicissitudini societarie, che nulla avevano a che fare con l’attività sportiva (impiantistica), mettono in difficoltà il club che, per inciso, alla fine uscirà vincitore da tutte le controversie, ma ne minano la serenità dell’ambiente. Le pagine di storia restano, il mito di Bitossi ormai entra nei libri del calcio piemontese. Il tecnico resta in società fino a quando non si trasferisce a Rimini per seguire il figlio.

Questa è la storia di una società e di due uomini che hanno dato lustro al calcio giovanile del Piemonte e che hanno scritto pagine di storia. Destano ilarità quando alcuni allenatori oggi si presentano tronfi sostenendo di aver compiuto grandi imprese sportive salvo poi scoprire che hanno vinto una finale di un torneo settembrino.

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