Under 15
28 Giugno 2023
Under 15 Calciomercato Toro • Simone Molon passa nella squadra del cuore. Dall'Alpignano arriva al Torino FC per l'Under 16. Classe 2008
Anni fa ci fu una farfalla granata. Gigi Meroni. Chiamato così per il suo stile elegante e sgargiante in campo e fuori. Ribelle nella vita e ribelle, ma incantevole, in campo. Ora è giunto il tempo della Libellula granata. Simone Molon. Magari non avrà l’estro trasgressivo degli anni ’60 di Gigi Meroni, ma il soprannome se lo è guadagnato per il suo stile di gioco: centrocampista svolazzante, leggero e imprendibile che svaria scattante ed elegante tra le linee. Chi ha vissuto, conosciuto, amato, seguito il Toro, chi ne conosce la storia, forse si scandalizzerà di questo parallelismo. Forse però no: perché tifoso granata fin da bambino e fino al midollo, ora Simone Molon potrà indossare la maglia del Toro come calciatore. Un sogno arrivato a compimento dopo una carriera giovanile in netta ascesa. Dal campetto sotto casa al granata.
Per arrivare alla stagione della consacrazione, che senza dubbio quella che è appena terminata, bisogna capire dove affondano le radici di Simone Molon. Ad oggi vediamo un calciatore longilineo nel fisico, tecnico nelle giocate, intelligente nei movimenti e visionario nella scelta di gioco. Da un lato possiamo attribuire a madre natura queste doti, dall’altro dobbiamo ricondurre il loro sviluppo al suo percorso.
Abitando a Condove, Val di Susa, la società più vicina è il Caprie Green, sotto la Sacra di San Michele. Molon però comincia prima a giocare rispetto alla media, perché comincia a 4 anni giocando con quelli più grandi. Non essendo un grande club e avendo già ottime doti, Molon prenderà l’abitudine a giocare sia con i pari età che con ragazzi più grandi di lui. L’Alpignano lo nota e lo chiama già nel 2018 ma è un corteggiamento che è destinato a decantare ancora un anno perché il trasferimento avviene nel 2019 per fare gli Esordienti dove Molon cambia ruolo. Da centrocampista passa a punta. Un passaggio chiave dove impara movimenti, spazi e a vedere la porta. Cosa che gli servirà non poco nel Settore Giovanile, visti i dati che racimola negli anni da centrocampista.
Totale 21 gol: 17 gol in campionato, 2 gol tra quarti di finale e semifinale regionale, 2 al SuperOscar.
Totale 11 gol: 8 in campionato, 3 al SuperOscar.
Il gruppo 2008 è pronto ad entrare nel settore agonistico con alte aspettative. Il tecnico Gianluca Baseggio può contare su una squadra completa, capace di puntare al titolo. Vero: di mezzo c’è Chisola, Lascaris, Lucento e altre squadre competitive solo intorno a Torino. Dalla porta all’attacco però la squadra è completa e, anche per questo, Molon può tornare a centrocampo dove, si sa, si vincono le partite. Se poi al suo fianco c’è un calciatore perfettamente complementare come Flavio Curri allora la mediana è in banca.
Proprio lì infatti l’Alpignano costruisce le sue fortune, perché da lì Curri recupera palloni, sapendoli gestire, e Molon fa cantare il reparto offensivo. Con questa infrastruttura i biancazzurri vincono un girone tosto e complicato vincendo 23 partite su 26, segnando 109 gol e subendone solo 12. Un rendimento mostruoso in cui Molon fa valere le sue doti di costruttore di gioco, di assistman e anche di goleador con 17 reti. Terzo in squadra dietro ai due esterni alti Nicolò Donadio (31) e Matteo Fioccardi (18).
L’Alpignano vola sulle ali della Libellula Molon e il viaggio porta fino in Valle d’Aosta dove si gioca la decisiva finale con i rivali di sempre, quelli da studiare a distanza sin da inizio stagione. Sin da quella finale del SuperOscar persa. Il mostro però si conferma bestia nera. Nonostante il vantaggio biancazzurro e un palo di Fioccardi che sarebbe valso il 2-0, il Chisola la rimonta. Il finale dice 3-1. Ancora una volta il Chisola si tiene lo scettro e questa volta è un titolo regionale.
Clima derby: Simone Molon nell'amichevole tra Rappresentativa e Juventus.
La stagione 2022/23 si apre con una promessa dentro lo spogliatoio di Alpignano. «Torniamo in finale regionale e vinciamo noi». In mezzo ai buoni propositi estivi c’è un Torneo Delle Regioni e, sullo sfondo, la fasi nazionali a cui si accede vincendo il titolo regionale di Under 15. La squadra non cambia di molto: l’asse titolare rimane saldo agli ordini di Gianluca Baseggio e vengono fatti pochi ma mirati innesti.
Ciò che cambia è il modulo. Al 4-4-2 si alterna il 4-2-3-1 in cui Molon può agire principalmente da mediano a 2 con Curri, ma all’occorrenza può alzarsi a fare il trequartista. Il primo segnale è positivo: quest’anno il SuperOscar di categoria lo vince l’Alpignano. Primo tassello e prima coppa a casa.
Qualche intoppo lungo il cammino c’è, tanto che il girone lo vince a sorpresa il Lucento, ma intorno ad aprile tutti gli obiettivi sono a portata. La qualificazione ai playoff è praticamente certa e soprattutto Simone Molon è un perno della Rappresentativa Piemonte VDA che il 21 aprile fa il suo esordio nel Torneo Delle Regioni casalingo.
Abbiamo detto perno? Forse è riduttivo: Simone Molon è il capitano della Rapp di Diego Salvamano. Tanto imprescindibile che, nonostante un infortunio rimediato nella partita contro il Pianezza, Molon è convocato. Lo si può aspettare, vale la pena. Non si può prescindere dalla sua visione di gioco, dai suoi movimenti, dai suoi passaggi. Anche per pochi minuti, ma deve esserci e alla fine c’è. Subentrando o no, Molon è il motore di una Rapp che supera il Girone e arriva fino ai Quarti di finale dove esce contro il Veneto. Qui Molon si è messo in mostra e, con un acciacco sulle gambe, ha fatto capire di cosa e capace e le professioniste non ci mettono molto a fare lo sprint decisivo.
Simone Molon da piccolo tifoso del Toro.
La Virtus Entella fa sul serio e intensifica la corrispondenza col calciatore e con la società. Tanto che dopo un po’ di tempo arriva il file del pre contratto. Peccato che arrivi quando si presenta anche il Toro che in poco tempo chiude: quel Toro che Molon tifa fin da quando è bambino. Quel Toro a cui è impossibile dire di no.
Il sì decisivo arriva il 23 maggio: 5 giorni prima di una partita al gusto di mille rivincite. Quando Simone Molon, negli uffici di Ludergnani, dice sì al Torino mancano 5 giorni a Chisola-Alpignano. Di nuovo la finale per il Titolo Regionale. Di nuovo contro la bestia nera.
Il futuro ormai certo nel professionismo non distrae Molon che in quella partita, in questa finale di Casale Monferrato ha poca autonomia nelle gambe, sempre a causa di quell’infortunio primaverile. Ma con i minuti che può fare si rende di nuovo decisivo con un assist che solo lui poteva immaginare. Taglio dentro di Mikael Amorosi e lui, con 3 avversari davanti, legge traiettoria e posizione degli avversari per dargli una palla dolce e rasoterra senza avversari davanti dal limite. Quel gol è sufficiente per far reggere l’Alpignano fino ai calci di rigore dove questa volta il mostro sacro viene sconfitto. Anche se Molon è uscito da un pezzo dal campo con le lacrime agli occhi perché quel male non vuol passare.
Per questo alle Fasi Nazionali gioca soltanto una partita. Per guarire bisogna star fermi e i compagni è costretto a sostenerli da fuori e li vede arrivare fino alle Final Six, dalle quali escono a testa alta.
Questo il climax ascendente di Simone Molon. Partito dal campo più vicino a casa, la Libellula vince e spicca il volo verso i campi nazionali dove le sue ali prendono il colore della sua seconda pelle. Il granata. La Libellula Granata.