Under 14
08 Settembre 2023
Tetti Rivalta • Daniele Gilberti, esperto allenatore che ha ricominciato l'anno scorso dalla Scuola Calcio gialloblù. Ora il ritorno in agonistica sempre con i 2010
All’ingresso nel settore giovanile assistiamo spesso e volentieri a sorprese. Vuoi perché il campo a 11 rimescola le carte, vuoi per un percorso positivo fatto in Scuole Calcio un po’ fuori dai soliti radar delle big. Vuoi per tanti motivi, non ultima la possibilità di quest’anno di guadagnare i Regionali tramite una fase di qualificazione che permette alle società di aver maggior forza nel trattenere i giocatori migliori.
L’anno scorso ne abbiamo viste con la leva 2009. Olympic Collegno e Cumiana Sport su tutte. Ecco perché va fatta attenzione ad alcune realtà, come il Tetti Rivalta. Perché? Perché il materiale e l’artigiano sono di qualità. L’allenatore lo ha dimostrato nella sua carriera. I calciatori l’anno scorso nell’ultimo anno di Scuola Calcio sotto il Comitato di Pinerolo. Hanno dato ottime impressioni che sono state confermate nei tornei estivi. Per questo possiamo ipotizzare che i gialloblù di Daniele Gilberti hanno tutto per stupire nella categoria Under 14 che a breve avrà un format definito e calendarizzato.
«Sicuramente non saremo un materasso - spiega Daniele Gilberti - Abbiamo giocatori bravi e nell’ultimo anno siamo cresciuti molto. È un gruppo che ha una grandissima voglia di lavorare. Due stagioni fa prendevano tanti gol, l’anno scorso siamo arrivati secondi nell’invernale e terzi nel primaverile dietro a Pinerolo e Bruinese».
In effetti i numeri parlano e dicono di una squadra che a livello difensivo, ma anche offensivo, è cresciuta enormemente. Nel 2021/22 il Tetti Rivalta 2010 ha subito 78 gol fa tra Primaverile e Invernale. Nell’anno scorso i gol subiti arrivano a 18 in tutto l’anno.
«Il tutto senza un portiere. L’anno scorso abbiamo girato per chi stava in porta, ma abbiamo avuto ottimi rendimenti in entrambe le fasi. L’anno scorso ho accettato questo gruppo rifiutando tante proposte da prime squadre e non solo. Ho fatto benissimo perché con questi ragazzi, che hanno una voglia matta di lavorare, mi sono divertito un mondo. Una goduria. In tutti i reparti siamo buoni, con moltissimi elementi che non sfigurerebbero nelle big. Qui a Rivalta si lavora bene: una società seria, che ti fa lavorare tranquillo e il lavoro paga.
Un ambiente sano con il quale ci si può anche confrontare. Tra i tanti mi trovo benissimo con Ivan Amati. Che è giovane, competente, ma soprattutto umile. Io sono per il rinnovamento, sempre. Avanti i giovani anche come allenatori, ma purtroppo vedo spesso che i giovani appena prendono il patentino credono di sapere già tutto. Scopiazzano esercizi da internet, ma non sanno a cosa servono e non si confrontano. Io alleno da 35 anni e so che devo sempre imparare. Ora molti fanno gli schemi sui calci d’angolo con i 2014… Ecco con Ivan Amati è diverso: ha tutto per diventare un grande. Da capacità a umanità. Questo a Rivalta si respira. Il fatto che questa estate si siano proposti in molti è segno di salute».
La foto di squadra del Tetti Rivalta Under 14 di Daniele Gilberti
Se il materiale c’è (dal play Finiguerra a capitan Nivoli, al “ringhiatore” Larotonda…), anche il tecnico si può dire un esperto e veterano per portare il Tetti a impressionare nell’esordio dei 2010 nel calcio a 11. Solo negli ultimi anni Gilberti può vantare panchine in Eccellenza a Rivoli, poi la lunga parentesi nelle giovanili: BVS, Giaveno, Borgaro, dove è stato l’ultimo allenatore a vincere un girone regionale con i 2003, Mirafiori e Aviglianese, il tutto intervallato da una Promozione a Rosta. Nel 2021 un’esperienza a Volvera nei dilettanti e poi si torna al via con un i 2010 del Tetti in Scuola Calcio.
Insomma, un percorso che già solo in questi ultimi 13 anni di carriera descrive un allenatore che di calcio ne ha visto, masticato e disegnato in ogni categoria e che ora, carico di emozioni e di motivazioni, si appresta a riportare in alto la bandiera del Tetti Rivalta che da anni non sventola più ai regionali. Missione magari difficile, ma attenti alle sorprese.