Under 14
27 Giugno 2023
Under 14 Regionali • Il gavettone a Manuel D'Errico allenatore del PSG
26 febbraio 2023. A 3’ dalla fine Edoardo Bovo sigla il gol che vale il primo punto stagionale del PSG in campionato. Punto che arriva dopo 18 sconfitte in altrettante giornate. Alcune più dure per il risultato (8-1 ad Asti, 1-6 con il Derthona all’andata e 8-0 al ritorno). Alcune per il modo in cui sono arrivate (2-4 con il Pozzomaina con vantaggio per i collinari). Altre, più semplicemente, perché perdere non è mai bello. Vuoi che tu meritassi un po’ di più o vuoi perché gli altri erano superiori, perdere è sempre perdere. Tutto questo, come nelle favole, ha però un lieto fine. Perché dopo il solo punto raccolto nei regionali il PSG ha centrato l’impresa disputando dei playoff con le squadre provinciali da sogno. 25 giugno 2023: dopo qualche minuto di attesa i risultati dagli altri campi dicono una sola cosa: il PSG rimane ai regionali. Per davvero.
18 sconfitte consecutive nelle prime 18 uscite stagionali. All’interno di questa lunga serie di sconfitte (al quale si possono aggiungere anche le 9 su 9 del secondo gruppo) c’era però un qualcosa che forse avrebbe dato speranza. Il gruppo di Manuel D’Errico a detta degli addetti ai lavori interni ed esterni, non si è mai disunito. È sempre rimasto fedele al suo allenatore. Un maxi gruppo di una trentina di ragazzi sempre presenti agli allenamenti, nonostante lo 0 in classifica assumesse, domenica dopo domenica, un peso sempre maggiore. Fedeli all’allenamento e alla causa. Ma quale causa? Quella stabilita a inizio stagione. «Non abbiamo gli strumenti per fare i regionali che abbiamo ereditato dalla categoria superiore. Parlando però con le famiglie abbiamo deciso di farli come palestra di crescita». Patti chiari e amicizia lunga. O meglio, patti chiari e strada lunga e tortuosa perché di sconfitte dolorose da mettere in conto ce n’erano tante.
Manuel D'Errico, allenatore del PSG Under 14
Con queste premesse D’Errico ha dato il via a una stagione in cui impostare un gioco giocando contro rivali di livello superiore era l’unico credo. Settimana dopo settimana, tra alti e bassi, qualche miglioramento si vedeva. A testimoniarlo, oltre che lo stesso tecnico, erano gli allenatori degli avversari.
Una serie di endorsement che nell’immediato possono fare piacere. Tanto. Alla lunga però forse rendono anche frustrante quello 0 che non ha intenzione di cambiare forma. Forse qualcosa si smuove a marzo. I primi segnali lo dà il “secondo gruppo”, ovvero quella parte di squadra 2009 che fa anche parte del “primo gruppo”, ma che partecipa al campionato Under 14 B. Dopo 9 sconfitte arriva il primo storico punto. Un rocambolesco 3-3 con il Vanchiglia dove ad avere l’ultima parola è Alessandro Babuin con un rigore all’ultimo minuto. Caparbietà, squadra sempre in campo senza mai uscire mentalmente e quel pizzico di fortuna con cui il credito è maturato per mesi.
Insomma, forse qualcosa si è smosso e lo stesso weekend nel gruppo iscritto ai regionali i punti non arrivano, ma segnali sì. In casa contro il Don Bosco Alessandria a 10’ dalla fine Omar Betti segna il secondo gol per gli alessandrini segnando così l’ennesima sconfitta per il PSG. 1-2.
«Risultato un po’ così. Un pareggio ci stava benissimo. Penso che questo gruppo adesso non meriti lo 0 in classifica. Cambierebbe poco in ottica salvezza, ma il girone di ritorno sta dicendo altro. Non fare punti nasconde un po’ la crescita che il gruppo sta avendo».
Una settimana dopo arriva il primo punto ed arriva in casa di quel Pozzomaina con cui ci si gioca la sfida per i playout. Punto che alla fine non cambierà la corsa per la salvezza ma che dà un segnale chiaro della crescita del PSG e sblocca la testa di Matteo Carsana e compagni. Da lì in avanti in campionato arrivano solo sconfitte, ma le prestazioni rimangono in crescendo.
La festa dei ragazzi del PSG dopo l'ultima partita dei playoff.
Sulla base di questo i playout dei regionali, misti ai playoff dei provinciali, sono un mostro da battere ma che diventa affrontabile. Come avevamo scritto sul giornale dell'8 maggio, alba dei Playoff.
Vado controcorrente. Non fidatevi del solo punto racimolato dal PSG, perché alla fine secondo me, si salverà. È un pronostico pericoloso perché i dati parlano e dicono 1 solo punto in 26 giornate, 104 gol subiti, 19 gol fatti. Tutto rema contro questo pronostico ed è giusto così. In verità però, sul campo, i collinari di Manuel D’Errico un percorso lo hanno fatto tanto che nel girone di ritorno, tolte le ultime due uscite, i risultati dicono di partite combattute contro tutti e tutte. 2-1 col Mirafiori, 1-2 col Chieri, 1-3 contro un grande Asti, 3-0 contro la Sisport capolista, 1-3 con la Cbs… Insomma, a differenza del girone d’andata, i verdeblù sono sempre stati in partita, sacrificando qualche gol fatto, ma subendo anche 20 gol in meno. Dei limiti ci sono, ma il gruppo guidato da D’Errico è rimasto fedele e costante nel lavoro migliorando fase difensiva e tenuta complessiva sui 70’ sia che si giochi con la difesa a 4, sia che si giochi con la difesa a 3. Se questo percorso continuerà anche nei playout, magari riscuotendo anche quel credito con la fortuna che è lievitato durante la stagione, quei pochi ma decisivi gol che possono assicurare Pittuelli, Carsana e Bertello possono valere una salvezza che avrebbe dell’incredibile, al gusto di impresa. Perciò mi sento di dire: attenti al PSG. Coi complimenti, ricevuti da tutti nel girone di ritorno per i miglioramenti fatti, non ci si salva, ma con la dedizione e il lavoro forse sì. La quota è alta: io ci punto.
Anche se il sorteggio vede due regionali e due provinciali, di cui una un ottimo Cenisia. Lo spirito, la crescita, la convinzione entrano subito in funzione: contro quel Pozzomaina con cui è arrivato il primo e unico punto in campionato il PSG vince 4-0. Segna Carsana, leader tecnico e fantasista della squadra. Segna Notario, prima punta. Segnano anche i due 2010 che daranno linfa vitale all'impresa: Mamadou Seck e Michele Barolo.
Proprio loro diventano protagonisti nell'atto conclusivo dell'ultima miracolosa partita. Il primo spacca la partita dalla panchina, il secondo segna l'eurogol tanto bello quanto decisivo che fa sì che i ragazzi di Manuel D'Errico scrivano una pagina di sport bellissima. Impensabile. Miracolosa.
Il gavettone a Manuel D'Errico dopo l'ultima partita.
«Quanto ci credevo a inizio anno? Zero - spiega un provato, ma entusiasta Manuel D'Errico a fine partita - Perché dovevamo imparare tutto. La scelta di fare i regionali contro ogni consiglio e pronostico alla fine è stata vincente. Perché è stata la palestra grazie alla quale siamo arrivati pronti ai Playoff. Quanto ci credevo all'inizio del gironcino? Pensavo di potercela fare, anche se dopo 3 partite pensavo di aver perso dei matchpoint importanti. Alla fine abbiamo strameritato di rimanere ai regionali vincendo contro un Cenisia che ha strameritato di essere promosso. Qui valeva un po' tutto: crescita dei singoli, condizione fisica... il mix fa vedere che ora creiamo più occasioni. La forza durante l'anno è stata quella di ereditare un gruppo già ottimo nel quale i volti nuovi sono stati meravigliosi. È stato facile gestirli. Per questo avrei delle dediche personali, ma preferisco dedicare questo traguardo solo a loro. Solo ai ragazzi».